Dubbi diagnosi artroscopia
Buonasera,
in data 18 novembre mi sono sottoposto ad intervento di artroscopia per la rimozione di una ciste parameniscale esterna anteriore al ginocchio, in quanto quest'ultima cominciava ad interferire con le mie abitudini quotidiane e non.
Una settimana dopo l'intervento (la prima passata in completo riposo) ho effettuato la prima visita di controllo il 26 novembre nella quale si è resa necessaria un'artrocentesi per la rimozione del liquido formatisi ritenuto eccessivo, in quanto la flessione del ginocchio risultava estremamente difficoltosa (ma non dolorosa).
Nella stessa visita mi sono state date le seguenti indicazioni: applicazione di ghiaccio per 15 minuti ad intervalli di 3 ore e il mantenere il più possibile la gamba sollevata (entrambe per una settimana) e di re incominciare a camminare gradualmente.
Trascorsa un'altra settimana di completo riposo ho re incominciato a camminare il 2 dicembre per 4 volte a settimana in maniera graduale (1, 2, 3, 4 km massimo).
In data odierna (17 dicembre) ho effettuato la seconda visita di controllo la quale è risultata estremamente confusionaria.
Il dottore che mi avevo visitato in data 26 novembre non era presente, quindi sono stato visitato da un altro.
Ad una prima occhiata al ginocchio il dottore mi ha accusato di aver effettuato uno sforzo (l'unica attività fatta è stata quella descritta precedentemente) in quanto ancora gonfio (in realtà rispetto alla prima visita il gonfiore si è dimezzato tanto che è possibile vedere e sentire i lineamenti della rotula, cosa non possibile alla prima visita).
A seguito di questa visita mi sono state date le seguenti indicazioni: mantenere la gamba sollevata e applicare ancora il ghiaccio ad intervalli di 3 ore (cosa purtroppo non possibile per la maggior parte della giornata in quanto tornato a lavoro, non dispongo di un congelatore).
In conclusione a distanza di un mese non sento dolore e riesco a flettere il ginocchio seppur non completamente a causa del poco gonfiore (ridotto a più della metà rispetto alle settimane passate).
La prima domanda quindi è: è utile ri seguire le indicazione datemi precedentemente?
La seconda (più importante) è:quando potrò riprendere la mia normale attività fisica (nuoto e una camminata più sostenuta)?
Questa seconda domanda la rivolgo a voi dato che il dottore mi ha detto di poterla fare subito (tra l'altro senza però chiedermi il tipo di attività) ma in contrasto con quanto detto dato che richiederebbe comunque uno "sforzo", seppur relativo.
Ringrazio anticipatamente
in data 18 novembre mi sono sottoposto ad intervento di artroscopia per la rimozione di una ciste parameniscale esterna anteriore al ginocchio, in quanto quest'ultima cominciava ad interferire con le mie abitudini quotidiane e non.
Una settimana dopo l'intervento (la prima passata in completo riposo) ho effettuato la prima visita di controllo il 26 novembre nella quale si è resa necessaria un'artrocentesi per la rimozione del liquido formatisi ritenuto eccessivo, in quanto la flessione del ginocchio risultava estremamente difficoltosa (ma non dolorosa).
Nella stessa visita mi sono state date le seguenti indicazioni: applicazione di ghiaccio per 15 minuti ad intervalli di 3 ore e il mantenere il più possibile la gamba sollevata (entrambe per una settimana) e di re incominciare a camminare gradualmente.
Trascorsa un'altra settimana di completo riposo ho re incominciato a camminare il 2 dicembre per 4 volte a settimana in maniera graduale (1, 2, 3, 4 km massimo).
In data odierna (17 dicembre) ho effettuato la seconda visita di controllo la quale è risultata estremamente confusionaria.
Il dottore che mi avevo visitato in data 26 novembre non era presente, quindi sono stato visitato da un altro.
Ad una prima occhiata al ginocchio il dottore mi ha accusato di aver effettuato uno sforzo (l'unica attività fatta è stata quella descritta precedentemente) in quanto ancora gonfio (in realtà rispetto alla prima visita il gonfiore si è dimezzato tanto che è possibile vedere e sentire i lineamenti della rotula, cosa non possibile alla prima visita).
A seguito di questa visita mi sono state date le seguenti indicazioni: mantenere la gamba sollevata e applicare ancora il ghiaccio ad intervalli di 3 ore (cosa purtroppo non possibile per la maggior parte della giornata in quanto tornato a lavoro, non dispongo di un congelatore).
In conclusione a distanza di un mese non sento dolore e riesco a flettere il ginocchio seppur non completamente a causa del poco gonfiore (ridotto a più della metà rispetto alle settimane passate).
La prima domanda quindi è: è utile ri seguire le indicazione datemi precedentemente?
La seconda (più importante) è:quando potrò riprendere la mia normale attività fisica (nuoto e una camminata più sostenuta)?
Questa seconda domanda la rivolgo a voi dato che il dottore mi ha detto di poterla fare subito (tra l'altro senza però chiedermi il tipo di attività) ma in contrasto con quanto detto dato che richiederebbe comunque uno "sforzo", seppur relativo.
Ringrazio anticipatamente
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Gentile utente, una reazione infiammatoria con formazione di liquido sinoviale in eccesso può rientrare nel normale decorso post intervento artroscopico. Purtroppo però, solo una valutazione clinica diretta può consentire di rispondere ai suoi quesiti. Dovrebbe quindi rivolgere le sue domande in sede di nuova visita, nella quale sarà possibile valutare il trofismo muscolare e le condizioni attuali dell'articolazione nel suo complesso. Ci tenga informati
Dr. Giuseppe Colì
Specialista Ortopedico
Malattie metaboliche dell'osso
Ex responsabile centro Osteoporosi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 17/12/2019.
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