Bruciore e dolore diffuso alle ginocchia dopo sovraccarico prolungato
Salve, sono una donna di 44 anni, sportivamente abbastanza attiva facendo palestra (pesi, 3 volte alla settimana), trekking in montagna e mountain bike.
Ho un disallineamento tra femore e tibia e ginocchio varo, che soprattuto nelle discese in montagna (e nella corsa, che poi ho smesso di praticare) mi ha sempre creato problemi di tendinite.
Devo stare molto attenta in discesa e rinforzare molto il quadricipite.
Da un pò di tempo, allenandomi molto, avevo meno problemi da questo punto di vista.
Quando è iniziato il periodo di quarantena ho iniziato ad allenarmi in casa, facendo quasi tutti i giorni 7 piani di scale su e giù per 8-9 volte, più 3 tipologie di esercizi per le gambe per 3-4 ripetizioni (squat, affondi in avanti e indietro, salita e discesa dalla sedia, tutti con pesi di 5 kg nelle 2 mani).
Devo dire che lo sentivo un allenamento abbastanza intenso, ma riuscivo a farlo bene senza problematiche, anzi sentivo di rinforzare parecchio la muscolatura e non avevo nessun problema.
Alla riapertura del lockdown, ho ripreso l'attività all'aperto.
Ho iniziato il venerdì con circa 30km di bicicletta e un discreto dislivello, il sabato ho fatto 6h di trekking in collina facendo 700m circa di dislivello.
La domenica 50km di bici con 2 salite non lunghissime ma intense.
La sera ero stanca ma ok.
Il martedì ho ripetuto in mattinata l'allenamento casalingo descritto sopra, e nel pomeriggio sono andata al lavoro in bici (facendo circa 20km).
In più, siccome sono uscita tardi dal lavoro e stava facendo buio, ho pedalato velocissimo per arrivare a casa prima possibile (ho percorso 10km in poco più di 20minuti).
Quando sono arrivata a casa è iniziato un bruciore generale in entrambe le ginocchia, abbastanza intenso.
Dopo 3gg mi sembrava fosse migliorato ma ieri facendo 4 rampe di scale in discesa al lavoro si è riacutizzato più di prima.
Ora ho una sensazione di malessere e bruciore diffuso alle ginocchia ma comunque nella parte anteriore, attorno alla rotula, che è costante anche a riposo.
Mentre cammino non ho dolore particolare (il classico dolore della tendinite per dire), ma cammino molto piano perchè sento che se camminassi veloce mi verrebbe.
Cosa può essere successo?
Mi passerà con qualche giorno di riposo o sarà una cosa lunga?
Non capisco se appunto si tratti di tendinite, condropatia, o altro...posso aver provocato qualcosa di più grave?
Mi rendo conto di aver esagerato...
Grazie
Ho un disallineamento tra femore e tibia e ginocchio varo, che soprattuto nelle discese in montagna (e nella corsa, che poi ho smesso di praticare) mi ha sempre creato problemi di tendinite.
Devo stare molto attenta in discesa e rinforzare molto il quadricipite.
Da un pò di tempo, allenandomi molto, avevo meno problemi da questo punto di vista.
Quando è iniziato il periodo di quarantena ho iniziato ad allenarmi in casa, facendo quasi tutti i giorni 7 piani di scale su e giù per 8-9 volte, più 3 tipologie di esercizi per le gambe per 3-4 ripetizioni (squat, affondi in avanti e indietro, salita e discesa dalla sedia, tutti con pesi di 5 kg nelle 2 mani).
Devo dire che lo sentivo un allenamento abbastanza intenso, ma riuscivo a farlo bene senza problematiche, anzi sentivo di rinforzare parecchio la muscolatura e non avevo nessun problema.
Alla riapertura del lockdown, ho ripreso l'attività all'aperto.
Ho iniziato il venerdì con circa 30km di bicicletta e un discreto dislivello, il sabato ho fatto 6h di trekking in collina facendo 700m circa di dislivello.
La domenica 50km di bici con 2 salite non lunghissime ma intense.
La sera ero stanca ma ok.
Il martedì ho ripetuto in mattinata l'allenamento casalingo descritto sopra, e nel pomeriggio sono andata al lavoro in bici (facendo circa 20km).
In più, siccome sono uscita tardi dal lavoro e stava facendo buio, ho pedalato velocissimo per arrivare a casa prima possibile (ho percorso 10km in poco più di 20minuti).
Quando sono arrivata a casa è iniziato un bruciore generale in entrambe le ginocchia, abbastanza intenso.
Dopo 3gg mi sembrava fosse migliorato ma ieri facendo 4 rampe di scale in discesa al lavoro si è riacutizzato più di prima.
Ora ho una sensazione di malessere e bruciore diffuso alle ginocchia ma comunque nella parte anteriore, attorno alla rotula, che è costante anche a riposo.
Mentre cammino non ho dolore particolare (il classico dolore della tendinite per dire), ma cammino molto piano perchè sento che se camminassi veloce mi verrebbe.
Cosa può essere successo?
Mi passerà con qualche giorno di riposo o sarà una cosa lunga?
Non capisco se appunto si tratti di tendinite, condropatia, o altro...posso aver provocato qualcosa di più grave?
Mi rendo conto di aver esagerato...
Grazie
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È possibile che il ginocchio varo unitamente a un allenamento non ottimale e a un deciso sovraccarico alla riapertura del lockdown abbiano compromesso le articolazioni femoro-rotulee, senza contare che un potenziamento eccessivo del quadricipite può non essere la migliore soluzione per i problemi preesistenti. Le suggerisco di farsi visitare da un ortopedico che possa valutare le reali condizioni delle sua ginocchia, decidere quali accertamenti fare e quali provvedimenti prendere. Nell'attesa sospenda le attività che provocano dolore, soprattutto la corsa su terreno accidentato, e riduca le altre.
Cordiali saluti
Umberto Donati
Cordiali saluti
Umberto Donati
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Gentile Dottore grazie della risposta.
Oggi al lavoro (lavoro in una struttura ospedaliera) ho eseguito la risonanza magnetica ad entrambe le ginocchia. L'ho fatto anche perchè facendo molto sport volevo avere un'idea dello stato delle cartilagini, a prescindere dal problema attuale. L'esame deve essere ancora visionato dal radiologo, il tecnico mi ha riferito che le cartilagini rotulee sono nella norma, così come i legamenti. Il menisco di destra risulta un pò assottigliato ed è evidente un leggero versamento perirotuleo in entrambe le ginocchia. Quando poi avrò il referto definitivo del radiologo glielo riferisco. In questi giorni riesco a camminare senza problemi, ma non faccio le scale in discesa perchè sento che sentirei ancora fastidio. Farò comunque una visita dall'ortopedico con esami in mano.
Ho sospeso le attività. Per quanto riguarda la corsa, è un'attività che non pratico, proprio per non avere ulteriori problemi. Solitamente le attività che pratico sono camminate, anche molto lunghe (20-25km), trekking anche con molto dislivello e da qualche mese bicicletta. Inoltre faccio pesistica in palestra. Ho anche dei plantari che mi fece fare un ortopedico anni fa per correggere il piede cavo (e che dovrebbero anche ridurre il problema alle ginocchia, a quanto mi era stato detto), che però non porto regolarmente perchè a volte non sono convinta che mi facciano bene (mi è capitato che camminando molto con tali plantari mi venissero altri dolori, anche all'anca). Lei cosa ne pensa dei plantari? In realtà vedo che in periodi come questi, di infiammazione, trovo giovamento con il loro utilizzo. Dovrei portarli sempre? O sarebbe sufficiente portarli durante le lunghe camminate in discesa ad esempio'
Grazie
Oggi al lavoro (lavoro in una struttura ospedaliera) ho eseguito la risonanza magnetica ad entrambe le ginocchia. L'ho fatto anche perchè facendo molto sport volevo avere un'idea dello stato delle cartilagini, a prescindere dal problema attuale. L'esame deve essere ancora visionato dal radiologo, il tecnico mi ha riferito che le cartilagini rotulee sono nella norma, così come i legamenti. Il menisco di destra risulta un pò assottigliato ed è evidente un leggero versamento perirotuleo in entrambe le ginocchia. Quando poi avrò il referto definitivo del radiologo glielo riferisco. In questi giorni riesco a camminare senza problemi, ma non faccio le scale in discesa perchè sento che sentirei ancora fastidio. Farò comunque una visita dall'ortopedico con esami in mano.
Ho sospeso le attività. Per quanto riguarda la corsa, è un'attività che non pratico, proprio per non avere ulteriori problemi. Solitamente le attività che pratico sono camminate, anche molto lunghe (20-25km), trekking anche con molto dislivello e da qualche mese bicicletta. Inoltre faccio pesistica in palestra. Ho anche dei plantari che mi fece fare un ortopedico anni fa per correggere il piede cavo (e che dovrebbero anche ridurre il problema alle ginocchia, a quanto mi era stato detto), che però non porto regolarmente perchè a volte non sono convinta che mi facciano bene (mi è capitato che camminando molto con tali plantari mi venissero altri dolori, anche all'anca). Lei cosa ne pensa dei plantari? In realtà vedo che in periodi come questi, di infiammazione, trovo giovamento con il loro utilizzo. Dovrei portarli sempre? O sarebbe sufficiente portarli durante le lunghe camminate in discesa ad esempio'
Grazie
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Ho scritto "corsa" ma mi riferivo a "trekking". Purtroppo non è possibile esprimere un parere a distanza sui plantari. Se trae vantaggio dall'uso dei plantari, li usi fino alla visita ortopedica. Il dolore in discesa può essere riferibile a un problema femoro-rotuleo. Se non ci sono danni cartilagini, tanto meglio, tuttavia l'attività descritta in 5 gg è stata sicuramente eccessiva, e anche l'allenamento in casa ha sollecitato notevolmente le ginocchia. L'ortopedico dopo la visita saprà darle indicazioni più specifiche.
Cordiali saluti
Umberto Donati
Cordiali saluti
Umberto Donati
[#4]
Utente
La ringrazio, la aggiornerò quando avrò il referto definitivo e il parere dello specialista.
Scusi nel frattempo le chiedo una cosa relativamente alla risonanza. L'ho fatta nel mio Istituto dove abbiamo la macchina 3 tesla. Avendola fatta ad entrambe le ginocchi è durata 40-45 min. Durante l'esame mi è venuto un gran mal di testa che non mi è ancora passato.....so che è un esame che non dovrebbe dare effetti collaterali, ha mai avuto delle esperienze del genere di suoi pazienti, mi sembra strano avere un dolore così.
La ringrazio e buona giornata
Scusi nel frattempo le chiedo una cosa relativamente alla risonanza. L'ho fatta nel mio Istituto dove abbiamo la macchina 3 tesla. Avendola fatta ad entrambe le ginocchi è durata 40-45 min. Durante l'esame mi è venuto un gran mal di testa che non mi è ancora passato.....so che è un esame che non dovrebbe dare effetti collaterali, ha mai avuto delle esperienze del genere di suoi pazienti, mi sembra strano avere un dolore così.
La ringrazio e buona giornata
[#5]
Nessun paziente me l'ha detto. Ne parli con i Radiologi del suo istituto.
https://www.medicitalia.it/consulti/neuroradiologia/673194-mal-di-testa-dopo-risonanza-magnetica-aperta.html
https://www.medicitalia.it/consulti/neuroradiologia/673194-mal-di-testa-dopo-risonanza-magnetica-aperta.html
[#6]
Utente
Buongiorno,
volevo aggiornare sulla situazione. La RMN è risultata praticamente perfetta, a norma tutte le cartilagini, i tendini, i legamenti, il menisco. Nessun tipo di alterazione.
Probabilmente è stato un sovraccarico dovuto all'eccessivo allenamento che avevo fatto. Dopo circa 10gg dal giorno in cui mi era venuto tutto il bruciore la situazione è migliorata molto e ho fatto dei giri in bicicletta (fino a 40km) facendo però solo pianura e usando rapporti leggeri. Non ho più fatto trekking.
Devo dire però che ancora adesso, dopo un giro in bici un pò lungo, o se faccio qualche esercizio per le gambe tipo lo squat, la pressa (che ho provato a fare in modo leggero), o se scendo velocemente le scale...ecc.....tende a venirmi quel bruciore diffuso anteriore. Ormai sono 3 settimane dal giorno in cui mi era venuto.
Tra circa un mese vorrei andare in montagna una settimana e vorrei fare escursioni impegnative, come sempre faccio (che quindi prevedono molto dislivello). Per farle devo allenare le gambe....d'altro canto però non vorrei sovraccaricare mantenendo questo stato infiammatorio che si è creato. Come posso comportarmi?
Soprattutto relativamente alla bicicletta, ho iniziato a farla con l'intenzione di allenare le gambe per la montagna, ma se deve farmi peggio che meglio, forse è meglio che evito di farla?
Grazie
volevo aggiornare sulla situazione. La RMN è risultata praticamente perfetta, a norma tutte le cartilagini, i tendini, i legamenti, il menisco. Nessun tipo di alterazione.
Probabilmente è stato un sovraccarico dovuto all'eccessivo allenamento che avevo fatto. Dopo circa 10gg dal giorno in cui mi era venuto tutto il bruciore la situazione è migliorata molto e ho fatto dei giri in bicicletta (fino a 40km) facendo però solo pianura e usando rapporti leggeri. Non ho più fatto trekking.
Devo dire però che ancora adesso, dopo un giro in bici un pò lungo, o se faccio qualche esercizio per le gambe tipo lo squat, la pressa (che ho provato a fare in modo leggero), o se scendo velocemente le scale...ecc.....tende a venirmi quel bruciore diffuso anteriore. Ormai sono 3 settimane dal giorno in cui mi era venuto.
Tra circa un mese vorrei andare in montagna una settimana e vorrei fare escursioni impegnative, come sempre faccio (che quindi prevedono molto dislivello). Per farle devo allenare le gambe....d'altro canto però non vorrei sovraccaricare mantenendo questo stato infiammatorio che si è creato. Come posso comportarmi?
Soprattutto relativamente alla bicicletta, ho iniziato a farla con l'intenzione di allenare le gambe per la montagna, ma se deve farmi peggio che meglio, forse è meglio che evito di farla?
Grazie
[#7]
Avere una RMN "perfetta" non vuol dire essere sani. Un referto RMN non costituisce una diagnosi, senza contare che ci sono moltissimi elementi causa di dolore che non sono evidenziabile alla RMN, e altri valutabili con la RMN ma non descritti nel referto (per esempio il disallineamento rotuleo) . Nel suo percorso diagnostico manca ancora l'ortopedico. Io, non avendola mai visitata, non ho nessun elemento per darle consigli.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#8]
Utente
Grazie Dottore della risposta. La RMN mi è servita solo per escludere che non ci fossero usure cartilaginee che temevo.
L'ortopedico mi aveva visitata qualche hanno fa, quando c'ero andata per il problema della discesa in montagna che mi creava sempre problemi. Io ho le ginocchia che tendono al varismo e i piedi leggermente cavi, e mi aveva fatto mettere i plantari e consigliato di rinforzare il quadricipite per gravare meno sul tendine, niente di più.
In effetti solitamente non ho problemi, a meno che non esagero con le discese. Questa problematica che sento se spingo un pò con la bicicletta è una cosa nuova in quanto non ero mai andata in bici così tanto. Mi consiglia di fare una nuova visita dall'ortopedico?
Grazie
L'ortopedico mi aveva visitata qualche hanno fa, quando c'ero andata per il problema della discesa in montagna che mi creava sempre problemi. Io ho le ginocchia che tendono al varismo e i piedi leggermente cavi, e mi aveva fatto mettere i plantari e consigliato di rinforzare il quadricipite per gravare meno sul tendine, niente di più.
In effetti solitamente non ho problemi, a meno che non esagero con le discese. Questa problematica che sento se spingo un pò con la bicicletta è una cosa nuova in quanto non ero mai andata in bici così tanto. Mi consiglia di fare una nuova visita dall'ortopedico?
Grazie
[#9]
" Mi consiglia di fare una nuova visita dall'ortopedico?"
Risposta 1: "Le suggerisco di farsi visitare da un ortopedico"
Risposta 2: "Se trae vantaggio dall'uso dei plantari, li usi fino alla visita ortopedica. [...] L'ortopedico dopo la visita saprà darle indicazioni più specifiche."
Risposta 3: "Nel suo percorso diagnostico manca ancora l'ortopedico"
Risposta 1: "Le suggerisco di farsi visitare da un ortopedico"
Risposta 2: "Se trae vantaggio dall'uso dei plantari, li usi fino alla visita ortopedica. [...] L'ortopedico dopo la visita saprà darle indicazioni più specifiche."
Risposta 3: "Nel suo percorso diagnostico manca ancora l'ortopedico"
[#11]
Utente
Salve Dottore,
oggi ho eseguito una visita dall'ortopedico.
La diagnosi clinica è stata quella che le avevo già riportato, ovvero varismo bilaterale e strabismo rotuleo convergente.
Dalla RMN, iperpressione esterna della rotula. Per il resto RMN molto bella per quanto riguarda lo stato delle cartilagini, legamenti, menischi.
Fondamentalmente mi ha definito una brutta e una buona notizia.
La brutta sarebbe che non c'è nulla da fare per risolvere il problema, se non conviverci.
La bella ha detto che sarebbe il fatto che posso fare quello che voglio ma con moderazione. Sono molto magra e ho un buon tono muscolare, e questo ha detto che dovrebbe aiutarmi.
Mi ha consigliato antidolorifici al bisogno e integratori. Nel frattempo TECAR, essendo che dopo 3 settimane avevo ricominciato a fare sport un pò impegnativo ma purtroppo 3gg fa dopo un trekking e una giornata di bici più impegnativa mi è tornato fastidio al ginocchio sinistro (quello che di solito mi da più problemi).
Lui non crede che l'uso del plantare possa aiutarmi più di tanto.
Attualmente sono molto triste in quanto la montagna è la mia passione, e l'idea di non poter camminare come vorrei mi crea veramente molto disagio.Io non so se ora tutto è dovuto al sovraccarico di 3 settimane fa che ancora non si è risolto. Fino a 3 settimane fa facevo tutto senza problemi (bicicletta, lunghe camminate veloci, e montagna stando attenta). Martedì ho fatto un trekking di 5h e 700m di dislivello (che per la mia normalità è quasi niente, sono abituata a fare cose più impegnative) e invece a fine giornata avevo fastidio alle ginocchia. Ho dato la colpa ai plantari, ma forse ancora le ginocchia non sono completamente a posto ?
Siccome tra un mese vorrei andare sulle Dolomiti a fare i miei soliti percorsi, come mi consiglia di comportarmi in questo mese? Riposo per quanto? Posso fare bicicletta magari solo pianura senza fare salite? Ora ho fastidio al ginocchio sinistro e devo camminare piano perchè appunto sento che "mi tira" sulla rotula.
GRazie
oggi ho eseguito una visita dall'ortopedico.
La diagnosi clinica è stata quella che le avevo già riportato, ovvero varismo bilaterale e strabismo rotuleo convergente.
Dalla RMN, iperpressione esterna della rotula. Per il resto RMN molto bella per quanto riguarda lo stato delle cartilagini, legamenti, menischi.
Fondamentalmente mi ha definito una brutta e una buona notizia.
La brutta sarebbe che non c'è nulla da fare per risolvere il problema, se non conviverci.
La bella ha detto che sarebbe il fatto che posso fare quello che voglio ma con moderazione. Sono molto magra e ho un buon tono muscolare, e questo ha detto che dovrebbe aiutarmi.
Mi ha consigliato antidolorifici al bisogno e integratori. Nel frattempo TECAR, essendo che dopo 3 settimane avevo ricominciato a fare sport un pò impegnativo ma purtroppo 3gg fa dopo un trekking e una giornata di bici più impegnativa mi è tornato fastidio al ginocchio sinistro (quello che di solito mi da più problemi).
Lui non crede che l'uso del plantare possa aiutarmi più di tanto.
Attualmente sono molto triste in quanto la montagna è la mia passione, e l'idea di non poter camminare come vorrei mi crea veramente molto disagio.Io non so se ora tutto è dovuto al sovraccarico di 3 settimane fa che ancora non si è risolto. Fino a 3 settimane fa facevo tutto senza problemi (bicicletta, lunghe camminate veloci, e montagna stando attenta). Martedì ho fatto un trekking di 5h e 700m di dislivello (che per la mia normalità è quasi niente, sono abituata a fare cose più impegnative) e invece a fine giornata avevo fastidio alle ginocchia. Ho dato la colpa ai plantari, ma forse ancora le ginocchia non sono completamente a posto ?
Siccome tra un mese vorrei andare sulle Dolomiti a fare i miei soliti percorsi, come mi consiglia di comportarmi in questo mese? Riposo per quanto? Posso fare bicicletta magari solo pianura senza fare salite? Ora ho fastidio al ginocchio sinistro e devo camminare piano perchè appunto sento che "mi tira" sulla rotula.
GRazie
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 5.5k visite dal 16/05/2020.
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