Sindrome da stress tibiale?
Buonasera,
l'estate passata ho notato che entrando in locale climatizzato venivo colpito da un dolore fastidioso nella zona tibiale esterna sx.
Questa situazione si ripeteva in presenza di zone d'ombra particolarmente umide e la dolenza era accompagnata da una sensazione di bruciore ed indurimento della parte esterna del polpaccio.
Facendo lunghe passeggiate (12-15 km) tale situazione si ripeteva quasi sempre e in alcuni casi non mi permetteva di proseguire.
In alcuni casi mi sembrava di avere una insensibilità del piede.
La sofferenza passava in presenza di salite o scale transitando le quali non percepivo alcun dolore e addirittura una corsetta mi permetteva di ritornare a camminare senza problemi e in ogni caso questi sintomi non si sono mai manifestati in casa o nei brevi spostamenti.
Pochi giorni fa, già dolorante per l'umidità in forte aumento, ho avuto la sfortuna di incappare in una bomba di acqua che mi ha completamente bagnato.
Immediatamente si sono fatte sentire le mie ernie lombari che mi hanno procurato una già conosciuta lombosciatalgia invalidante.
Nel contempo il dolore tibiale si è anch'esso svegliato procurandomi algie fortissime tra la caviglia ed il ginocchio anche a riposo, cosa mai avvenuta.
Ora, dopo una serie di punture di Bentelan la situazione sciatica è leggermente migliorata ma permane acuta quella tibiale.
Non riesco a camminare se non per qualche centinaio di metri.
I primi passi vanno bene, poi il dolore si fa insopportabile e, se voglio proseguire devo piegarmi in avanti e fare stetching.
In presenza di scale o salite ripide il dolore scompare del tutto.
Quando mi siedo e la notte per poter dormire devo assumere una postura ben precisa.
E' quasi un anno che non corro e in questo periodo ho preso circa 20 chili di peso.
In questa gamba ho sofferto di una fastidiosa e dolorosissima borsite della zampa d'oca e di una frattura al V metatarso mal rinsaldata.
Volevo sapere cosa ne pensate e suggerirmi i passi da intraprendere.
Grazie
l'estate passata ho notato che entrando in locale climatizzato venivo colpito da un dolore fastidioso nella zona tibiale esterna sx.
Questa situazione si ripeteva in presenza di zone d'ombra particolarmente umide e la dolenza era accompagnata da una sensazione di bruciore ed indurimento della parte esterna del polpaccio.
Facendo lunghe passeggiate (12-15 km) tale situazione si ripeteva quasi sempre e in alcuni casi non mi permetteva di proseguire.
In alcuni casi mi sembrava di avere una insensibilità del piede.
La sofferenza passava in presenza di salite o scale transitando le quali non percepivo alcun dolore e addirittura una corsetta mi permetteva di ritornare a camminare senza problemi e in ogni caso questi sintomi non si sono mai manifestati in casa o nei brevi spostamenti.
Pochi giorni fa, già dolorante per l'umidità in forte aumento, ho avuto la sfortuna di incappare in una bomba di acqua che mi ha completamente bagnato.
Immediatamente si sono fatte sentire le mie ernie lombari che mi hanno procurato una già conosciuta lombosciatalgia invalidante.
Nel contempo il dolore tibiale si è anch'esso svegliato procurandomi algie fortissime tra la caviglia ed il ginocchio anche a riposo, cosa mai avvenuta.
Ora, dopo una serie di punture di Bentelan la situazione sciatica è leggermente migliorata ma permane acuta quella tibiale.
Non riesco a camminare se non per qualche centinaio di metri.
I primi passi vanno bene, poi il dolore si fa insopportabile e, se voglio proseguire devo piegarmi in avanti e fare stetching.
In presenza di scale o salite ripide il dolore scompare del tutto.
Quando mi siedo e la notte per poter dormire devo assumere una postura ben precisa.
E' quasi un anno che non corro e in questo periodo ho preso circa 20 chili di peso.
In questa gamba ho sofferto di una fastidiosa e dolorosissima borsite della zampa d'oca e di una frattura al V metatarso mal rinsaldata.
Volevo sapere cosa ne pensate e suggerirmi i passi da intraprendere.
Grazie
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Gentile utente, la sintomatologia che lei riferisce potrebbe essere dovuta sia ad un problema "radicolare", secondario alle sue ernie lombari, che ad un disturbo di circolazione. Ne parli con il suo ortopedico di fiducia per valutare se sia il caso di approfondire con un esame Doppler arterioso degli arti inferiori. In attesa, inizi subito una corretta dieta perché il sovraccarico ponderale non può che aggravare i suoi sintomi.
Ci tenga informati
Ci tenga informati
Dr. Giuseppe Colì
Specialista Ortopedico
Malattie metaboliche dell'osso
Ex responsabile centro Osteoporosi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 15/11/2019.
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