RM ginocchio
Gentili dottori buongiorno, sono qui a chiedere un consulto per mia madre, 60 anni, peso 58 kg, la quale da ormai diversi anni (poco più di 3),soffre di dolori alle ginocchia, con spesso associato gonfiore e difficoltà a camminare. Siccome nelle ultime settimane il dolore è peggiorato, portandola spesso a non poter uscire per la difficoltà, sotto consiglio del medico curante ha effettuato una risonanza magnetica, i cui risultati vi riporto di seguito, chiedendo a voi esperti come sarebbe il caso di muoversi, e cosa potrebbe significare l'esito del referto, poiché ancora nessun medico le ha potuto dare spiegazione del suddetto.
Grazie in anticipo.
"L'attuale viene confrontata con un precedente effettuato circa 3 anni orsono.
Prevale versamento sotto-quadricipitale sinistro in una condizione bilaterale e simmetrica di gonatrosi tricompartimentale da prevalente sovraccarico femoro-tibiale interno, usura delle cartilagini carico e meniscopatie degenerative, sostanzialmente invariate rispetto alla precedente indagine.
Si confermano i segni di osteocondrosi a carattere corrosivo d'ambo i lati.
A sinistra, inoltre, sono evidenti formazioni cistico-geodiche in corrispondenza della spina tibiale posteriore.
Nei limiti i legamenti crociati ed i collaterali.
Note tendinosiche a carico degli estensori con rotule in asse."
Questo è tutto, ancora grazie per il servizio fornito.
Grazie in anticipo.
"L'attuale viene confrontata con un precedente effettuato circa 3 anni orsono.
Prevale versamento sotto-quadricipitale sinistro in una condizione bilaterale e simmetrica di gonatrosi tricompartimentale da prevalente sovraccarico femoro-tibiale interno, usura delle cartilagini carico e meniscopatie degenerative, sostanzialmente invariate rispetto alla precedente indagine.
Si confermano i segni di osteocondrosi a carattere corrosivo d'ambo i lati.
A sinistra, inoltre, sono evidenti formazioni cistico-geodiche in corrispondenza della spina tibiale posteriore.
Nei limiti i legamenti crociati ed i collaterali.
Note tendinosiche a carico degli estensori con rotule in asse."
Questo è tutto, ancora grazie per il servizio fornito.
[#1]
Buongiorno, il referto descrive un quadro di artrosi delle ginocchia che era gia' presente 3 anni prima.
Per completare gli accertamenti, e qualora la sintomatologia non dovesse rispondere alle cure conservative (mediche e fisiochinesiterapiche ecc) la paziente dovra' fare una radiografia delle ginocchia in ortostatismo.
Per completare gli accertamenti, e qualora la sintomatologia non dovesse rispondere alle cure conservative (mediche e fisiochinesiterapiche ecc) la paziente dovra' fare una radiografia delle ginocchia in ortostatismo.
h zmerly
[#2]
Ex utente
Dottore salve, avrei un ulteriore quesito da porre alla sua attenzione, che parrebbe più importante, al quale spero che lei possa dare una valutazione nei limiti del consulto online, o spiegarmi a quale specialista dovrei, eventualmente, rivolgermi. Glielo scrivo di seguito sperando di non aver sbagliato sezione o specialità:
RM Bacino (SENZA CONTRASTO)
"Espanso ovoidale sottocanterivo diafidario prossima le di femore destro occupa gran parte del canale midollare, a maggior asse longitudinale di 45 mm circa. Tale formazione presenta segnale nettamente ipotenso in T1 e disomogeneamente iperintenso nelle sequenze a TR lungo. Essa appare discretamente delimitata, dimostrando tuttavia un discreto edema perilesionale.
Tale reperto non appare di univoca interpretazione e merita approfondimento delle indagini strumentali con eventuale mezzo di contrasto paramagnetico e dettaglio TC.
Come di norma le articolazioni coxofemorali e le restanti strutture muscolo-scheletriche del bacino".
Questo è quanto, spero possa aiutarmi, la ringrazio tanto in caso di risposta.
Buona serata e buon lavoro!
RM Bacino (SENZA CONTRASTO)
"Espanso ovoidale sottocanterivo diafidario prossima le di femore destro occupa gran parte del canale midollare, a maggior asse longitudinale di 45 mm circa. Tale formazione presenta segnale nettamente ipotenso in T1 e disomogeneamente iperintenso nelle sequenze a TR lungo. Essa appare discretamente delimitata, dimostrando tuttavia un discreto edema perilesionale.
Tale reperto non appare di univoca interpretazione e merita approfondimento delle indagini strumentali con eventuale mezzo di contrasto paramagnetico e dettaglio TC.
Come di norma le articolazioni coxofemorali e le restanti strutture muscolo-scheletriche del bacino".
Questo è quanto, spero possa aiutarmi, la ringrazio tanto in caso di risposta.
Buona serata e buon lavoro!
[#3]
Prima di tutto dovrebbe rivolgersi a un ortopedico con visita prioritaria, fare una radiografia del bacino e del femore prossimale, ripetere la RMN con l'impiego di mezzo di contrasto, e fare una TAC con eventuale prelievo bioptico per avere una diagnosi precisa.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.5k visite dal 02/04/2019.
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