Parere su referti
Buonasera
Scrivo io che sono iscritto a MEDICITALIA per un parere per un mio nipote di 29 anni e
da un po' di tempo accusava dolori al bacino e il curante gi ha consigliato di fare degli accertamenti che riporto:
RX BACINO:
Accentuati segni di coaxrtrosi con deformazione della testa femorale. Sclerosi ossea subcondriale e formazioni geodiche del tetto acebolare sporgenti. Riduzione di ampiezza dell'interlinea articolare a sinistra. Sclerosi a livello delle sincodrosi iliache bilateralmente.
Visita Otopedica:
Coaxalgia bilaterale maggiore a sn. in pz. che ha pratica pallamano da circa 15 anni porta in visione RX BACINO: Quadro di FAI di tipo misto (prevalente CAM) con segni artrosici già evidenti ma ancora discreto mantenimento dello spazio articolare.
EOL Anca sx: Flessione >120 Rotazione esterna >40 Rotazione interna 10. Estensione 10. Abdozione >50 Test dell IMP ANT +. Test dell IMP POST -. C SIGN +. FABER Test e FADIER Test -.
Consiglio:
Necessita integrazione diagnosticata con esame ARTRO-RMN (MDC INTR-ARTICOLARE) per valutare lo stato del labbro acetibolare e della superfice condrale.
Mantenere la mobilità articolare ed eseguire esercizi di trazionamento Coxo-Femorale
Mantenere il tono muscolare con attività fuori carico (evitare attività di corsa e salto).
PZ. Informato circa la possibilità di indicazione ad intervento di Artoscropia dell' anca sx.
L' Ortopedico dice che la RX era stata refertata male.
Volevo chiedere gentilmente un vs. parere in merito al quadro clinico.
Grazie
Scrivo io che sono iscritto a MEDICITALIA per un parere per un mio nipote di 29 anni e
da un po' di tempo accusava dolori al bacino e il curante gi ha consigliato di fare degli accertamenti che riporto:
RX BACINO:
Accentuati segni di coaxrtrosi con deformazione della testa femorale. Sclerosi ossea subcondriale e formazioni geodiche del tetto acebolare sporgenti. Riduzione di ampiezza dell'interlinea articolare a sinistra. Sclerosi a livello delle sincodrosi iliache bilateralmente.
Visita Otopedica:
Coaxalgia bilaterale maggiore a sn. in pz. che ha pratica pallamano da circa 15 anni porta in visione RX BACINO: Quadro di FAI di tipo misto (prevalente CAM) con segni artrosici già evidenti ma ancora discreto mantenimento dello spazio articolare.
EOL Anca sx: Flessione >120 Rotazione esterna >40 Rotazione interna 10. Estensione 10. Abdozione >50 Test dell IMP ANT +. Test dell IMP POST -. C SIGN +. FABER Test e FADIER Test -.
Consiglio:
Necessita integrazione diagnosticata con esame ARTRO-RMN (MDC INTR-ARTICOLARE) per valutare lo stato del labbro acetibolare e della superfice condrale.
Mantenere la mobilità articolare ed eseguire esercizi di trazionamento Coxo-Femorale
Mantenere il tono muscolare con attività fuori carico (evitare attività di corsa e salto).
PZ. Informato circa la possibilità di indicazione ad intervento di Artoscropia dell' anca sx.
L' Ortopedico dice che la RX era stata refertata male.
Volevo chiedere gentilmente un vs. parere in merito al quadro clinico.
Grazie
[#1]
Caro utente,
il "quadro clinico" non è valutabile in quanto per definizione "la clinica" è quella che il medico apprezza osservando e visitando il paziente. Fatta la doverosa precisazione, spero tuttavia di poterLe essere utile.
Alcune attività sportive possono accelerare, in soggetti predisposti (affetti da FAI) la degenerazione articolare.
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/622-conflitto-femoro-acetabolare-femuro-acetabular-impingement-fai.html
Data la giovane età del paziente lo studio dell'articolazione con una RMN con contrasto endoarticolare è doveroso. Possibilmente l'ideale sarebbe l'artro-RMN radiale:
https://www.medicitalia.it/blog/ortopedia/1428-la-nuova-risonanza-che-vede-l-anca.html
Leggo che il paziente è stato informato della possibilità di un intervento in artroscopia: ma che genere di intervento? L'artroscopia non è un intervento in sé, bensì una tecnica mini invasiva con la quale si possono effettuare diversi interventi chirurgici.
Il mio suggerimento è di affidarsi ad un centro iperspecializzato nella patologia dell'anca. Il radiologo alla RX menziona la presenza di geodi subcondrali, che di solito sono un "brutto segno", cioè un fattore prognostico negativo in caso di artroscopia. Non voglio e non posso emettere giudizi senza valutare direttamente le cose, ma il quadro complessivo di un paziente candidato ad artroscopia che presenta già grossolane alterazioni subcondrali andrebbe a mio avviso valutato MOLTO attentamente prima di operare.
E' purtroppo possibile che negli anni a venire Suo nipote debba ricorrere ad una protesi. Per fortuna oggigiorno esistono metodiche affidabili ed adatte anche a pazienti giovani:
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/1-la-protesi-dell-anca-nel-paziente-giovane.html
L'eventuale ricorso ad un intervento in artroscopia, oltre a ridurre la sintomatologia, dovrebbe essere improntato al tentativo di "allontanare" la protesi il più possibile. Tuttavia è fondamentale che la valutazione della corretta indicazione sia effettuata da occhi esperti, in quanto un'indicazione artroscopica sbagliata potrebbe non dare i risultati sperati o addirittura peggiorare le cose.
Cordiali saluti
il "quadro clinico" non è valutabile in quanto per definizione "la clinica" è quella che il medico apprezza osservando e visitando il paziente. Fatta la doverosa precisazione, spero tuttavia di poterLe essere utile.
Alcune attività sportive possono accelerare, in soggetti predisposti (affetti da FAI) la degenerazione articolare.
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/622-conflitto-femoro-acetabolare-femuro-acetabular-impingement-fai.html
Data la giovane età del paziente lo studio dell'articolazione con una RMN con contrasto endoarticolare è doveroso. Possibilmente l'ideale sarebbe l'artro-RMN radiale:
https://www.medicitalia.it/blog/ortopedia/1428-la-nuova-risonanza-che-vede-l-anca.html
Leggo che il paziente è stato informato della possibilità di un intervento in artroscopia: ma che genere di intervento? L'artroscopia non è un intervento in sé, bensì una tecnica mini invasiva con la quale si possono effettuare diversi interventi chirurgici.
Il mio suggerimento è di affidarsi ad un centro iperspecializzato nella patologia dell'anca. Il radiologo alla RX menziona la presenza di geodi subcondrali, che di solito sono un "brutto segno", cioè un fattore prognostico negativo in caso di artroscopia. Non voglio e non posso emettere giudizi senza valutare direttamente le cose, ma il quadro complessivo di un paziente candidato ad artroscopia che presenta già grossolane alterazioni subcondrali andrebbe a mio avviso valutato MOLTO attentamente prima di operare.
E' purtroppo possibile che negli anni a venire Suo nipote debba ricorrere ad una protesi. Per fortuna oggigiorno esistono metodiche affidabili ed adatte anche a pazienti giovani:
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/1-la-protesi-dell-anca-nel-paziente-giovane.html
L'eventuale ricorso ad un intervento in artroscopia, oltre a ridurre la sintomatologia, dovrebbe essere improntato al tentativo di "allontanare" la protesi il più possibile. Tuttavia è fondamentale che la valutazione della corretta indicazione sia effettuata da occhi esperti, in quanto un'indicazione artroscopica sbagliata potrebbe non dare i risultati sperati o addirittura peggiorare le cose.
Cordiali saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
[#3]
Utente
Buongiorno Dottore,
Approfitto della sua competenza per alcune domande (riferite al quesito di cui sopra )sempre per mio nipote.
In considerazione che i dolori aumentano volevo chiederle se secondo Lei è il caso di prendere in considerazione l'intervento di protesi.
In questo malaugurato caso la eventuale protesi ogni quanti anni va sostituita?
Il ritorno a fare sport con i tempi dovuti è più possibile?
Grazie mille per l'attenzione che potrà dedicarmi.
Approfitto della sua competenza per alcune domande (riferite al quesito di cui sopra )sempre per mio nipote.
In considerazione che i dolori aumentano volevo chiederle se secondo Lei è il caso di prendere in considerazione l'intervento di protesi.
In questo malaugurato caso la eventuale protesi ogni quanti anni va sostituita?
Il ritorno a fare sport con i tempi dovuti è più possibile?
Grazie mille per l'attenzione che potrà dedicarmi.
[#4]
Utente
Per il Dott. Caldarella.
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Buongiorno Dottore,
Approfitto della sua competenza per alcune domande (riferite al quesito di cui sopra )sempre per mio nipote.
In considerazione che i dolori aumentano volevo chiederle se secondo Lei è il caso di prendere in considerazione l'intervento di protesi.
In questo malaugurato caso la eventuale protesi ogni quanti anni va sostituita?
Il ritorno a fare sport con i tempi dovuti è più possibile?
Grazie mille per l'attenzione che potrà dedicarmi.
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Buongiorno Dottore,
Approfitto della sua competenza per alcune domande (riferite al quesito di cui sopra )sempre per mio nipote.
In considerazione che i dolori aumentano volevo chiederle se secondo Lei è il caso di prendere in considerazione l'intervento di protesi.
In questo malaugurato caso la eventuale protesi ogni quanti anni va sostituita?
Il ritorno a fare sport con i tempi dovuti è più possibile?
Grazie mille per l'attenzione che potrà dedicarmi.
[#5]
Caro utente,
per poter dare un'indicazione chirurgica ovviamente è necessario studiare attentamente la documentazione e visitare il paziente. Dato che il collega ha prescritto la risonanza io mi baserei anche sulle risultanze di quell'esame che può dare indicazioni importanti anche per capire se sia indicata un'artroscopia o una protesi.
Per quanto riguarda la protesi non esiste una "data di scadenza". Dipende molto dalla "manutenzione" che il paziente ne fa. Facendo scrupolosamente tutti i controlli è probabile che la protesi possa durare tutta la vita (magari con necessità di uno o due piccoli interventi di sostituzione delle parti sottoposte ad usura). Una protesi "trascurata" nei controlli ma sottoposta a normale usura potrebbe fallire e quindi dover essere sostituita, ma dire se accadrà tra 20, 30 o 40 anni è praticamente impossibile.
Il ritorno allo sport è possibile quasi per ogni attività sportiva, con le dovute cautele. In ogni caso troverà risposte molto più dettagliate a queste e ad altre domande leggendo gli articoli che Le ho mandato nella risposta precedente.
Cordiali saluti
per poter dare un'indicazione chirurgica ovviamente è necessario studiare attentamente la documentazione e visitare il paziente. Dato che il collega ha prescritto la risonanza io mi baserei anche sulle risultanze di quell'esame che può dare indicazioni importanti anche per capire se sia indicata un'artroscopia o una protesi.
Per quanto riguarda la protesi non esiste una "data di scadenza". Dipende molto dalla "manutenzione" che il paziente ne fa. Facendo scrupolosamente tutti i controlli è probabile che la protesi possa durare tutta la vita (magari con necessità di uno o due piccoli interventi di sostituzione delle parti sottoposte ad usura). Una protesi "trascurata" nei controlli ma sottoposta a normale usura potrebbe fallire e quindi dover essere sostituita, ma dire se accadrà tra 20, 30 o 40 anni è praticamente impossibile.
Il ritorno allo sport è possibile quasi per ogni attività sportiva, con le dovute cautele. In ogni caso troverà risposte molto più dettagliate a queste e ad altre domande leggendo gli articoli che Le ho mandato nella risposta precedente.
Cordiali saluti
[#7]
Utente
Buonasera Dottore
La disturbo ancora per un suo prezioso parere sempre inerente all'argomento:
Ieri il ragazzo ha voluto sentire un secondo pare da uno specialista Ortopedico di cui riporto sotto:
Coxalgia sinistra ingravescente da circa un anno.
Manovre d' anca positive.
Rx bacino: Coxartrosi sinistra.
Si consiglia intervento di sostituzione protesica di rivestimento anca sinistra.
Si consiglia eseguire test allergici per meralli.
Può cortesemente dare un suo ulteriore competente parere.
Grazie mille per una eventuale risposta.
La disturbo ancora per un suo prezioso parere sempre inerente all'argomento:
Ieri il ragazzo ha voluto sentire un secondo pare da uno specialista Ortopedico di cui riporto sotto:
Coxalgia sinistra ingravescente da circa un anno.
Manovre d' anca positive.
Rx bacino: Coxartrosi sinistra.
Si consiglia intervento di sostituzione protesica di rivestimento anca sinistra.
Si consiglia eseguire test allergici per meralli.
Può cortesemente dare un suo ulteriore competente parere.
Grazie mille per una eventuale risposta.
[#8]
Caro utente,
purtroppo non riesco, senza valutare il caso, a entrare nel merito. Tuttavia posso darLe dei consigli generali di buon senso: per prima cosa ci troviamo di fronte ad una divergenza di opinioni tra due distinti professionisti che propongono due trattamenti diversi. Sia l'artroscopia che la protesi possono essere dannose se l'indicazione non è corretta. Pertanto in questo caso mi sentirei di suggerire un terzo consulto. Attenzione: non sono un amante del "doctor shopping" (vedasi https://www.medicitalia.it/news/medicina-generale/4760-andare-dal-dottore-e-come-un-appuntamento-galante-il-fenomeno-del-doctor-shopping.html ), tuttavia se vi sono due pareri discordanti e non si sa a quale dare retta è necessario un terzo parere che funga da "ago della bilancia".
Ciononostante non bisogna rischiare di predere tempo e di confondersi le idee ancora di più: 29 anni sono davvero pochi per una protesi, e se si deve decidere in senso protesico è FONDAMENTALE che chi si assume tale responsabilità abbia una dimestichezza con la chirurgia protesica che vada al di là della normale competenza dell'ortopedico generico. Un paziente così giovane SE LO MERITA.
Pertanto rinnovo il mio suggerimento di rivolgersi ad uno specialista che si occupi specificamente di chiriurgia dell'anca, possibilmente che conosca sia la patologia di interesse artroscopico che quella di interesse protesico, in maniera che possa offrire a Suo nipote un parere il più articolato possibile e delle cure di prim'ordine ed al passo con i tempi.
Cordiali saluti
purtroppo non riesco, senza valutare il caso, a entrare nel merito. Tuttavia posso darLe dei consigli generali di buon senso: per prima cosa ci troviamo di fronte ad una divergenza di opinioni tra due distinti professionisti che propongono due trattamenti diversi. Sia l'artroscopia che la protesi possono essere dannose se l'indicazione non è corretta. Pertanto in questo caso mi sentirei di suggerire un terzo consulto. Attenzione: non sono un amante del "doctor shopping" (vedasi https://www.medicitalia.it/news/medicina-generale/4760-andare-dal-dottore-e-come-un-appuntamento-galante-il-fenomeno-del-doctor-shopping.html ), tuttavia se vi sono due pareri discordanti e non si sa a quale dare retta è necessario un terzo parere che funga da "ago della bilancia".
Ciononostante non bisogna rischiare di predere tempo e di confondersi le idee ancora di più: 29 anni sono davvero pochi per una protesi, e se si deve decidere in senso protesico è FONDAMENTALE che chi si assume tale responsabilità abbia una dimestichezza con la chirurgia protesica che vada al di là della normale competenza dell'ortopedico generico. Un paziente così giovane SE LO MERITA.
Pertanto rinnovo il mio suggerimento di rivolgersi ad uno specialista che si occupi specificamente di chiriurgia dell'anca, possibilmente che conosca sia la patologia di interesse artroscopico che quella di interesse protesico, in maniera che possa offrire a Suo nipote un parere il più articolato possibile e delle cure di prim'ordine ed al passo con i tempi.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 5.8k visite dal 08/07/2019.
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