Frattura malleolo peroneale
Salve, mercoledì scorso, a seguito di caduta accidentale in cui ho riportato frattura scomposta del malleolo peroneale, ho subito un intervento chirurgico (con anestesia spinale), con applicazione di placca e viti.
La sera mi è stato applicato il catetere vescicale perché non riuscivo ad urinare.
La mattina urinavo da solo ma con dolore e un po’ di sangue (Poi tutto svanito).
Tuttavia ho dei problemi, dal giorno stesso dell intervento ho accusato febbricola a 37.5 e dopo 5 giorni continuo ad avere febbricola costante che si abbassa solo con Tachipirina (max 37.7).
Inoltre il piede è tumefatto, totalmente tumefatto, gonfio, tanto che non posso tenerlo nemmeno tre secondi all’ingiù e quindi non posso alzarmi (senza toccare terra ovviamente col piede) perché il piede si gonfia ancora di più arrivando a diventare viola ed a sentire un dolore atroce, come se stesse scoppiando.
Sono quindi costretto a camminare in carrozzina in casa col piede elevato.
Lo tengo costantemente alzato, metto ghiaccio, crema.
Ma il piede è sempre così gonfio.
Fa anche senso a guardarlo.
Non posso alzarmi i piedi nemmeno un secondo.
Dato che c’è anche questa febbricola inizio un po’ a preoccuparmi anche se so che sono solo 5 giorni.
Secondo voi è tutto nella norma o devo agire diversamente?
Grazia mille
La sera mi è stato applicato il catetere vescicale perché non riuscivo ad urinare.
La mattina urinavo da solo ma con dolore e un po’ di sangue (Poi tutto svanito).
Tuttavia ho dei problemi, dal giorno stesso dell intervento ho accusato febbricola a 37.5 e dopo 5 giorni continuo ad avere febbricola costante che si abbassa solo con Tachipirina (max 37.7).
Inoltre il piede è tumefatto, totalmente tumefatto, gonfio, tanto che non posso tenerlo nemmeno tre secondi all’ingiù e quindi non posso alzarmi (senza toccare terra ovviamente col piede) perché il piede si gonfia ancora di più arrivando a diventare viola ed a sentire un dolore atroce, come se stesse scoppiando.
Sono quindi costretto a camminare in carrozzina in casa col piede elevato.
Lo tengo costantemente alzato, metto ghiaccio, crema.
Ma il piede è sempre così gonfio.
Fa anche senso a guardarlo.
Non posso alzarmi i piedi nemmeno un secondo.
Dato che c’è anche questa febbricola inizio un po’ a preoccuparmi anche se so che sono solo 5 giorni.
Secondo voi è tutto nella norma o devo agire diversamente?
Grazia mille
[#1]
Caro Sig.
un certo grado di gonfiore dopo l'intervento chirurgico è normale, mentre non lo è più se diventa marcato e soprattutto se è associato a forte dolore. In questo caso sarebbe utile eseguire quanto prima una visita ortopedica per assicurarsi che tutto stia procedendo regolarmente e che non siano insorte complicanze. Ma non è stato immobilizzato con un gesso o un tutore? Sta assumendo la terapia antitroboembolica profilattica, le punture nella pancia per intendersi? Nel frattempo, per ridurre il gonfiore al piede, potrebbe iniziare ad indossare un paio di calze elastiche a compressione graduata progressiva di I classe.
Invece la febbricola potrebbe essere associata all'inserimento del catetere, se ha dei bruciori a urinare, potrebbe consultare il proprio medico di famiglia per valutare l'assunzione di un disinfettante urinario.
Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, le porgo cordiali saluti.
un certo grado di gonfiore dopo l'intervento chirurgico è normale, mentre non lo è più se diventa marcato e soprattutto se è associato a forte dolore. In questo caso sarebbe utile eseguire quanto prima una visita ortopedica per assicurarsi che tutto stia procedendo regolarmente e che non siano insorte complicanze. Ma non è stato immobilizzato con un gesso o un tutore? Sta assumendo la terapia antitroboembolica profilattica, le punture nella pancia per intendersi? Nel frattempo, per ridurre il gonfiore al piede, potrebbe iniziare ad indossare un paio di calze elastiche a compressione graduata progressiva di I classe.
Invece la febbricola potrebbe essere associata all'inserimento del catetere, se ha dei bruciori a urinare, potrebbe consultare il proprio medico di famiglia per valutare l'assunzione di un disinfettante urinario.
Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, le porgo cordiali saluti.
Dr. Mattia Fortina
https://www.miodottore.it/mattia-fortina/ortopedico/siena
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta Egregio dottore.
No, non mi è stato applicato nulla, né tutore ne gesso, anzi, mi hanno detto che fondamentale è muovere dita e la caviglia (avanti e dietro)...me l’hanno ripetuto più volte ( spedali civili di brescia).
Non mi hanno detto nemmeno della calza (anche se in borsa ho ancora quella che ho messo in ospedale alla gamba sana)...
Non accuso più bruciore o dolore durante la minzione.
Tuttavia ho tosse secca, spero che la febbre non sia dovuta a quest’ultima!
Seguo terapia con eparina punturine tutte le sere per 1 mese.
Sul piede mi ero accorto già in ospedale che il gonfiore e dolore era forti e gliel’ho fatto notare, ma mi hanno continuato a dire di tenerlo su, null’altro.
No, non mi è stato applicato nulla, né tutore ne gesso, anzi, mi hanno detto che fondamentale è muovere dita e la caviglia (avanti e dietro)...me l’hanno ripetuto più volte ( spedali civili di brescia).
Non mi hanno detto nemmeno della calza (anche se in borsa ho ancora quella che ho messo in ospedale alla gamba sana)...
Non accuso più bruciore o dolore durante la minzione.
Tuttavia ho tosse secca, spero che la febbre non sia dovuta a quest’ultima!
Seguo terapia con eparina punturine tutte le sere per 1 mese.
Sul piede mi ero accorto già in ospedale che il gonfiore e dolore era forti e gliel’ho fatto notare, ma mi hanno continuato a dire di tenerlo su, null’altro.
[#3]
In considerazione della persistenza del gonfiore, inizierei ad indossare la calza elastica e ad assumere un flebotonico-antiedemigeno (il suo medico potrà consigliarle quale) da associare eventualmente ad un antidolorifico. L'importante è che sia stato rivisto dai colleghi ortopedici e che non abbiano riscontrato nulla di anomalo a livello della cicatrice o dei mezzi di sintesi della frattura. Se il gonfiore dovesse persistere bisognerebbe valutare la possibilità di immobilizzare la caviglia dall'esterno (ad esempio con un tutore) così da concedere prima il carico.
Cordiali Saluti.
Cordiali Saluti.
[#4]
Ex utente
Egregio dottore, la informo che sono andato al PS e mi hanno ricoverato.
Pensano ad una infezione, ora devono capire se è una infezione ai tessuti molli o alla placca.
Secondo lei è possibile sviluppare una infezione alla placca in così poco tempo? Sono veramente distrutto, non basta il dolore al piede post operatorio ecc., ora anche l’infezione.
Fosse alla placca come ne esco fuori? Ho ancora la ferita aperta.
Pensano ad una infezione, ora devono capire se è una infezione ai tessuti molli o alla placca.
Secondo lei è possibile sviluppare una infezione alla placca in così poco tempo? Sono veramente distrutto, non basta il dolore al piede post operatorio ecc., ora anche l’infezione.
Fosse alla placca come ne esco fuori? Ho ancora la ferita aperta.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.5k visite dal 08/12/2019.
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