Dolore abbastanza forte parte alta della schiena e all’osso sacro quando mi siedo

Buongiorno,
sono una ragazza di 30 anni e da 5 mesi soffro di dolori alla schiena da cui non riesco a venire fuori.
Ho fatto anche delle sedute dall’osteopata ma non sono servite a molto.
I dolori si muovono, non sono sempre fissi in un punto.
Tranne in quest’ultimi 20 giorni che si sono focalizzato sulla parte alta della schiena tanto che ho più dolore quando sono sdraiata che in piedi; in più quando mi siedo sento proprio dolore all’altezza dell’osso sacro.
Non venendo a capo della situazione il mio medico di base mi ha fatto fare una risonanza magnetica all’intera colonna e questo è il responso:

Cervicale
si documenta riduzione fisiologica lordosi cervicale con tendenza alla rettilineizzazione con metameri regolarmente allineati e di altezza conservata.
gli spazi intersomatici sono di ampiezza conservata e i dischi diffusamente disidratati in rapporto a fenomeni degenerativi.
a livello C5-6 è presente un discreto bulbing discale maggiormente apprezzabile a SN ove impronta l’ostio del corrispondente neuroforame nonché la superficie corrispondente del sacco durale, riducendo lievemente ma non significativamente l’ampiezza a tale livello dello spazio epidurale.


Dorsale
conservata appare la fisiologica cifosi del rachide dorsale con metameri regolarmente allineati e di altezza conservata.
regolare ampiezza degli spazi intersomatici, con segnale discale conservato.


Lombosacrale
si riconosce lieve riduzione della fisiologica lordosi del rachide lombare con metameri regolarmente allineati e di altezza conservata.
minute irregolarità delle discosomatiche in particolare l’inferiore di L1 come per ernia intraspongiosa di Schmorl.
nei limiti l’idratazione e lo spessore dei dischi intersomatici nel tratto esplorato.
regolare rappresentazione del cono midollare e delle radici della cauda.
non lesioni focali vertebrosomatiche.
canale vertebrale di calibro conservato.


Vi chiedo gentilmente un chiarimento sulla risonanza perché non riesco a capire se c’è qualcosa o meno e purtroppo dato il periodo in questo momento rintracciare il medico è un po’ complicato.
E soprattutto se i dolori che sento c’entrano qualcosa con quello che è emerso dalla risonanza e a chi mi posso rivolgere per trovare una cura.

Grazie mille
[#1]
Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Gentile signorina,
il referto RMN non descrive problemi particolari. La disopatia C5/C6 è modesta e non presenta segni di compressione delle radici nervose e/o del midollo.
L'ernia intraspongiosa di Schmorl è una semplice descrizione radiologica dell'impronta del disco tra L1 e L2 del piatto inferiore del corpo vertebrale della prima vertebra lombare. Non è l'ernia del disco nel senso classico del termine. Si tratta solo di una sorta di impronta del disco vertebrale L1/L2 che tende a segnare con un avvallamento il profilo inferiore della vertebra L1 soprastante.
Nella grande maggioranza dei casi questa deformazione del corpo vertebrale e' dovuta ad una patologia transtoria dei nuclei accessori di accrescimento del corpo vertebrale durante la crescita. In poche parole e' l'esito di una patologia adolescenziale dell'osso e non del disco. Non è una malattia in quanto non è collegata a segni o sintomi clinici di alcun tipo.
Solo in età avanzata, in casi di grave osteoporosi, può essere il segno di un cedimento strutturale del corpo vertebrale da microfratture per fragilità acquisita.
Lei descrive, in modo piuttosto vago, un dolore in sede dorsale alta che non trova corrispondenza con la RMN. Deve sapere. però, che la RMN da sola non è in grado di fare una diagnosi e, pertanto, serve assolutamente una valutazione clinica da parte dell'ortopedico che la segue. Esistono in fatti altre patologie muscolari o legamentose che la RMN non è in grado di smascherare soprattutto in una sede anatomica complessa come la colonna vertebrale.
Cordiali saluti
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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