Una frattura all'astragalo caviglia sx, questo l'esito della tac
Salve sono "un ragazzo" di 40 anni, nel luglio 2008 mi sono procurato una frattura all'astragalo caviglia sx, questo l'esito della TAC: frattura discretamente scomposta a più linee del versante inferolaterale esterno dell'astragalo, al di sotto del malleolo peroneale che risulta integro; strie calcaree da microdistacchi del versante superiore del calcagno a livello dell'area trigonale; immagini analoghe a livello delversante mediale dell'astragalo; distacco dell'apice del sustentaculum tali.
Non sono stato operato, mi hanno applicato bendaggio gessato per 25 gg. Ho fatto rieducazione per circa un mese e mezzo.
A novembre questo l'esito del RX: esiti di distacco parcellare dal profilo del malleolo peroneale. Le fratture di astragalo e calcagnoevidenziate con TC sono mal analizzabili al controllo mediante RX. Discreta atrofia ossea diffusa delle ossa del piede.
A 9 mesi dall'infortunio ho cercato di riprendere la piena mobilità ma non è semplice. Riscontro dolori soprattutto in fase di rotazione, mi sono accorto che tendo ad appoggiare il piede sul lato esterno.
Due volte la settimana ho cominciato a correre sul tapis roulant per 40' e non mi fa male, ma per i 2 gg sucessivi dolori e zoppico. Devo interrompere o continuare ad insistere?
Mi sono sottoposto a visita medico legale e alla mia domanda se ci saranno miglioramenti con il tempo la risposta è stata ... "solo il Signore fà miracoli". Io voglio crederci ai miracoli cosa mi consigliate di fare?
Vorrei sapere se questi dolori che provo e si affievoliscono mano a mano che mi allontano dalla "corsa" sono naturali e scompariranno con il passare del recupero o bisogna intervenire in qualche altra maniera.
Vorrei poter ritornare a praticare sport come prima (sci nordico, corsa, mountain bike, tennis ecc) senza timore, ciò che adesso è impensabile.
Ringrazio della pazienza se sono stato prolisso, ma ho bisogno di input. Grazie
Non sono stato operato, mi hanno applicato bendaggio gessato per 25 gg. Ho fatto rieducazione per circa un mese e mezzo.
A novembre questo l'esito del RX: esiti di distacco parcellare dal profilo del malleolo peroneale. Le fratture di astragalo e calcagnoevidenziate con TC sono mal analizzabili al controllo mediante RX. Discreta atrofia ossea diffusa delle ossa del piede.
A 9 mesi dall'infortunio ho cercato di riprendere la piena mobilità ma non è semplice. Riscontro dolori soprattutto in fase di rotazione, mi sono accorto che tendo ad appoggiare il piede sul lato esterno.
Due volte la settimana ho cominciato a correre sul tapis roulant per 40' e non mi fa male, ma per i 2 gg sucessivi dolori e zoppico. Devo interrompere o continuare ad insistere?
Mi sono sottoposto a visita medico legale e alla mia domanda se ci saranno miglioramenti con il tempo la risposta è stata ... "solo il Signore fà miracoli". Io voglio crederci ai miracoli cosa mi consigliate di fare?
Vorrei sapere se questi dolori che provo e si affievoliscono mano a mano che mi allontano dalla "corsa" sono naturali e scompariranno con il passare del recupero o bisogna intervenire in qualche altra maniera.
Vorrei poter ritornare a praticare sport come prima (sci nordico, corsa, mountain bike, tennis ecc) senza timore, ciò che adesso è impensabile.
Ringrazio della pazienza se sono stato prolisso, ma ho bisogno di input. Grazie
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gentile utente,
la limitazione di non poter visionare le sue radiografie iniziali e soprattutto le sue radiografie ultime impedisce a chiunque di darle una risposta precisa tuttavia provo a darle alcune indicazioni.
La frattura di astragalo e' per definizione una delle peggiori fratture che possa coinvolgere l'arto inferiore per alcuni motivi:
1) si tratta di una frattura articolare e che pertanto crea, per definizione anche un danno della cartilagine articolare
2) si tratta di una articolazione in carico
3) si tratta di un osso scarsamente vascolarizzato che fatica a guarire perfettamente
Alla luce di quanto esposto, pertanto, sono portato a sconsigliarle la esecuzione di attivita' sportive nel cui gesto tecnico sia preponderante l'impatto del piede al suolo quali la corsa, il calcio, la pallavolo ecc. ecc.
Ideale il nuoto!!!
Possibili senza particolari problemi sono anche:
- Sci di fondo.
- Bicicletta.
Per quanto riguarda, invece, il tennis le consiglio la terra rossa evitando accuratamente le altre superfici anche se tale sport, purtroppo, e' intrinsecamente legato ad un certo sovraccarico delle articolazioni degli arti inferiori.
Cordiali saluti.
la limitazione di non poter visionare le sue radiografie iniziali e soprattutto le sue radiografie ultime impedisce a chiunque di darle una risposta precisa tuttavia provo a darle alcune indicazioni.
La frattura di astragalo e' per definizione una delle peggiori fratture che possa coinvolgere l'arto inferiore per alcuni motivi:
1) si tratta di una frattura articolare e che pertanto crea, per definizione anche un danno della cartilagine articolare
2) si tratta di una articolazione in carico
3) si tratta di un osso scarsamente vascolarizzato che fatica a guarire perfettamente
Alla luce di quanto esposto, pertanto, sono portato a sconsigliarle la esecuzione di attivita' sportive nel cui gesto tecnico sia preponderante l'impatto del piede al suolo quali la corsa, il calcio, la pallavolo ecc. ecc.
Ideale il nuoto!!!
Possibili senza particolari problemi sono anche:
- Sci di fondo.
- Bicicletta.
Per quanto riguarda, invece, il tennis le consiglio la terra rossa evitando accuratamente le altre superfici anche se tale sport, purtroppo, e' intrinsecamente legato ad un certo sovraccarico delle articolazioni degli arti inferiori.
Cordiali saluti.
Dr. Roberto LEO
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.4k visite dal 05/04/2009.
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