Fascite plantare piede destro
Gentili dottori,
spero tutto bene.
Paziente uomo 32 anni, regolare attività fisica, accusa da luglio ogni mattina appena alzato dal letto, dalla sedia dopo intervallo prolungato, una sensazione analoga a come se avesse un chiodo che trafigge il tallone.
RX 03/10/2019 non documenta fratture, nè lesioni nè sperone calcaneare.
Ecografia 11/10/2019 Regolare per spessore e struttura il tendine achilleo in sede preinserzionale, senza evidenti entesofiti da trazione nè distensione delle borse calcaneari.
Sul versante plantare, fatto anche il confronto con l'analoga regione controlaterale, si evidenzia deciso ispessimento dell'aponeaurosi nel tratto prossimale, con spessore massimo di 6-7 mm, diffusa ipoecogenità e perdita della regolare struttura fibrillare, in un quadro compatibile con fascite plantare.
Non evidenti falde liquide.
Luglio-agosto eseguiti esercizi di stretching del fascio plantare ogni giorno 5x30''+esercizi blandi per pianta
Settembre-ottobre stratching fascio plantare 5*1 minuto per 3 volte (totale 15 serie) + camminata tallone punta a piedi scalzi + distensioni ai cavi con peso 5x50 con pause da 2'.
5 sedute tecarterapia in Ottobre non hanno dato effetto.
In novembre fino ad ora, 2 sedute di onde d'urto.
Sensazione apparentemente migliorata al mattino.
Fastidio che persiste dopo/durante camminata.
Sulla base del referto, si può definire il grado della fascite (es.
da 1 a 10)?
E' il caso di intervenire chirurgicamente?
In ogni caso, è possibile una guarigione completa?
Vi pregherei gentilmente di chiarire i mie quesiti.
Grazie per l'attenzione
spero tutto bene.
Paziente uomo 32 anni, regolare attività fisica, accusa da luglio ogni mattina appena alzato dal letto, dalla sedia dopo intervallo prolungato, una sensazione analoga a come se avesse un chiodo che trafigge il tallone.
RX 03/10/2019 non documenta fratture, nè lesioni nè sperone calcaneare.
Ecografia 11/10/2019 Regolare per spessore e struttura il tendine achilleo in sede preinserzionale, senza evidenti entesofiti da trazione nè distensione delle borse calcaneari.
Sul versante plantare, fatto anche il confronto con l'analoga regione controlaterale, si evidenzia deciso ispessimento dell'aponeaurosi nel tratto prossimale, con spessore massimo di 6-7 mm, diffusa ipoecogenità e perdita della regolare struttura fibrillare, in un quadro compatibile con fascite plantare.
Non evidenti falde liquide.
Luglio-agosto eseguiti esercizi di stretching del fascio plantare ogni giorno 5x30''+esercizi blandi per pianta
Settembre-ottobre stratching fascio plantare 5*1 minuto per 3 volte (totale 15 serie) + camminata tallone punta a piedi scalzi + distensioni ai cavi con peso 5x50 con pause da 2'.
5 sedute tecarterapia in Ottobre non hanno dato effetto.
In novembre fino ad ora, 2 sedute di onde d'urto.
Sensazione apparentemente migliorata al mattino.
Fastidio che persiste dopo/durante camminata.
Sulla base del referto, si può definire il grado della fascite (es.
da 1 a 10)?
E' il caso di intervenire chirurgicamente?
In ogni caso, è possibile una guarigione completa?
Vi pregherei gentilmente di chiarire i mie quesiti.
Grazie per l'attenzione
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Egr. signore,
a) Sulla base del referto, si può definire il grado della fascite (es. da 1 a 10)? no assolutamente
b) E' il caso di intervenire chirurgicamente?
come si puo dire qualcosa senza una valutazione clinica e
senza la visione diretta di accertamenti diagnostici?
Raramente si interviene chirugicamente per patologie simili
o similari; comunque va sempre fatta una diagnosi clinica
solo dopo un esame valutativo obiettivo e semeiologico
specialistico.
c) In ogni caso, è possibile una guarigione completa?
Anche qui non è possibile una risposta chiara e netta.
Senza una diagnosi precisa non puo eseguirsi una terapia
adeguata e quindi fare una prognosi ben precisa o quanto
meno piu' possibile vicino al vero.
Le consiglio un consulto specialistico ortopedico per una corretta diagnosi ed un piano terapeutico idoneo.
Cordiali saluti
alessandrocaruso26@gmail.com
a) Sulla base del referto, si può definire il grado della fascite (es. da 1 a 10)? no assolutamente
b) E' il caso di intervenire chirurgicamente?
come si puo dire qualcosa senza una valutazione clinica e
senza la visione diretta di accertamenti diagnostici?
Raramente si interviene chirugicamente per patologie simili
o similari; comunque va sempre fatta una diagnosi clinica
solo dopo un esame valutativo obiettivo e semeiologico
specialistico.
c) In ogni caso, è possibile una guarigione completa?
Anche qui non è possibile una risposta chiara e netta.
Senza una diagnosi precisa non puo eseguirsi una terapia
adeguata e quindi fare una prognosi ben precisa o quanto
meno piu' possibile vicino al vero.
Le consiglio un consulto specialistico ortopedico per una corretta diagnosi ed un piano terapeutico idoneo.
Cordiali saluti
alessandrocaruso26@gmail.com
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.9k visite dal 23/11/2019.
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