Rottura tendine distale bicipite: tempi di intervento e sospetta debolezza tendinea
Buongiorno a tutti,
ho 52 anni compiuti da poco e cinque giorni fa ho subito la rottura del tendine distale del bicipite sinistro per trauma (sostenevo un peso in posizione di supinazione del palmo della mano con entrambe le braccia estese). La diagnosi è conseguente alla visita di due ortopedici e in giornata eseguirò la risonanza magnetica per avere l'esatto quadro.
L'ortopedico che mi dovrebbe operare mi visiterà mercoledì e mi rassicurava sul fatto che anche se saranno passati sette giorni dalla rottura, un intervento effettuato nelle due-tre settimane dalla rottura non ha minori probabilità di successo, soprattutto se la rottura ha determinato sfrangiatura del tendine.
Vorrei capire da voi se nella vostra esperienza tali tempi sono compatibili con la mia situazione.
Vorrei anche chiedervi un consulto su quale azioni di prevenzioni posso mettere in atto perchè già nel 2017 ho subito la rottura del tendine d'Achille sempre lato sx e temo di avere una debolezza tendinea.
Preciso che
i tendini rotti non mi hanno mai dato segnali pregressi di infiammazione o di lesioni
non ho mai fatto cure cortisoniche,
uso raramente antibiotici ma ho dovuto assumere due scatole di levoflaxacina nel 2013 per curare una bronco polmonite senza avere sintomi di fastidi ai tendini,
faccio con regolarità attività sportiva con gli attrezzi della palestra due-tre volte la settimana ma non ho mai avuto obiettivi di aumento di massa per cui i carichi utilizzati sono costanti nel tempo da almeno dieci anni,
la risonanza magnetica effettuata nel 2017 al tendine di Achille destro controlaterale ha mostrato un lieve ingrossamento senza evidenziare lesioni o disomogeneità e il tendine sinistro dopo l'operazione non mi ha più dato problemi e mi ha consentito di recuperare quasi completamente il normale utilizzo (tranne nelle attività che generano torsioni che sono state la causa della rottura).
grazie in anticipo
ho 52 anni compiuti da poco e cinque giorni fa ho subito la rottura del tendine distale del bicipite sinistro per trauma (sostenevo un peso in posizione di supinazione del palmo della mano con entrambe le braccia estese). La diagnosi è conseguente alla visita di due ortopedici e in giornata eseguirò la risonanza magnetica per avere l'esatto quadro.
L'ortopedico che mi dovrebbe operare mi visiterà mercoledì e mi rassicurava sul fatto che anche se saranno passati sette giorni dalla rottura, un intervento effettuato nelle due-tre settimane dalla rottura non ha minori probabilità di successo, soprattutto se la rottura ha determinato sfrangiatura del tendine.
Vorrei capire da voi se nella vostra esperienza tali tempi sono compatibili con la mia situazione.
Vorrei anche chiedervi un consulto su quale azioni di prevenzioni posso mettere in atto perchè già nel 2017 ho subito la rottura del tendine d'Achille sempre lato sx e temo di avere una debolezza tendinea.
Preciso che
i tendini rotti non mi hanno mai dato segnali pregressi di infiammazione o di lesioni
non ho mai fatto cure cortisoniche,
uso raramente antibiotici ma ho dovuto assumere due scatole di levoflaxacina nel 2013 per curare una bronco polmonite senza avere sintomi di fastidi ai tendini,
faccio con regolarità attività sportiva con gli attrezzi della palestra due-tre volte la settimana ma non ho mai avuto obiettivi di aumento di massa per cui i carichi utilizzati sono costanti nel tempo da almeno dieci anni,
la risonanza magnetica effettuata nel 2017 al tendine di Achille destro controlaterale ha mostrato un lieve ingrossamento senza evidenziare lesioni o disomogeneità e il tendine sinistro dopo l'operazione non mi ha più dato problemi e mi ha consentito di recuperare quasi completamente il normale utilizzo (tranne nelle attività che generano torsioni che sono state la causa della rottura).
grazie in anticipo
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In questi casi la ricostruzione tendinea sarà più efficace nella misura in cui si interviene precocemente. Si può reinserire il tendine distaccato sulla porzione prossimale del radio (sede anatomica) o sull'inserzione distale anteriore del brachiale. In questa seconda ipotesi la procedura risulta sicuramente più agevole e meno complessa per il chirurgo.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr. Vinicio Perrone,
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
www.vinicioperrone.com
Roma, Lecce, Sava, Mesagne, Manduria,
cel 347 0028688
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.3k visite dal 21/10/2019.
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