Trauma toracico - dolore che persiste
Il 5 marzo sono caduto mentre sciavo.
Caduta in avanti con mani e bastoncini da sci schiacciati sulla neve contro il torace.
Dopo un iniziale forte dolore, piano piano sono riuscito a riprendere a sciare, per un paio di ore, e finire la giornata sugli sci.
Già da quella notte e nei giorni successivi però il dolore non mi consentiva di riposare e quindi l'8 marzo mi sono rivolto al PS con seguente referto:
RX TORACE
indagine eseguita nelle incidenze PA e LL per trauma.
Non evidenti alterazioni consolidative parenchimali in fase attiva da riferire a focolai contusivi parenchimali, nè falci gassose antideclivi da riferire a pneumotorace post-traumatico: Emidiaframmi regolari con seni costofrenici liberi.
FCV: neil limiti di norma.
RX SCHELETRO COSTALE MONOLATERALE DX e SX
Non evidenti lesioni ossee traumatiche
DIAGNOSI: Dolore in recente contusione di parete toracica destra e sinistra
NOTE: Al medico curante per competenza e controllo dello stato clinico.
Riposo.
Terapia antalgica (consigliato verbalmente Tachidol che ho utilizzato, 1 cp prima di coricarmi, per circa 12, 13 giorni).
Controllo TC (ne medico di Ps ne medico curante mi hanno spiegato il significato di questo "controllo TC" che apprendo oggi essere la TAC.
Quindi mai fatta anche perchè mai prescritta!! )
Il problema (e quesito) è che dopo un paio di settimana vi era stato un piccolo miglioramento nella qualità del riposo notturno mentre invece ora, da 3-4 giorni e a 23 giorni dall'infortunio, la situazione pare quasi essere peggiorata.
Dopo poche ore (3 o 4) di (buon) sonno cominciano i risvegli frequenti per il dolore, la tedia al costato con notevolissime difficoltà a riaddormentarmi.
Insomma dalle 2 - 3 di notte e fino al mattino è un calvario.
E' normale?
Cosa posso fare autonomamente evitando di rivolgermi a PS ospedalieri oggi purtroppo impegnati da problematiche ben più serie di quello esposto?
ALTRE INFORMAZIONI
Il dolore, alla pressione, è localizzato (bilaterale) poco sotto e lateralmente ai capezzoli.
Di giorno, in posizione eretta o seduto, il dolore è minimo e si fa un po sentire con inspirazioni profonde (salvo starnuti o colpi di tosse, fortunatamente rari, che provocano tutt'ora un dolore fortissimo come nei primi giorni dopo il trauma).
Al momento non utilizzo antiinfiammatori, antidolorifici o simili.
Purtroppo a riposo devo cercare posizioni in cui sono almeno parzialmente sul fianco.
La posizione meno dolorosa, supino con 2 cuscini e testa un po rialzata, quando mi addormento mi scatena frequenti apnee notturne (già note e diagnosticate) con risvegli e non mi è possibile adottarla.
Caduta in avanti con mani e bastoncini da sci schiacciati sulla neve contro il torace.
Dopo un iniziale forte dolore, piano piano sono riuscito a riprendere a sciare, per un paio di ore, e finire la giornata sugli sci.
Già da quella notte e nei giorni successivi però il dolore non mi consentiva di riposare e quindi l'8 marzo mi sono rivolto al PS con seguente referto:
RX TORACE
indagine eseguita nelle incidenze PA e LL per trauma.
Non evidenti alterazioni consolidative parenchimali in fase attiva da riferire a focolai contusivi parenchimali, nè falci gassose antideclivi da riferire a pneumotorace post-traumatico: Emidiaframmi regolari con seni costofrenici liberi.
FCV: neil limiti di norma.
RX SCHELETRO COSTALE MONOLATERALE DX e SX
Non evidenti lesioni ossee traumatiche
DIAGNOSI: Dolore in recente contusione di parete toracica destra e sinistra
NOTE: Al medico curante per competenza e controllo dello stato clinico.
Riposo.
Terapia antalgica (consigliato verbalmente Tachidol che ho utilizzato, 1 cp prima di coricarmi, per circa 12, 13 giorni).
Controllo TC (ne medico di Ps ne medico curante mi hanno spiegato il significato di questo "controllo TC" che apprendo oggi essere la TAC.
Quindi mai fatta anche perchè mai prescritta!! )
Il problema (e quesito) è che dopo un paio di settimana vi era stato un piccolo miglioramento nella qualità del riposo notturno mentre invece ora, da 3-4 giorni e a 23 giorni dall'infortunio, la situazione pare quasi essere peggiorata.
Dopo poche ore (3 o 4) di (buon) sonno cominciano i risvegli frequenti per il dolore, la tedia al costato con notevolissime difficoltà a riaddormentarmi.
Insomma dalle 2 - 3 di notte e fino al mattino è un calvario.
E' normale?
Cosa posso fare autonomamente evitando di rivolgermi a PS ospedalieri oggi purtroppo impegnati da problematiche ben più serie di quello esposto?
ALTRE INFORMAZIONI
Il dolore, alla pressione, è localizzato (bilaterale) poco sotto e lateralmente ai capezzoli.
Di giorno, in posizione eretta o seduto, il dolore è minimo e si fa un po sentire con inspirazioni profonde (salvo starnuti o colpi di tosse, fortunatamente rari, che provocano tutt'ora un dolore fortissimo come nei primi giorni dopo il trauma).
Al momento non utilizzo antiinfiammatori, antidolorifici o simili.
Purtroppo a riposo devo cercare posizioni in cui sono almeno parzialmente sul fianco.
La posizione meno dolorosa, supino con 2 cuscini e testa un po rialzata, quando mi addormento mi scatena frequenti apnee notturne (già note e diagnosticate) con risvegli e non mi è possibile adottarla.
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È possibile che il dolore sia dovuto alla sola contusione, ma non si può escludere che ci siano una o più fratture costali, non chiaramente evidenziabili alle prime rx, come spesso accade, ma più facilmente diagnosticabili con rx dopo 10-12 gg.
È opportuno dormire in posizione semiseduta e assumere farmaci per controllare il dolore. In genere dopo un mese si comincia a migliorare. Se il dolore persiste consulti il medico curante.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
È opportuno dormire in posizione semiseduta e assumere farmaci per controllare il dolore. In genere dopo un mese si comincia a migliorare. Se il dolore persiste consulti il medico curante.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Buongiorno dott. Donati e grazie del consulto.
Due righe giusto per confermare quanto da lei evidenziato.
A poco più di un mese dal trauma il dolore comincia davvero a migliorare. Da due/tre giorni a questa parte infatti riesco finalmente ad avere un riposo notturno di buona qualità. Ancora qualche risveglio ma per dolorini meno intensi di prima. Mi è sufficiente cambiare (con prudenza) di posizione che riprendo a dormire, anche sul fianco...cosa impossibile in precedenza!
Grazie ancora e cordiali saluti.
Stefano
Due righe giusto per confermare quanto da lei evidenziato.
A poco più di un mese dal trauma il dolore comincia davvero a migliorare. Da due/tre giorni a questa parte infatti riesco finalmente ad avere un riposo notturno di buona qualità. Ancora qualche risveglio ma per dolorini meno intensi di prima. Mi è sufficiente cambiare (con prudenza) di posizione che riprendo a dormire, anche sul fianco...cosa impossibile in precedenza!
Grazie ancora e cordiali saluti.
Stefano
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.6k visite dal 28/03/2020.
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