Referto RMN rachide-cervicale
Buongiorno, da mesi soffro di parestesie al 4 e 5 dito della mano sinistra, con minor frequenza e intensità anche alla destra. Dopo una prima visita ortopedica mi sono state prescritte un'elettromiografia, che ha rivelato una "sofferenza del nervo ulnare nel suo passaggio attraverso la doccia epitrocleo-oleocranica", rx ad entrambi i gomiti che non hanno rivelato nulla di significativo, la risonanza in oggetto che copincollo di seguito:
"ndagine di qualità scadente per la presenza di artefatti da movimento. Con tali premesse il rachide cervicale presenta rettilineizzazione della fisiologica lordosiin presenza di aspetti di condrosi alle limitanti disco-somatiche contrapposte al passaggio C6-C7 con discreto quadro di spondiloartrosi somatica interfaccettale. I dischi risultano ridotti di spessore con perdita di segnale per fenomeni degenerativi. Lo studio particolare dei passaggi intersomatici nel tratto compreso tra C4 e C7 evidenzia quadro di protrusione discale multimetamerica con modesta osteofitosi di accompagnamento che è responsabile di impronta mediana sul sacco durale e iniziale impegno foraminale bilaterale configurando situazione di possibile conflitto disco-radicolare a più livelli. Lo speco vertebrale mantiene diametri ai limiti di norma. Non sono apprezzabili significative alterazioni di segnale a carico del midollo cervicale compatibilmente alla presenza degli artefatti"
Ho già richiesto al curante una nuova visita specialistica ortopedica, nel frattempo vi sarei grato voleste "tradurmi" il referto della RMN. Di che si parla, di ernie cervicali o cosa? Vorrei capire se e quanto seria appaia la situazione in base al referto.
Grazie mille,
Gabriele
"ndagine di qualità scadente per la presenza di artefatti da movimento. Con tali premesse il rachide cervicale presenta rettilineizzazione della fisiologica lordosiin presenza di aspetti di condrosi alle limitanti disco-somatiche contrapposte al passaggio C6-C7 con discreto quadro di spondiloartrosi somatica interfaccettale. I dischi risultano ridotti di spessore con perdita di segnale per fenomeni degenerativi. Lo studio particolare dei passaggi intersomatici nel tratto compreso tra C4 e C7 evidenzia quadro di protrusione discale multimetamerica con modesta osteofitosi di accompagnamento che è responsabile di impronta mediana sul sacco durale e iniziale impegno foraminale bilaterale configurando situazione di possibile conflitto disco-radicolare a più livelli. Lo speco vertebrale mantiene diametri ai limiti di norma. Non sono apprezzabili significative alterazioni di segnale a carico del midollo cervicale compatibilmente alla presenza degli artefatti"
Ho già richiesto al curante una nuova visita specialistica ortopedica, nel frattempo vi sarei grato voleste "tradurmi" il referto della RMN. Di che si parla, di ernie cervicali o cosa? Vorrei capire se e quanto seria appaia la situazione in base al referto.
Grazie mille,
Gabriele
[#2]
Utente
Buongiorno Dott. Santoro, grazie mille! Proprio la "traduzione" che cercavo!
Immagino che, riguardo a quanto seria appaia la situazione, non si possa esprimere.
Però mi piacerebbe sapere se per trattare questo tipo di problemi si ricorre, generalmente, con maggior frequenza, a farmaci, infiltrazioni, correzioni delle abitudini posturali, esercizi, manipolazioni... o se anche un intervento chirurgico non sia da escludere
Grazie ancora,
Gabriele
Immagino che, riguardo a quanto seria appaia la situazione, non si possa esprimere.
Però mi piacerebbe sapere se per trattare questo tipo di problemi si ricorre, generalmente, con maggior frequenza, a farmaci, infiltrazioni, correzioni delle abitudini posturali, esercizi, manipolazioni... o se anche un intervento chirurgico non sia da escludere
Grazie ancora,
Gabriele
[#4]
Egr. Signore,
mi permetto di intervenire per rispondere alla Sua richiesta di chiarimenti sul referto di RM, per i quali il collega ortopedico è stato molto evasivo.
Il referto descrive un quadro di discoartrosi cervicale che, allo stato attuale e per quanto Lei informa della Sua sintomatologia, non necessita di alcun trattamento chirurgico.
E' più verosimile che la sofferenza del nervo ulnare necessiti dell'intervento, dopo però un periodo di terapia farmacologica.
Tenga comunque presente che quanto viene espresso in questi consulti è molto limitativo perché per indicare una diagnosi e la conseguente terapia è essenziale la visita del paziente.
Con cordialità
mi permetto di intervenire per rispondere alla Sua richiesta di chiarimenti sul referto di RM, per i quali il collega ortopedico è stato molto evasivo.
Il referto descrive un quadro di discoartrosi cervicale che, allo stato attuale e per quanto Lei informa della Sua sintomatologia, non necessita di alcun trattamento chirurgico.
E' più verosimile che la sofferenza del nervo ulnare necessiti dell'intervento, dopo però un periodo di terapia farmacologica.
Tenga comunque presente che quanto viene espresso in questi consulti è molto limitativo perché per indicare una diagnosi e la conseguente terapia è essenziale la visita del paziente.
Con cordialità
[#5]
Utente
Grazie a entrambi!
Ho ripetuto l'RMN cervicale, che mi pare presenti un quadro un po' peggiore. Ho effettuato una RMN al gomito sx, ho visto due ortopedici e sono in lista d'attesa per l'intervento al gomito sx per liberare/trasporre l'ulnare. Nessuna variazione importante dei sintomi: perdita di sensibilità al 5 dito sx, meno pronunciata al 4 dito sx, raramente anche alla mano destra. Nessun dolore: collo, schiena, spalla, braccio, gomito, mano, niente... nemmeno formicolii... solo perdita di sensibilità tattile e, di conseguenza, la presa con la mano sinistra (sono destrimano) mi sembra leggermente meno sicura che in passato.
L'11 giugno però vedrò un neurochirurgo, perché l'ortopedico che dovrebbe operarmi al gomito vuole escludere che il mio problema abbia origine prevalentemente cervicale e tale da sconsigliare l'intervento al gomito.
Avrei alcune domande:
1) l'ortopedico mi ha prospettato chirurgia aperta per liberare l'ulnare al gomito, e detto che l'opportunità di eventuale, addizionale, trasposizione del nervo, la valuterebbe a intervento in corso. Non c'è modo di valutarlo prima, e se si come? La chirurgia artroscopica è un'opzione, qualora lo fosse che vantaggi/svantaggi avrebbe? Ad esempio, si può trasporre anche in artroscopia?
2) si prospetta un "conflitto" ortopedico/neurologo, col primo che suggerisce intervento al gomito ma lascia al secondo la valutazione in base alla condizione cervicale. Per questo motivo condivido il referto della nuova, a quanto pare meno mossa RMN cervicale, gradito qualsiasi parere: "tratto cervicale con modesta rettilineizzazione della fisiologica lordosi espressione di limitazione funzionale su base antalgica. Aspetti di condrosi alle limitanti disco-somatiche contrapposte al passaggio C6-C7. Presenza di avanzato quadro di spondiloartrosi interessa i passaggi compresi tra C4 e C7 caratterizzata da svasatura osteofitosica margino-somatica con dischi ridotti di spessore e di intensità di segnale per gravi fenomeni degenerativi. Al passaggio C4-C5 si apprezza protusione disco osteofitosica posteriore mediana-paramediana sinistra che impronta il nastro midollare e impegna il forame laterale di sinistra con possibile conflitto con la radice emergente. Al passaggio C5-C6 e C6-C7 si apprezza protusione disco osteofitica posteriore mediana-paramediana che impronta con ampia base di appoggio il sacco durale e impegna i formali laterali configurando ad entrambi i livelli quadro di conflitto disco-radicolare bilaterale. Ai restanti passaggi intersomatici del tratto cervicale non sono riconoscibili significative immagini da riferire ad ernie o procidenza dei dischi. Speco vertebrale presenta diametri tendenzialmente ridotti nel tratto compreso tra C4 e C7 con aspetto di obliterazione della colonna liquorale. Regolare lo spessore e l'intensità di segnale del midollo cervicale.
3) avrebbe senso secondo voi riprovare la terapia farmacologica (trofigard prescritto per 2 mesi lo scorso autunno a ridosso della comparsa dei sintomi, in associazione ad antinfiammatorio per la prima settimana, l'ho interrotto dopo un mese in assenza di miglioramenti) per il mese/mese e mezzo che mi separa dall'ipotetico intervento al gomito?
Grazie ancora!
[integrazione] Riporto anche il referto RMN al gomito sx: "l'indagine documenta diffusa alterazione del nervo ulnare il quale mostra sfumata iperintensità di segnale nelle sequenze T2 dipendenti compatibile con alterazione di tipo flogistico-irritativo. Appare inoltre discretamente ispessito a livello del passaggio nel tunnel cubitale (circa 8mm). Non significative alterazioni delle principali strutture tendinee e ligamentose del gomito. Non edema osseo. I reperti sono compatibili con impigment del nervo ulnare a livello del passaggio nel tunnel cubitale".
Ho ripetuto l'RMN cervicale, che mi pare presenti un quadro un po' peggiore. Ho effettuato una RMN al gomito sx, ho visto due ortopedici e sono in lista d'attesa per l'intervento al gomito sx per liberare/trasporre l'ulnare. Nessuna variazione importante dei sintomi: perdita di sensibilità al 5 dito sx, meno pronunciata al 4 dito sx, raramente anche alla mano destra. Nessun dolore: collo, schiena, spalla, braccio, gomito, mano, niente... nemmeno formicolii... solo perdita di sensibilità tattile e, di conseguenza, la presa con la mano sinistra (sono destrimano) mi sembra leggermente meno sicura che in passato.
L'11 giugno però vedrò un neurochirurgo, perché l'ortopedico che dovrebbe operarmi al gomito vuole escludere che il mio problema abbia origine prevalentemente cervicale e tale da sconsigliare l'intervento al gomito.
Avrei alcune domande:
1) l'ortopedico mi ha prospettato chirurgia aperta per liberare l'ulnare al gomito, e detto che l'opportunità di eventuale, addizionale, trasposizione del nervo, la valuterebbe a intervento in corso. Non c'è modo di valutarlo prima, e se si come? La chirurgia artroscopica è un'opzione, qualora lo fosse che vantaggi/svantaggi avrebbe? Ad esempio, si può trasporre anche in artroscopia?
2) si prospetta un "conflitto" ortopedico/neurologo, col primo che suggerisce intervento al gomito ma lascia al secondo la valutazione in base alla condizione cervicale. Per questo motivo condivido il referto della nuova, a quanto pare meno mossa RMN cervicale, gradito qualsiasi parere: "tratto cervicale con modesta rettilineizzazione della fisiologica lordosi espressione di limitazione funzionale su base antalgica. Aspetti di condrosi alle limitanti disco-somatiche contrapposte al passaggio C6-C7. Presenza di avanzato quadro di spondiloartrosi interessa i passaggi compresi tra C4 e C7 caratterizzata da svasatura osteofitosica margino-somatica con dischi ridotti di spessore e di intensità di segnale per gravi fenomeni degenerativi. Al passaggio C4-C5 si apprezza protusione disco osteofitosica posteriore mediana-paramediana sinistra che impronta il nastro midollare e impegna il forame laterale di sinistra con possibile conflitto con la radice emergente. Al passaggio C5-C6 e C6-C7 si apprezza protusione disco osteofitica posteriore mediana-paramediana che impronta con ampia base di appoggio il sacco durale e impegna i formali laterali configurando ad entrambi i livelli quadro di conflitto disco-radicolare bilaterale. Ai restanti passaggi intersomatici del tratto cervicale non sono riconoscibili significative immagini da riferire ad ernie o procidenza dei dischi. Speco vertebrale presenta diametri tendenzialmente ridotti nel tratto compreso tra C4 e C7 con aspetto di obliterazione della colonna liquorale. Regolare lo spessore e l'intensità di segnale del midollo cervicale.
3) avrebbe senso secondo voi riprovare la terapia farmacologica (trofigard prescritto per 2 mesi lo scorso autunno a ridosso della comparsa dei sintomi, in associazione ad antinfiammatorio per la prima settimana, l'ho interrotto dopo un mese in assenza di miglioramenti) per il mese/mese e mezzo che mi separa dall'ipotetico intervento al gomito?
Grazie ancora!
[integrazione] Riporto anche il referto RMN al gomito sx: "l'indagine documenta diffusa alterazione del nervo ulnare il quale mostra sfumata iperintensità di segnale nelle sequenze T2 dipendenti compatibile con alterazione di tipo flogistico-irritativo. Appare inoltre discretamente ispessito a livello del passaggio nel tunnel cubitale (circa 8mm). Non significative alterazioni delle principali strutture tendinee e ligamentose del gomito. Non edema osseo. I reperti sono compatibili con impigment del nervo ulnare a livello del passaggio nel tunnel cubitale".
[#6]
Egr. signore,
a distanza è pressoché impossibile formulare una diagnosi di certezza e ancor di più se si prospetta la necessità di una diagnosi differenziale tra due diverse patologie.
La RM mette in evidenza una serio stato di spondiloartrosi che potrebbe avere un ruolo nel mantenimento dei sintomi, ma d'altra parte coesiste un reperto EMG che segnala una sofferenza dell'ulnare al gomito.
Solo dall'esame clinico diretto può scaturire l'indicazione a intervenire eventualmente in entrambi i distretti anatomici.
Il consulto tra ortopedico e neurochirurgo mi sembra essenziale.
Con cordialità
a distanza è pressoché impossibile formulare una diagnosi di certezza e ancor di più se si prospetta la necessità di una diagnosi differenziale tra due diverse patologie.
La RM mette in evidenza una serio stato di spondiloartrosi che potrebbe avere un ruolo nel mantenimento dei sintomi, ma d'altra parte coesiste un reperto EMG che segnala una sofferenza dell'ulnare al gomito.
Solo dall'esame clinico diretto può scaturire l'indicazione a intervenire eventualmente in entrambi i distretti anatomici.
Il consulto tra ortopedico e neurochirurgo mi sembra essenziale.
Con cordialità
[#7]
Utente
Buongiorno e grazie per la sua risposta,
francamente, avendo letto delle possibili complicanze, recidive, recuperi parziali e/o dai tempi lunghi sono molto titubante riguardo l'intervento al gomito, e ancora di più riguardo il collo stante una sintomatologia relativamente* blanda
*(generalmente gli operati che leggo anche qui parlano di dolore, io invece dall'ottobre scorso, quando sono comparsi i sintomi, ad oggi, non ho mai provato dolore, di nessun tipo: ho "solo" un dito e mezzo con ridotta sensibilità tattile, forse una localizzata, leggera, riduzione della forza nella mano non dominante)
In ogni caso mi interesserebbe un parere riguardo i punti 1 e 3 che ho esposto:
1) la decompressione chirurgica del nervo ulnare al gomito e la sua eventuale trasposizione possono essere effettuate anche in artroscopia? La necessità di trasposizione del nervo può essere stabilita prima dell'intervento?
3) la terapia farmacologica per la compressione al nervo ulnare al gomito (Trofigard 2cp/di per 30gg, antiflogistici x 6gg) aveva senso solo l'autunno scorso, cioè a sintomi appena comparsi, o avrebbe senso anche oggi a distanza di 8 mesi dalla comparsa delle parestesie?
Grazie ancora!
francamente, avendo letto delle possibili complicanze, recidive, recuperi parziali e/o dai tempi lunghi sono molto titubante riguardo l'intervento al gomito, e ancora di più riguardo il collo stante una sintomatologia relativamente* blanda
*(generalmente gli operati che leggo anche qui parlano di dolore, io invece dall'ottobre scorso, quando sono comparsi i sintomi, ad oggi, non ho mai provato dolore, di nessun tipo: ho "solo" un dito e mezzo con ridotta sensibilità tattile, forse una localizzata, leggera, riduzione della forza nella mano non dominante)
In ogni caso mi interesserebbe un parere riguardo i punti 1 e 3 che ho esposto:
1) la decompressione chirurgica del nervo ulnare al gomito e la sua eventuale trasposizione possono essere effettuate anche in artroscopia? La necessità di trasposizione del nervo può essere stabilita prima dell'intervento?
3) la terapia farmacologica per la compressione al nervo ulnare al gomito (Trofigard 2cp/di per 30gg, antiflogistici x 6gg) aveva senso solo l'autunno scorso, cioè a sintomi appena comparsi, o avrebbe senso anche oggi a distanza di 8 mesi dalla comparsa delle parestesie?
Grazie ancora!
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.7k visite dal 04/04/2019.
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