Ripercussioni da operazione a legamento crociato
Buongiorno
In seguito ad un infortunio sportivo (calcistico), ho riportano, nel 2004, una prima lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio dx.
Dopo un periodo di pausa e di rinforzo della muscolatura, mi è stato detto che c'era la possibilità di tornare a giocare, pur sapendo però che il legamento avrebbe potuto rompersi completamente.
A questo punto, forse sbagliando, ho ripreso l'attività a ritmi blandi, ma, come previsto, il legamento ha ceduto portando con se anche un menisco.
Sinceramente non vedevo altre via d'uscita, nel senso che la lesione non prevedeva un intervento, che poteva avvenire solo a rottura completa del legamento. Non avendo una muscolatura imponente, nonostante il rinforzo effettuato, era prevedibile che non era sufficiente per mantenere stabile il ginocchio.
Ho effettuato, da li a breve, un primo intervento di asportazione del menisco, che aveva riportato una rottura a manico di secchio, e che quindi mi dava dei disturbi nei movimenti.
è stato deciso, d'accordo col medico operante, di effettuare l'operazione al legamento successivamente, anche perchè all'epoca ero all'ultimo anno di liceo, e volevo terminare per poi poter avere il tempo necessario per il decorso post-operatorio.
Nel settembre 2005 mi è stato ricostruito il legamento tramite prelievo di tendine rotuleo libero. Ho effettuato la riabilitazione necessaria, e la ripresa all'attività era consigliata dopo 6/8 mesi.
Ad un certo punto però ho notato che il ginocchio mi dava dei problemi nella parte dove è stato prelevato il tendine rotuleo: nell'attaccatura del tendine rotuleo alla tibia, nell'atto di inginocchiarmi sentivo un forte dolore. La zona non ha ripreso a tutt'oggi la completa sensibilità, e mi è impossibile posare il ginocchio a terrà a causa del dolori che questo movimento mi provoca.
Ho chiesto al dottore operante se era una cosa normale, e mi è stato detto di si. Sinceramente non me l'aspettavo, perchè sembra una cosa da poco ma è un impedimento che mi dovrò portare dietro per sempre, e al quale dovrò stare sempre attento.
Chiedo a Voi medici, se realmente un intervento del genere comporta questo tipo di problema a tutti i pazienti, o se è un "effetto collaterale" che è capitato a me per un qualche motivo che non so?
Ringraziando in anticipo, porgo cordiali saluti!
Davide
In seguito ad un infortunio sportivo (calcistico), ho riportano, nel 2004, una prima lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio dx.
Dopo un periodo di pausa e di rinforzo della muscolatura, mi è stato detto che c'era la possibilità di tornare a giocare, pur sapendo però che il legamento avrebbe potuto rompersi completamente.
A questo punto, forse sbagliando, ho ripreso l'attività a ritmi blandi, ma, come previsto, il legamento ha ceduto portando con se anche un menisco.
Sinceramente non vedevo altre via d'uscita, nel senso che la lesione non prevedeva un intervento, che poteva avvenire solo a rottura completa del legamento. Non avendo una muscolatura imponente, nonostante il rinforzo effettuato, era prevedibile che non era sufficiente per mantenere stabile il ginocchio.
Ho effettuato, da li a breve, un primo intervento di asportazione del menisco, che aveva riportato una rottura a manico di secchio, e che quindi mi dava dei disturbi nei movimenti.
è stato deciso, d'accordo col medico operante, di effettuare l'operazione al legamento successivamente, anche perchè all'epoca ero all'ultimo anno di liceo, e volevo terminare per poi poter avere il tempo necessario per il decorso post-operatorio.
Nel settembre 2005 mi è stato ricostruito il legamento tramite prelievo di tendine rotuleo libero. Ho effettuato la riabilitazione necessaria, e la ripresa all'attività era consigliata dopo 6/8 mesi.
Ad un certo punto però ho notato che il ginocchio mi dava dei problemi nella parte dove è stato prelevato il tendine rotuleo: nell'attaccatura del tendine rotuleo alla tibia, nell'atto di inginocchiarmi sentivo un forte dolore. La zona non ha ripreso a tutt'oggi la completa sensibilità, e mi è impossibile posare il ginocchio a terrà a causa del dolori che questo movimento mi provoca.
Ho chiesto al dottore operante se era una cosa normale, e mi è stato detto di si. Sinceramente non me l'aspettavo, perchè sembra una cosa da poco ma è un impedimento che mi dovrò portare dietro per sempre, e al quale dovrò stare sempre attento.
Chiedo a Voi medici, se realmente un intervento del genere comporta questo tipo di problema a tutti i pazienti, o se è un "effetto collaterale" che è capitato a me per un qualche motivo che non so?
Ringraziando in anticipo, porgo cordiali saluti!
Davide
[#1]
E' una complicanza dell'intervento molto, ma molto comune, tant'è vero che negli ultimi anni vi è la tendenza a non usare più il prelievo di tendine rotuleo, ma quello di gracile e semitendinoso.
Cordialmente
Cordialmente
Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Pensandoci è un pò assurdo pensare che per "aggiustare" una cosa, se ne rovina un'altra. E poi quella aggiustata non da problemi, ma quell'altra si.
Ma ormai l'intervento è andato, probabilmente mi era anche stata data la possibilità di scegliere l'altro tipo di intervento, ma mi è stato consigliato quello che poi è stato fatto. Pazienza, so che avrò questo problemino e vedrò di starci un pò attento quando serve.
La ringrazio Dr. Milano.
Ma ormai l'intervento è andato, probabilmente mi era anche stata data la possibilità di scegliere l'altro tipo di intervento, ma mi è stato consigliato quello che poi è stato fatto. Pazienza, so che avrò questo problemino e vedrò di starci un pò attento quando serve.
La ringrazio Dr. Milano.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 08/02/2009.
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