Risultati esito risonanza magnetica ginocchio dopo ricostruzione del legamento crociato anteriore
Buongiorno vi scrivo per avere un consulto relativamente agli esiti di una risonanza magnetica che ho effettuato al ginocchio destro per verificare le condizioni dello stesso a seguito di un’operazione di ricostruzione del legamento crociato anteriore.
Ho 40 anni, svolgo un lavoro sedentario, ma ho sempre avuto uno stile di vita molto attivo.
L’anno scorso a seguito di un trauma ho riportato una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro.
Nove mesi fa mi sono quindi sottoposto a un intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore con semitendinoso e gracile in artroscopia.
Dopo l’intervento ho iniziato fin da subito con la fisioterapia e il rinforzo muscolare.
In questi mesi la mobilità della gamba è migliorata notevolmente e ho acquisito in parte la massa muscolare.
Tuttavia ho sempre avuto sintomi che vanno dal lieve fastidio, nella migliore delle condizioni, a dolori veri e propri se mettevo il ginocchio sotto sforzo.
Dalla visita di controllo che ho effettuato qualche giorno fa con il chirurgo che mi ha operato lui non ha riscontrato alcun problema.
Inoltre il ginocchio non è gonfio, né al tatto pare infiammato.
Tuttavia per fugare ogni dubbio mi sono sottoposto a una risonanza magnetica dalla quale è emerso quanto segue:
Falda fluida nel recesso retrososovrapatellare con associata reazione sinoviale intercondiloidea anteriore e posteriore al LCP dove assume aspetto pseudocistico a tipo cisti del pivot centrale di tipo B.
Disomogeneità del corpo adiposo di Hoffa.
Cartilageni ed osso: segni di sofferenza sub-condrale dell’emipiatto tibiale mediale.
Iperpressione rotulea esterna.
Esiti di ricostruzione del LCA
Menischi: note di meniscosi del menisco mediale; non evidenti alterazioni della morfologia e dell’intensità del segnale nell’ambito della risoluzione RM a carico del menisco esterno.
Legamenti: esiti di ricostruzione del LCA con neoLCA edematoso ed evidenziabile lungo il suo decorso.
Angolato il LCP.
Disomogeneo con strie di iperintensività in T2 il LCM.
Non evidenti alterazioni della morfologia e dell’intensità del segnale nell’ambito della risoluzione RM a carico del LCP e del LCL.
Posto che mostrerò quanto prima gli esiti dell’esame allo specialista che mi segue, vorrei sapere cosa ne pensate.
Cordiali saluti,
Michele
Ho 40 anni, svolgo un lavoro sedentario, ma ho sempre avuto uno stile di vita molto attivo.
L’anno scorso a seguito di un trauma ho riportato una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro.
Nove mesi fa mi sono quindi sottoposto a un intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore con semitendinoso e gracile in artroscopia.
Dopo l’intervento ho iniziato fin da subito con la fisioterapia e il rinforzo muscolare.
In questi mesi la mobilità della gamba è migliorata notevolmente e ho acquisito in parte la massa muscolare.
Tuttavia ho sempre avuto sintomi che vanno dal lieve fastidio, nella migliore delle condizioni, a dolori veri e propri se mettevo il ginocchio sotto sforzo.
Dalla visita di controllo che ho effettuato qualche giorno fa con il chirurgo che mi ha operato lui non ha riscontrato alcun problema.
Inoltre il ginocchio non è gonfio, né al tatto pare infiammato.
Tuttavia per fugare ogni dubbio mi sono sottoposto a una risonanza magnetica dalla quale è emerso quanto segue:
Falda fluida nel recesso retrososovrapatellare con associata reazione sinoviale intercondiloidea anteriore e posteriore al LCP dove assume aspetto pseudocistico a tipo cisti del pivot centrale di tipo B.
Disomogeneità del corpo adiposo di Hoffa.
Cartilageni ed osso: segni di sofferenza sub-condrale dell’emipiatto tibiale mediale.
Iperpressione rotulea esterna.
Esiti di ricostruzione del LCA
Menischi: note di meniscosi del menisco mediale; non evidenti alterazioni della morfologia e dell’intensità del segnale nell’ambito della risoluzione RM a carico del menisco esterno.
Legamenti: esiti di ricostruzione del LCA con neoLCA edematoso ed evidenziabile lungo il suo decorso.
Angolato il LCP.
Disomogeneo con strie di iperintensività in T2 il LCM.
Non evidenti alterazioni della morfologia e dell’intensità del segnale nell’ambito della risoluzione RM a carico del LCP e del LCL.
Posto che mostrerò quanto prima gli esiti dell’esame allo specialista che mi segue, vorrei sapere cosa ne pensate.
Cordiali saluti,
Michele
[#1]
Buongiorno Michele,
sa dopo ricostruzione di crociato anteriore la biomeccanica del ginocchio cambia, quindi è normale avvertire il ginocchio diverso rispetto a prima del trauma. Dalla risonanza magnetica, l'unico aspetto da osservare è quella ciste che parlano a livello della gola, perché può essere manifestazione alla ricostruzione del neolegamento, oppure può essere causata dal contatto del crociato nuovo con l'osso della troclea femorale.Questi dubbi possono essere fugati dal suo ortopedico che visionando la risonanza magnetica e visitandola potrà rassicurarla. cordiali saluti
sa dopo ricostruzione di crociato anteriore la biomeccanica del ginocchio cambia, quindi è normale avvertire il ginocchio diverso rispetto a prima del trauma. Dalla risonanza magnetica, l'unico aspetto da osservare è quella ciste che parlano a livello della gola, perché può essere manifestazione alla ricostruzione del neolegamento, oppure può essere causata dal contatto del crociato nuovo con l'osso della troclea femorale.Questi dubbi possono essere fugati dal suo ortopedico che visionando la risonanza magnetica e visitandola potrà rassicurarla. cordiali saluti
Dr. Francesco Chiazzolla
[#2]
Utente
Buongiorno Dottor Chiazzolla,
innanzitutto la ringrazio per la risposta, nonché per la celerità nella stessa.
Inutile dirle che leggere il risultato della risonanza magnetica mi ha generato una certa ansia, che il suo messaggio ha un po’ placato.
Avrei però ancora dei dubbi.
Ho omesso che in concomitanza con la lesione del legamento crociato ho riportato anche una piccola lesione al menisco interno, che però in sede di operazione il chirurgo non ha ritenuto necessario toccare: si è pertanto limitato a ripulire il ginocchio e a riparare il legamento.
Quando nell’ultima risonanza leggo note di meniscosi del menisco mediale è a quello che si riferisce? Potrebbe essere il menisco la causa o una delle cause dei dolori che provo? E, in tal caso, si potrebbe rendere necessaria in futuro una meniscectomia parziale, come inizialmente paventata?
Inoltre, quando parla di tenere sotto controllo la ciste, a cosa allude in particolare? Come viene affrontato generalmente questo tipo di problema?
In generale poi mi lascia perplesso il fatto che a circa 9 mesi dall’intervento io abbia ancora fastidi/dolori. Quando ne ho parlato con lo specialista lui mi ha accennato ai tempi di recupero e al fatto che devo continuare ad allenare la gamba. Alla luce dei risultati di questa risonanza non so che pensare. Immagino che concorrano a crearmi questi problemi le alterazioni che sono state rilevate e mi chiedo se e in che misura dovrei continuare ad allenarmi. Il mio timore è di danneggiare ulteriormente il ginocchio.
Cordiali Saluti.
innanzitutto la ringrazio per la risposta, nonché per la celerità nella stessa.
Inutile dirle che leggere il risultato della risonanza magnetica mi ha generato una certa ansia, che il suo messaggio ha un po’ placato.
Avrei però ancora dei dubbi.
Ho omesso che in concomitanza con la lesione del legamento crociato ho riportato anche una piccola lesione al menisco interno, che però in sede di operazione il chirurgo non ha ritenuto necessario toccare: si è pertanto limitato a ripulire il ginocchio e a riparare il legamento.
Quando nell’ultima risonanza leggo note di meniscosi del menisco mediale è a quello che si riferisce? Potrebbe essere il menisco la causa o una delle cause dei dolori che provo? E, in tal caso, si potrebbe rendere necessaria in futuro una meniscectomia parziale, come inizialmente paventata?
Inoltre, quando parla di tenere sotto controllo la ciste, a cosa allude in particolare? Come viene affrontato generalmente questo tipo di problema?
In generale poi mi lascia perplesso il fatto che a circa 9 mesi dall’intervento io abbia ancora fastidi/dolori. Quando ne ho parlato con lo specialista lui mi ha accennato ai tempi di recupero e al fatto che devo continuare ad allenare la gamba. Alla luce dei risultati di questa risonanza non so che pensare. Immagino che concorrano a crearmi questi problemi le alterazioni che sono state rilevate e mi chiedo se e in che misura dovrei continuare ad allenarmi. Il mio timore è di danneggiare ulteriormente il ginocchio.
Cordiali Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 12/06/2020.
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