Consulto ortopedico
Sono circa 6 mesi che mi è stata diagnosticata (ecografia e rnm) una tendinite ai tendini peronei.
Ho fatto tecarterapia, fisioterapia e assunto antinfiammatori per bocca.
Risultato?
La caviglia resta dolorante e faccio fatica a camminare piu di 10 minuti (sta succedendo ciò da circa una settimana).
L'ortopedico mi ha richiesto rnm.
Vi inoltro il referto: "Non si rilevano focolai edematosi di tipo contusivo a carico dell'impalcatura scheletrica.
Modesto versamento articolare, prevalente in sede antero e postero laterale.
Il legamento peroneo astragalo anteriore è assottigliato nel suo decorso, meno omogeneo e mal dissociabile all'inserzione distale, così come risulta assottigliato il tibio-peroneale anteriore, come da possibili postumi distrattivi.
Nei limiti di norma il legamento peroneo astragalo posteriore, il legamento deltoideo ed il legamento interosseo-astragalo-calcaneare.
Risulta difficoltosa la dissociabilitá del legamento peroneo-calcaneare.
Modesti segni di tenosinovite a carico dei tendini peroneali ed in parte del tibiale posteriore.
Nei limiti di norma il tendine d'Achille.
Lieve ispessimento dell'aponeurosi plantare in sede internazionale postero mediale calcaneare.
" Attendo un vostro parere
Ho fatto tecarterapia, fisioterapia e assunto antinfiammatori per bocca.
Risultato?
La caviglia resta dolorante e faccio fatica a camminare piu di 10 minuti (sta succedendo ciò da circa una settimana).
L'ortopedico mi ha richiesto rnm.
Vi inoltro il referto: "Non si rilevano focolai edematosi di tipo contusivo a carico dell'impalcatura scheletrica.
Modesto versamento articolare, prevalente in sede antero e postero laterale.
Il legamento peroneo astragalo anteriore è assottigliato nel suo decorso, meno omogeneo e mal dissociabile all'inserzione distale, così come risulta assottigliato il tibio-peroneale anteriore, come da possibili postumi distrattivi.
Nei limiti di norma il legamento peroneo astragalo posteriore, il legamento deltoideo ed il legamento interosseo-astragalo-calcaneare.
Risulta difficoltosa la dissociabilitá del legamento peroneo-calcaneare.
Modesti segni di tenosinovite a carico dei tendini peroneali ed in parte del tibiale posteriore.
Nei limiti di norma il tendine d'Achille.
Lieve ispessimento dell'aponeurosi plantare in sede internazionale postero mediale calcaneare.
" Attendo un vostro parere
[#1]
Il suo caso e’ emblematico di moltissimi altri
Il punto chiave e’ il fatto che lei ha subito una lesione dei legamenti della caviglia ( peroneo astragalico anteriore ecc come citato nella rmn) per un trauma del passato
Il dolore e’ secondario a questo, essendo la caviglia instabile ( un po’ come quelli che si rompono i legamenti del ginocchio)
Se non ricostruisce i legamenti della caviglia non risolvera’ mai il problema
Il punto chiave e’ il fatto che lei ha subito una lesione dei legamenti della caviglia ( peroneo astragalico anteriore ecc come citato nella rmn) per un trauma del passato
Il dolore e’ secondario a questo, essendo la caviglia instabile ( un po’ come quelli che si rompono i legamenti del ginocchio)
Se non ricostruisce i legamenti della caviglia non risolvera’ mai il problema
Prof. Vittorio Gianni Zaffarana
[#3]
Direi che andrebbe valutata clinicamente la instabilità della caviglia ( instabilità antero-rotatoria esterna) e valutato cosa lei vuole da questa caviglia ( cioè che prestazioni vuole avere, fa sport ? che tipo ? la sua età? ecc ecc)
Valutato questo si puo' ipotizzare un trattamento fisioterapico mediante rinforzo dei peronei e recupero della propriocettività ( che comunque non portarà mai ad una stabilizzazione vera ma ad un compromesso piu' o meno accettabile) oppure un intervento ricostruttivo ( che riporta la situazione alla normalità-
Questa è una lesione tipica delle pallavoliste che dopo la "alzata" atterrano , spesso, sul piede della compagna di gioco.
L'intervento normalmente porta ad un ripristino della stabilità completa.
Tenga ancora presente che una instabilita' cronica prima o poi porta ad un danno delle cartilagini sia dell'estremo della tibia che, e soprattutto, dell'astragalo......ed allora il tutto diviene più complicato ovviamente.
Valutato questo si puo' ipotizzare un trattamento fisioterapico mediante rinforzo dei peronei e recupero della propriocettività ( che comunque non portarà mai ad una stabilizzazione vera ma ad un compromesso piu' o meno accettabile) oppure un intervento ricostruttivo ( che riporta la situazione alla normalità-
Questa è una lesione tipica delle pallavoliste che dopo la "alzata" atterrano , spesso, sul piede della compagna di gioco.
L'intervento normalmente porta ad un ripristino della stabilità completa.
Tenga ancora presente che una instabilita' cronica prima o poi porta ad un danno delle cartilagini sia dell'estremo della tibia che, e soprattutto, dell'astragalo......ed allora il tutto diviene più complicato ovviamente.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.6k visite dal 06/06/2020.
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