Frattura mignolo piede

Gentile Dottori,

Martedì 29 ottobre ho avuto un trauma al mignolo del piede, urtando vicino al divano di casa. Il dolore era forte e così il giorno dopo, con il mignolo un po gonfio e un livido grosso sopra al piede (probabilmente ho urtato con tutto il piede), sono andata al PS

La radiografia ha evidenziato una fratturina a dir dell'ortopedico. Mi ha detto che in 30 giorni passa e che devo tenerlo fasciato con il quarto dito, cambiando la fasciatura ogni volta che si bagna. Quando ho chiesto se potevo camminare mi ha lasciato intuire di sì

Un chirurgo amico di famiglia mi ha detto che potevo poggiare la pianta del piede a terra e camminare poiché l'osso del mignolo è così piccolo che non sempre consolida al 100% e comunque camminare non compromette la guarigione.
Ovviamente ho iniziato a camminare dopo una settimana e sto utilizzando scarpe ampie avanti e non carico completamente sul mignolo. Ciò mi porta anche tensione al polpaccio che massaggio in continuazione per evitare crampi. Soprattutto la notte sento questo fastidio con formicolio.

A distanza di 12 giorni è ritornato un fastidio come se il dito pulsasse.

Non avendo avuto indicazioni di riposo, scarpa, modo di camminare o eparina, ho preso un appuntamento con un ortopedico ma nel frattempo, sono spaventata dalla possibilità di un trombo a causa della cattiva deambulazione o a causa della frattura stessa. Questa paura si è resa forte quando i primi giorni non camminando la pianta era violacea e dovevo massaggiare la zona per farla diventare bianca. Così ho deciso di camminare pensando che il male minore potesse essere questo, piuttosto del trombo.
Cammino poggiando la pianta ma caricando sul piede interno insomma e comunque vado piano e non faccio sforzi particolari.

Tutti mi dicono che faccio un dramma per una frattura, però ho letto in passato di due casi simili e sono spaventata nonostante i miei 30 anni, del discorso trombi.
Grazie per l'attenzione, in ogni modo.

Cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe Internullo Ortopedico, Chirurgo della mano 780 25
TRATTAMENTO MEDICO ORTOPEDICO IDONEO. ENTRAMBI I COLLEGHI LE HANNO DATO DEI SUGGERIMENTI UTILI E CONSONI............MA NON DEVE ESAGERARE A STARE IN PIEDI E CAMMINARE.
IO SUGGERISCO E RICORDO SEMPRE A CHI HA UN PROBLEMA ANALOGO AL SUO CHE POTRANNO CONSIDERARSI GUARITI QUANDO RIUSCIRANNO A METTERE LA SCARPA CHIUSA SENZA DOLORI. ABBIA PAZIENZA...PASSERA' DIA SOLO TEMPO AL TEMPO.

Dr. Giuseppe  INTERNULLO
www.chirurgiadellamanocatania.com

[#2]
Utente
Utente
Dottore anzitutto grazie per l'attenzione e la risposta così celere.

Io non accuso dolore in effetti ma cammino comunque con prudenza perché ho paura di compromettere la guarigione. Mi muovo a piccoli passi e accompagnata con auto o bus.

La mia paura più grande come dicevo, sono questi problemi circolatori alla pianta del piede che passano massaggiando la zona certo, ma temo problemi più grandi come un trombo.

Camminando male, ho dolore anche al polpaccio e subito ho temuto il peggio. So che le fratture possono portare trombi anche solo perché esistono, non solo per il riposo. L'ortopedico prima di fine mese non ha disponibilità e nel frattempo sono spaventata da questa cosa. La notte oltre a questo dolore inizio a soffrire di formicolio alla gamba in questione, formicolio che spesso parte dal piede.