Cicatrice sottocutanea

Buongiorno,
nel 1998 ho avuto una distorsione alla caviglia sinistra e nel 1999 sono stato operato in artroscopia per sinovite e tenolisi del tibiale posteriore.
Il 13 febbraio 2008 mi sono sottoposto ad un secondo intervento in artroscopia di debridement per impingement fibroso antero-esterno e condrite mediale.
Sono stato 3 settimane senza carico, ma facendo un pò di movimenti passivi e attivi.
Successivamente mi hanno dato altre 3 settimane di non carico in cui ho iniziato esercizi di mobilizzazione in acqua e successivamente ginnastica propriocettiva, tavolette, rinforzo muscolare, ecc.
In questi mesi fra alti e bassi la riabilitazione è proseguita a Dicembre ho lasciato anche l'ultima stampella anche se permangono alcuni dolorini nella zona operata, inoltre sento una scossa elettrica che arriva all'alluce e all'indice quando fletto il piede soprattutto verso l'alto, ma in parte anche verso il basso e quando schiaccio (ad esempio quando facciamo i massaggi di scollamento) vicino alla cicatrice d'ingresso esterna.

Ho eseguito una RM a fine Ottobre l'esito è stato:
Iperemia algodistrofica lieve dell'epifisi tibiale dell'astragalo con sofferenza cartilaginea.
Edema sottocutaneo del seno del tarso.
Ispessimento della guaina tendinea del flessore delle dita.
non lesioni legamentose, ne tendinee, non versamento intrarticolare, ne accentuazione della borsa sovracalcaneare, non lesioni osteostrutturali.

A metà Dicembre ho fatto la visita dall'ortopedico e mi ha detto che la caviglia è a posto; mi ha detto che le scosse che sento sono dovute alla cicatrice interna che ha inglobato i nervi (devo continuare con gli esercizi di scollamento per far riassorbire la cicatrice); ho iniziato ad utilizzare il same plast per accelerare lo scollamento.

Ad oggi, la cicatrice non sembra essersi riassorbita molto, permangono le scosse alle dita quando eseguo i movimenti sopra descritti e la cosa che mi preoccupa è che nella parte esterna del piede non cresce un muscolo (credo il muscolo estensore breve delle dita), se tiro il piede verso l'alto e piego le dita si vede (rispetto all'altro piede) come un "buco", questa mancanza mi crea un pò di instabilità e qualche dolore e a volte infiammazione tendinea.
Si vede ad occhio nudo una mancanza del muscolo...a cosa può essere dovuto?? cosa potrei provare a fare per farlo crescere?? (posso fare elettrostimolazioni per cercare di tener vivo il muscolo?? oppure??
Che esami potrei fare per capire a cosa è dovuto questo problema??
Per la cicatrice che fatica a riassorbirsi cosa mi consigliate? (ho sentito parlare di onde d'urto ed infiltrazioni di cortisone, ma non sò se fanno al caso mio).

Vorrei evitare il 3° intervento dato che non mi darebbe comunque garanzie; nel caso in cui fosse inevitabile come verrebbe eseguito?

Grazie mille
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68
Credo che lei abbia ricevuto già tutte le informazioni possibili tramite un consulto online.
Dubito fortemente che altri colleghi possono aggiungere di più di quanto è stato detto sin'ora sia dagli ortopedici che dai fisiatri.

Riporto, qualora ci fossero stati problemi di tipo "informatico", l'ultima risposta che, a mio parere, ben esprime la sua situazione:

La ipotrofia di un muscolo, specie se isolato, è quasi sempre dovuta a sofferenza del nervo che lo comanda, nel suo caso si dovrebbe trattare di un ramo periferico del nervo peroneo profondo o sciatico popliteo esterno. Per verificarlo può fare una elettromiografia. In genere si fa nei reparti di neurologia. Riguardo alla cicatrice, ad un annodi distanza dall'intervento credo che non si possa fare più nulla.
Saluti

Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale