Una evidente stenosi del canale vertebrale nel tratto
Gentile dottore, abito in provincia di Pordxenone, ho 54 anni e soffro di mal di schiena dall'età di 18 anni e la mia situazione è andata sempre peggiorando. Fino a un po' di tempo fa riuscivo a stare abbastanza bene facendo ginnastica 2 volte la settimana, adesso questo non basta più, il giorno non riesco a stare in piedi ferma per molto tempo,anche cucinare per me sta diventando un tormento e la notte dormo malissimo perchè devo continuamente cambiare posizione. I consigli che mi sono stati dati sono quelli di dimagrire, fare ginnastica e camminare molto. Riconosco di non aver fatto molto di queste cose e, inoltre, lavoro in ufficio e al computer da un minimo di 6 ore a un massimo di 8 ore al giorno, continuo a fare ginnastica ma per il resto non mi muovo quanto dovrei, soprattutto in inverno. Nel mese di aprile del 2008 ho fatto una risonanza magnetica e questo è il responso: Rettilineizzazione del tratto discale del rachide lombare. Corpi vertebrali con irregolarità spondisoliche diffuse di discreta entità che determinano una evidente stenosi del canale vertebrale nel tratto da L2 a L5. Non alterazione dello spessore e del segnale dei corpi vertebrali, salvo alterazione edematosa piuttosto estesa delle limitanti contrapposte a livello L4-L5 verosimilmente secondaria a dscopatia, e con regolare allineamento dei muri posteriori. Tutti i dischi intersomatici lombari ad eccezione di L2-L3 sono marcatamente disidradati.
A livello L1-L2 protrusione discale mediana di largo raggio un poco più evidente sul lato sinistro. A livello L3-L4 molto ridotto lo spessore del disco intersomatico con protrusione discale medio laterale sinistra un poco scivolata caudalmente con modesta impronta sul sacco durale. A livello L4-L5 estremamente ridotto lo spessore disco intersomatico con ernia discale medio laterale sinistra alquanto scivolata caudalmente con marcata impronta sul sacco durale. A livello L5-S1 protrusione discale mediana e verso sn con piccola ernia discale intraforaminale sinistra, a contatto con la corrispondente tasca radicolare. Non alterazione di segnale del cono midollare.
Il mio dottore dice che la cosa che lo preoccupa di più è la stenosi del canale vertebrale. L'ortopedica a cui mi sono rivolta mi ha dato soprattutto consigli di postura corretta e mi ha detto di continuare con la ginnastica. Adesso però mi sento molto peggio e il dolore, in precedenza localizzato soprattutto sul lato sinistro della schiena, sta coinvolgendo anche il lato destro. Vorrei da Lei delle spiegazioni più approfondite sull'esito della risonanza e su cosa potrebbe capitarmi in futuro, inoltre la ringrazio anticipatamente per i consigli che vorrà darmi, cosa fare, a quale specialista rivolgermi(neurologo?, cure o terapie da fare. Grazie.
A livello L1-L2 protrusione discale mediana di largo raggio un poco più evidente sul lato sinistro. A livello L3-L4 molto ridotto lo spessore del disco intersomatico con protrusione discale medio laterale sinistra un poco scivolata caudalmente con modesta impronta sul sacco durale. A livello L4-L5 estremamente ridotto lo spessore disco intersomatico con ernia discale medio laterale sinistra alquanto scivolata caudalmente con marcata impronta sul sacco durale. A livello L5-S1 protrusione discale mediana e verso sn con piccola ernia discale intraforaminale sinistra, a contatto con la corrispondente tasca radicolare. Non alterazione di segnale del cono midollare.
Il mio dottore dice che la cosa che lo preoccupa di più è la stenosi del canale vertebrale. L'ortopedica a cui mi sono rivolta mi ha dato soprattutto consigli di postura corretta e mi ha detto di continuare con la ginnastica. Adesso però mi sento molto peggio e il dolore, in precedenza localizzato soprattutto sul lato sinistro della schiena, sta coinvolgendo anche il lato destro. Vorrei da Lei delle spiegazioni più approfondite sull'esito della risonanza e su cosa potrebbe capitarmi in futuro, inoltre la ringrazio anticipatamente per i consigli che vorrà darmi, cosa fare, a quale specialista rivolgermi(neurologo?, cure o terapie da fare. Grazie.
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Gentile signora, il suo caso clinico, necessita di un'accurato esame clinico funzionale del rachide.
Certamente che la fisiochinesiterapia completa e ben fatta, la medicina manuale specifica e la ginnastica di attivazione della colonna vertebrale vanno benissimo per il 95% delle colonne vertebrali e per tutti i casi di lombalgie e discopatie lombari.
Ma nel suo caso credo che si debba parlare di intervento chirurgico, non tanto per l'ernia discale e le protrusioni discali, quanto per la
" evidente stenosi del canale vertebrale nel tratto da L2 a L5" se il r eferto della RMN corrisponde. Lei è ancora giovane e quindi è bene che prima o poi esegua l'intervento chirugico, se vi sono, come sembra proprio, le condizioni per questa soluzione terapeutica. Faccia un'esame elettromiografico degli arti inferiori ed una TAC .
Si rivolga quindi allo specialista ortopedico,ed anche ad un neurochirugo, prima di sottoporsi all'intervento chirurgico che può eseguire in una struttura ortopedica o in una struttura neurochirurgica.
Cordiali saluti
In futuro può avvenire che la sua debolezza , la sua astenia agli arti inferiori possa aumentare sino ad impedire anche la deambulazione e persino la libera stazione eretta senza ausilio, oltre ad un incremento notevole della lombalgia e delle sciatalgia.
Ma tutto ciò va valutato e seguito clinicamente dal suo ortopedico.
Certamente che la fisiochinesiterapia completa e ben fatta, la medicina manuale specifica e la ginnastica di attivazione della colonna vertebrale vanno benissimo per il 95% delle colonne vertebrali e per tutti i casi di lombalgie e discopatie lombari.
Ma nel suo caso credo che si debba parlare di intervento chirurgico, non tanto per l'ernia discale e le protrusioni discali, quanto per la
" evidente stenosi del canale vertebrale nel tratto da L2 a L5" se il r eferto della RMN corrisponde. Lei è ancora giovane e quindi è bene che prima o poi esegua l'intervento chirugico, se vi sono, come sembra proprio, le condizioni per questa soluzione terapeutica. Faccia un'esame elettromiografico degli arti inferiori ed una TAC .
Si rivolga quindi allo specialista ortopedico,ed anche ad un neurochirugo, prima di sottoporsi all'intervento chirurgico che può eseguire in una struttura ortopedica o in una struttura neurochirurgica.
Cordiali saluti
In futuro può avvenire che la sua debolezza , la sua astenia agli arti inferiori possa aumentare sino ad impedire anche la deambulazione e persino la libera stazione eretta senza ausilio, oltre ad un incremento notevole della lombalgia e delle sciatalgia.
Ma tutto ciò va valutato e seguito clinicamente dal suo ortopedico.
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Utente
Gentile dottor Caruso, la ringrazio per la risposta. Potrebbe precisarmi il tipo di intervento che dovrei affrontare? L'ortopedica alla quale mi sono in precedenza rivolta mi ha parlato dell'inserimento di un "ferro" all'interno della colonna vertebrale, precisando che però ciò limiterebbe alcuni movimenti.
La ringrazio sentitamente.
La ringrazio sentitamente.
[#3]
Gentile signora, questi sono dei dettagli tecnici chirugici che l'operatore valuterà di volta in volta secondo tutta la documentazione clinica , diagnostica per immagini e secondo l'esame clinico, ed anche sul tavolo operatorio.
Comunque volendo dire qualcosa prima, posso aggiungere che, quando vi è o si crea un problema di instabilità vertebrale, si esegue l'intervento di
" stabilizzazione vertebrale " e che si applicano dei mezzi di sintesi o placchette e viti o delle viti, e/o una cage in materiale metallico, ovvero delle vertebre che vengono sostituite con " cage metalliche ".
Ma comunque queste sono approfiondimenti tecnici che solo il collega che la dovrà eventualmente operare le specificherà.
Saluti
Comunque volendo dire qualcosa prima, posso aggiungere che, quando vi è o si crea un problema di instabilità vertebrale, si esegue l'intervento di
" stabilizzazione vertebrale " e che si applicano dei mezzi di sintesi o placchette e viti o delle viti, e/o una cage in materiale metallico, ovvero delle vertebre che vengono sostituite con " cage metalliche ".
Ma comunque queste sono approfiondimenti tecnici che solo il collega che la dovrà eventualmente operare le specificherà.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 23/03/2009.
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