Epitrocleite gomito destro
Da ormai due anni soffro di una epitrocleite al gomito destro resistente ai trattamenti finora praticati.
La stessa è insorta nei primi mesi del 2018.
Nell'ordine, ho seguito il seguente approccio terapeutico:
1) maggio 2018: assunzione di BRUFEN (2 pasticche al giorno per dieci giorni) - NESSUN MIGLIORAMENTO;
2) gennaio/febbraio 2019: 10 sedute di Tecarterapia e 3 sedute di onde d'urto - NESSUN MIGLIORAMENTO SIGNIFICATIVO;
3) maggio/giugno 2019: 2 infiltrazioni locali cortisoniche (Depomedrol) - NETTO MIGLIORAMENTO, DOLORE DIMINUITO DEL 90%.
Ad ottobre 2019, però, il dolore è nuovamente comparso, con una progressiva intensità, e, ad oggi, è molto forte, anche nei minimi movimenti, tipo aprire e chiudere la mano, scrivere, girare la maniglia di una porta.
Il 13.12.2019 ho effettuato una risonanza magnetica, di cui riporto il testo del referto:
"Ispessimento e disomogeneità del nervo ulnare a livello del tunnel cubitale, come per neuropatia.
Tenosinovite inserzione comune dei tendini dei muscoli flessori sull'epitroclea.
Tendinosi moderata dell'inserzione comune dei tendini dei muscoli estensori che appare ispessita e disomogenea: si associa disomogeneità del legamento collaterale radiale.
Segni di condropatia epicondilo-radiale, con fenomeni di sofferenza subcondrale a livello dell'epicondilo.
Lieve quota di versamento endoarticolare.
Nella norma le porzioni dei tendini dei muscoli bicipite, tricipite e brachiale".
Quale terapia, medicale e/o fisioterapica, è più indicata per la risoluzione della patologia?
Quale soluzione è praticabile per lenire lo stadio doloroso?
Il quadro clinico è così severo da richiedere, in extrema ratio, l'intervento chirurgico?
Grazie.
La stessa è insorta nei primi mesi del 2018.
Nell'ordine, ho seguito il seguente approccio terapeutico:
1) maggio 2018: assunzione di BRUFEN (2 pasticche al giorno per dieci giorni) - NESSUN MIGLIORAMENTO;
2) gennaio/febbraio 2019: 10 sedute di Tecarterapia e 3 sedute di onde d'urto - NESSUN MIGLIORAMENTO SIGNIFICATIVO;
3) maggio/giugno 2019: 2 infiltrazioni locali cortisoniche (Depomedrol) - NETTO MIGLIORAMENTO, DOLORE DIMINUITO DEL 90%.
Ad ottobre 2019, però, il dolore è nuovamente comparso, con una progressiva intensità, e, ad oggi, è molto forte, anche nei minimi movimenti, tipo aprire e chiudere la mano, scrivere, girare la maniglia di una porta.
Il 13.12.2019 ho effettuato una risonanza magnetica, di cui riporto il testo del referto:
"Ispessimento e disomogeneità del nervo ulnare a livello del tunnel cubitale, come per neuropatia.
Tenosinovite inserzione comune dei tendini dei muscoli flessori sull'epitroclea.
Tendinosi moderata dell'inserzione comune dei tendini dei muscoli estensori che appare ispessita e disomogenea: si associa disomogeneità del legamento collaterale radiale.
Segni di condropatia epicondilo-radiale, con fenomeni di sofferenza subcondrale a livello dell'epicondilo.
Lieve quota di versamento endoarticolare.
Nella norma le porzioni dei tendini dei muscoli bicipite, tricipite e brachiale".
Quale terapia, medicale e/o fisioterapica, è più indicata per la risoluzione della patologia?
Quale soluzione è praticabile per lenire lo stadio doloroso?
Il quadro clinico è così severo da richiedere, in extrema ratio, l'intervento chirurgico?
Grazie.
[#1]
Gentile utente, la RMN ha confermato la presenza di una infiammazione dei tendini che si inseriscono all'epitroclea per la quale potrebbe essere necessario ricorrere a nuovo trattamento infiltrativo locale. I restanti rilievi indicano l'esistenza di una infiammazione anche a livello dell'articolazione tra omero e radio con versamento articolare, oltre ad una neuropatia ulnare. Questi dati andrebbero riconsiderati alla luce di un approfondita anamnesi ed esame clinico obiettivo, purtroppo impossibile online. Le consiglio pertanto di sottoporsi a nuovo controllo dal suo ortopedico di fiducia. Cordialità
Dr. Giuseppe Colì
Specialista Ortopedico
Malattie metaboliche dell'osso
Ex responsabile centro Osteoporosi
[#2]
Utente
La ringrazio, innanzitutto, per la cortese risposta. A Suo avviso, la neuropatia del nervo ulnare, che comunque non manifesta la sintomatologia tipica, quali formicolii o intorpidimenti della mano, è da collegare allo stadio infiammatorio locale? In ogni caso, secondo la Sua esperienza, potrebbe rendersi necessario l'intervento chirurgico? Grazie e auguri per le prossime festività.
[#3]
Il nervo ulnare potrebbe sicuramente risentire della infiammazione circostante ma, per quanto riguarda l'indicazione all'intervento, l'opzione chirurgica deriva dalla valutazione clinica completa del danno anche con indagini strumentali quali una elettromiografia. Ne parli con il suo medico di famiglia. Auguri
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 20/12/2019.
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