Allograft legamento crociato anteriore

Buongiorno,
Ho 20 anni; volevo chiedere se è possibile farsi eseguire un allograft per il legamento crociato anteriore anche in assenza di recidive dati i vantaggi post operatori e un riservo dei propri tendini comunque essenziali per l'articolazione
Grazie
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Dr. Daniele Tradati Ortopedico 596 164
Buongiorno,
la domanda è uno degli hot-topic in chirurgia del ginocchio.
Al momento ci sono grandi studi multicentrici che hanno fornito dati sui tassi di fallimento degli allograft, che sembrano essere quasi comparabili ai tendini autologhi (tendini del paziente stesso) in termini di livello clinico ma con un tasso lievemente più alto di ri-rottura.
Questa forbice tende però ad aprirsi se viene considerata una platea di pazienti più giovani.
Le dico queste cose perchè sto giusto scrivendo un articolo relativo ad un mio studio circa l'uso dei tendini allograft nei pazienti over-40.

Faccio un rapido copia incolla di qualche riga del lavoro in oggetto (in inglese):



Data from the Multicentre Orthopaedic Outcomes Network (MOON) evidenced than the higher risk of allograft failure was associated to younger patients and the risk normalize with age increase (12).
Kane et al. evaluated 119 skeletally mature patients aged 25 year or younger (mean age 20 years, minimum FU 2 years) undergoing ACL reconstruction with BPTB (60 autografts vs 59 fresh frozen non-irradiated allografts) reporting similar results in terms of IKDC and Lysholm score but an increased risk of revision surgery (9.8% in allograft group vs 1.0% in autograft group).(19)
Supporting these findings Mariscalco cautions against extrapolating the comparable results between autograft and allografts to an active cohort of patients younger than late 20s and early 30s (31).

In sintesi con l'aumentare dell'età gli allograft danno risultati comparabili agli autograft, ma in pazienti giovani il rischi di rirottura è più alto. Rischio non significa ri-rottura certa o meno, però è giusto dirlo al paziente visto che sono dati epidemiologici. Moltissimo fa anche il modo di sterilizzazione e conservazione del graft all'interno della banca del tessuto muscolo scheletrico a cui si fa riferimento (e qui si apre un mondo).

Di norma, nella nostra equipe preferiamo non usare allograft in ricostruzioni primarie in pazienti under-30 con rischieste sportive anche moderate.

I vantaggi da lei descritti, quindi assenza di prelievo e sacrificio di tendini e minor dolore, rimangono veri, ma tenga in considerazione un ritorno allo sport a non meno di 9 mesi post-op. Quindi un poco più lungo.

Il chirurgo ha funzione di consigliare, poi il paziente può scegliere liberamente prendendo i pro e contro di ogni procedura.

Buona giornata
Dott. Daniele Tradati
[#2]
Utente
Utente
Grazie della risposta.
Quindi in pazienti più giovani sarebbe consigliabile l'utilizzo di tendini autologhi del semitendinoso e del gracile ma questa procedura cosa potrebbe comportare nella sede di prelievo?
È vero che tali tendini sono soggetti ad una riformazione spontanea ma di struttura più disordinata?
E in caso positivo le qualità meccaniche saranno ancora moderatamente apprezzabili?
Grazie, buona giornata
[#3]
Dr. Daniele Tradati Ortopedico 596 164
QUINDI IN PAZIENTI PIÙ GIOVANI SAREBBE CONSIGLIABILE L'UTILIZZO DI TENDINI AUTOLOGHI DEL SEMITENDINOSO E DEL GRACILE MA QUESTA PROCEDURA COSA POTREBBE COMPORTARE NELLA SEDE DI PRELIEVO?
Comprenderebbe il sacrificio di questi due tendini, la formazione di un ematoma e conseguente tessuto fibroso in sede di prelievo. Un processo di guarigione simile a quello che si assiste durante uno strappo muscolare, per intenderci. Dolore post operatorio a distanza comunque non viene riportato dai pazienti, solo in prima fase post-operatoria può risultare un po' di disconfort, simile ad una contrattura.

È VERO CHE TALI TENDINI SONO SOGGETTI AD UNA RIFORMAZIONE SPONTANEA MA DI STRUTTURA PIÙ DISORDINATA?
Corretto, molti studi supportano queste evidenze. Il tessuto fibroso che va a riformarsi va a costituire una nuova corda , anche se caratteristiche biomeccaniche diverse rispetto a quelle di un tendine.

E IN CASO POSITIVO LE QUALITÀ MECCANICHE SARANNO ANCORA MODERATAMENTE APPREZZABILI?
Sebbene si riformino questi tendini , il ventre muscolare risulterà retratto (quindi meno forza generata dalle fibre, come un elastico) e le proprietà biomeccaniche di queste formazioni fibrose sono inferiori a quelle dei tendini originali. C’è da aspettarsi in media una perdita del 15-20% della forza di flessione dell’arto operato, che però potrà essere compensata dal rinforzo muscolare del bicipite femorale (es. leg curl).

Spero di averle spiegato il tutto in modo comprensibile,
Buona giornata


Dott. Daniele Tradati
[#4]
Utente
Utente
Grazie ancora del chiarimento
Ho ancora una domanda:
ritornando all'allograft rimane la possibilità di immettere nel corpo del paziente anticorpi del donatore o dovrebbe essere una pratica ormai sicura?
Grazie mille, è stato gentilissimo e le sue risposte sono state chiare ed esaustive,
Buona giornata
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Dr. Daniele Tradati Ortopedico 596 164
La pratica di utilizzare tendini allograft è ampiamente convalidata e routinaria negli interventi di revisione del legamento crociato anteriore. La risposta immunitaria dell'ospite verso il nuovo tessuto, e viceversa, è praticamente nulla in quanto l'ambiente articolare è molto poco propenso a ciò. Inoltre il tessuto impiantato è privo della componente cellulare, che sarebbe teoricamente la responsabile dell'immunità host versus graft. Quindi, nel caso decidesse di intraprendere intervento con allograft non si preoccupi per un eventuale rigetto. L'unico rischio consiste nella possibile, anche se abbastanza remota, possibilità di trasmissione di malattie (1 su un milione o 1 su un miliardo a seconda delle casistiche per quanto riguarda epatite C e HIV). Confortante direi....soprattutto perché il sistema delle banche muscolo scheletriche in Italia è molto ma molto rigido (ci lavoro spesso per effettuare prelievo e quindi so di come siano rigorosi).

Saluti e Buona serata!