Lesione osteocondrale in corrispondenza della testa femorale
buongiorno a tutti,
ho 42 anni e lo scorso febbraio a seguito di una caduta mi sono rotto il collo femorale si trattava di frattura completa e scomposta, "sistemata" il giorno seguente con inserimento di una placca dhs. Intervento tutto ok, per i primi 30 giorni due stamapelle carico 10 kg, poi per 45 gg carico 40 kg poi nei successivi 45 giorni dovevo pian piano togliere una stampella e poi anche l'altra per tornare a fare la vita regolare. tutto ok se non fosse che dopo poco che ho tolto la seconda stampella ho incominciato a sentire dolore all'inguine e al gluteo, se cammino poi il dolore è davvero molto forte. Il dottore mi ha detto di rimettere la stampella (ma se carico anche di poco la gamba poi tornano subito i soliti dolori) e fare rmn. poiché dalla RMN non erano sicuri mi hanno detto di fare una tac e questo è il risultato.
confermata presenza di una lesione osteocondrale in corrispondenza della testa femorale con orletto sclerotico e diametro laterolaterale di circa 23 mm ed estensione antero-posteriore di circa 23 mm in quadro di AVN di grado 2 sec Ficat e Arlet. Utile controllo evolutivo e valutazione ortopedica. l'articolazione coxofemorale controlaterale presenta regolari rapporti articoalri in presenza di lieve riduzione della rima articolare in corrispondenza delle regioni di carico, bump ossio al passaggio cervico cefalico. lieve artrosi la sinfisi pubica. simmetriche le sincodrosi sacroiliache. Asimmetrica rappresentazione delle masse muscolari in presenza di ipotrofia a carico dei muscoli della coscia sinistra.
Purtroppo ora sono in vacanza e quindi non riesco a fare la vistia prima di settembre, quelcuno mi può essere di aiuto per capire quali potrebbero essere i prossimi passi e se rischio una protesi dell'anca?
Vi ringrazio e e un saluto a tutti.
ho 42 anni e lo scorso febbraio a seguito di una caduta mi sono rotto il collo femorale si trattava di frattura completa e scomposta, "sistemata" il giorno seguente con inserimento di una placca dhs. Intervento tutto ok, per i primi 30 giorni due stamapelle carico 10 kg, poi per 45 gg carico 40 kg poi nei successivi 45 giorni dovevo pian piano togliere una stampella e poi anche l'altra per tornare a fare la vita regolare. tutto ok se non fosse che dopo poco che ho tolto la seconda stampella ho incominciato a sentire dolore all'inguine e al gluteo, se cammino poi il dolore è davvero molto forte. Il dottore mi ha detto di rimettere la stampella (ma se carico anche di poco la gamba poi tornano subito i soliti dolori) e fare rmn. poiché dalla RMN non erano sicuri mi hanno detto di fare una tac e questo è il risultato.
confermata presenza di una lesione osteocondrale in corrispondenza della testa femorale con orletto sclerotico e diametro laterolaterale di circa 23 mm ed estensione antero-posteriore di circa 23 mm in quadro di AVN di grado 2 sec Ficat e Arlet. Utile controllo evolutivo e valutazione ortopedica. l'articolazione coxofemorale controlaterale presenta regolari rapporti articoalri in presenza di lieve riduzione della rima articolare in corrispondenza delle regioni di carico, bump ossio al passaggio cervico cefalico. lieve artrosi la sinfisi pubica. simmetriche le sincodrosi sacroiliache. Asimmetrica rappresentazione delle masse muscolari in presenza di ipotrofia a carico dei muscoli della coscia sinistra.
Purtroppo ora sono in vacanza e quindi non riesco a fare la vistia prima di settembre, quelcuno mi può essere di aiuto per capire quali potrebbero essere i prossimi passi e se rischio una protesi dell'anca?
Vi ringrazio e e un saluto a tutti.
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Caro utente,
purtroppo la situazione è abbastanza delicata, e dare informazioni dettagliate sul Suo caso specifico solo leggendo il referto sarebbe un po' "tirare a caso".
Tuttavia quello che Le posso dire è che, in generale, il rischio teorico di arrivare addirittura ad una protesi d'anca c'è.
DIciamo che il riscontro della RMN non arriva in un buon momento. L'ideale sarebbe mostrare subito la risonanza ad un ortopedico, in quanto potrebbero essere necessari provvedimenti urgenti, tra cui terapie farmacologiche e/o fisiche, ed eventualmente l'adozione di stampelle in carico sfiorante.
Tali provvedimenti sono volti al ridurre il rischio che la sofferenza della testa femorale diventi una vera e propria necrosi, fenomeno ahimè irreversibile.
Alcune necrosi rimangono stabili per anni, ma nella maggior parte dei casi non è così e si rivela necessario un intervento di protesi.
Ma adesso non bisogna pensare a questo! Nella malaugurata evenienza di una necrosi, avrà tutto il tempo per pianificare con calma ed attenzione la protesi, affidandosi ad un centro specializzato, cosa di fondamentale importanza per la Sua giovane età.
Ma fino a quel momento, è inutile pensare alla protesi. Ora la priorità è capire se è possibile salvare l'anca.
Io non ho idea di dove Lei si trovi in vacanza, ma Le suggerisco fortemente di rivolgersi ad un ortopedico con sollecitudine.
Cordiali saluti
purtroppo la situazione è abbastanza delicata, e dare informazioni dettagliate sul Suo caso specifico solo leggendo il referto sarebbe un po' "tirare a caso".
Tuttavia quello che Le posso dire è che, in generale, il rischio teorico di arrivare addirittura ad una protesi d'anca c'è.
DIciamo che il riscontro della RMN non arriva in un buon momento. L'ideale sarebbe mostrare subito la risonanza ad un ortopedico, in quanto potrebbero essere necessari provvedimenti urgenti, tra cui terapie farmacologiche e/o fisiche, ed eventualmente l'adozione di stampelle in carico sfiorante.
Tali provvedimenti sono volti al ridurre il rischio che la sofferenza della testa femorale diventi una vera e propria necrosi, fenomeno ahimè irreversibile.
Alcune necrosi rimangono stabili per anni, ma nella maggior parte dei casi non è così e si rivela necessario un intervento di protesi.
Ma adesso non bisogna pensare a questo! Nella malaugurata evenienza di una necrosi, avrà tutto il tempo per pianificare con calma ed attenzione la protesi, affidandosi ad un centro specializzato, cosa di fondamentale importanza per la Sua giovane età.
Ma fino a quel momento, è inutile pensare alla protesi. Ora la priorità è capire se è possibile salvare l'anca.
Io non ho idea di dove Lei si trovi in vacanza, ma Le suggerisco fortemente di rivolgersi ad un ortopedico con sollecitudine.
Cordiali saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 26/07/2019.
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