Dolore braccio destro da due mesi
Buongiorno grazie del tempo che ci dedicate,
da un paio di mesi ho un dolore al braccio destro come se avessi preso un colpo.
Ho messo delle creme antinfiammatorie e fatto l'agopuntura nella speranza che passasse.
A distanza di due mesi mi ritrovo a non riuscire più ad allacciare il reggiseno, a spalmarmi la crema sulla parte sinistra del corpo e non riesco a stendere il braccio in altezza, la notte soprattutto mi sveglio con dolori intensi.
Sono un'impegata e lavoro al pc 8 ore al giorno.
Ho fatto un'ecografia alla spalla con il seguente esito:
art.
serrata, con conflitto sub-acromiale, non raccolte fluide nè calcificazioni ectopiche, destrutturazione della cuffia dei rotatatori, con minima interruzione del tendine sovraspinato, tendinosi del clbb pur contenuto nel solco omerale.
Mi sono recata da un oropedico specialista della spalla il quale facendomi fare alcuni movimenti mi ha consigliato di fare una RM senza contrasto e come quesito diagnostico ha scritto rottura cuffia rotatori dx.
L'esito della risonanza è il seguente:
alterazioni degenerativo-artrosiche a livello dell'articolazione acromio-claveale che presenta sfumato edema spongioso sul versante claveale.
Non versamento nella borsa subcromion-deltoidea.
I tendini della cuffia dei rotatori appaiono continui e inseriti, indenni da franche lesioni focali.
Nella norma il tendine del capolungo del bicipite brachiale, regolarmente inserito sul tubercolo glenoideo superiore e visualizzabile all'intero della doccia intertuberositaria con cospicua distensione fluida della guaina come per tenosinovite.
Distreta falda di versamento articolare.
Non si evidenziano franche alterazioni del cercine glenoideo.
Vorrei chiedere un vostro parere sul problema della mia spalla e consigli sulle eventuali terapie.
Sono rimasta molto male nel sapere che il tendine era rotto senza un "probabile rottura" e ho perso un pò di fiducia.
Grazie infinite a chi può aiutarmi.
da un paio di mesi ho un dolore al braccio destro come se avessi preso un colpo.
Ho messo delle creme antinfiammatorie e fatto l'agopuntura nella speranza che passasse.
A distanza di due mesi mi ritrovo a non riuscire più ad allacciare il reggiseno, a spalmarmi la crema sulla parte sinistra del corpo e non riesco a stendere il braccio in altezza, la notte soprattutto mi sveglio con dolori intensi.
Sono un'impegata e lavoro al pc 8 ore al giorno.
Ho fatto un'ecografia alla spalla con il seguente esito:
art.
serrata, con conflitto sub-acromiale, non raccolte fluide nè calcificazioni ectopiche, destrutturazione della cuffia dei rotatatori, con minima interruzione del tendine sovraspinato, tendinosi del clbb pur contenuto nel solco omerale.
Mi sono recata da un oropedico specialista della spalla il quale facendomi fare alcuni movimenti mi ha consigliato di fare una RM senza contrasto e come quesito diagnostico ha scritto rottura cuffia rotatori dx.
L'esito della risonanza è il seguente:
alterazioni degenerativo-artrosiche a livello dell'articolazione acromio-claveale che presenta sfumato edema spongioso sul versante claveale.
Non versamento nella borsa subcromion-deltoidea.
I tendini della cuffia dei rotatori appaiono continui e inseriti, indenni da franche lesioni focali.
Nella norma il tendine del capolungo del bicipite brachiale, regolarmente inserito sul tubercolo glenoideo superiore e visualizzabile all'intero della doccia intertuberositaria con cospicua distensione fluida della guaina come per tenosinovite.
Distreta falda di versamento articolare.
Non si evidenziano franche alterazioni del cercine glenoideo.
Vorrei chiedere un vostro parere sul problema della mia spalla e consigli sulle eventuali terapie.
Sono rimasta molto male nel sapere che il tendine era rotto senza un "probabile rottura" e ho perso un pò di fiducia.
Grazie infinite a chi può aiutarmi.
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Gentile utente, nel referto si escludono lesioni tendinee. Solo un adeguata visita specialistica, con la visione diretta delle immagini strumentali e tutte le manovre semeiologiche necessarie, può aiutare a comprendere la sua patologia. Purtroppo spesso i referti riportano lesioni che nulla hanno a che fare con la sintomatologia riferita. E' necessaria una valutazione di confronto dei dati obiettivi con i rilievi strumentali. Le consiglio pertanto di tornare dal collega che le ha prescritto l'indagine per giungere ad una diagnosi precisa.
Cordialità
Cordialità
Dr. Giuseppe Colì
Specialista Ortopedico
Malattie metaboliche dell'osso
Ex responsabile centro Osteoporosi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.8k visite dal 30/01/2020.
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