Pollici che "scrocchiano"..
Gentilissimi Dottori, anzitutto Vi ringrazio per lo spazio concessomi.
Sono soggetto da circa 10 anni ad un disturbo caratterizzato dal fatto che i miei pollici, soprattutto quello della mano destra, senza apparente motivo, anche per 20 volte al giorno iniziano ad avere un lieve impedimento che avverto essere all'interno della nocca del dito, il quale mi impedisce il movimento fluido di flessione, e che poi sfocia in uno scatto, "scrocchiano" in pratica (anche se dubito sia questo il termine tecnico). Il problema assume maggior rilevanza dal momento che mi riesce difficile suonare il pianoforte, soprattutto per il fatto che non sono riuscito a razionalizzarne la causa esatta in un qualche mio comportamento, quindi ad arginare o quanto meno fare in modo di alleviare il problema. Tutto ciò rende impossibile pertanto una corretta performance musicale, anche se devo dire che non sempre capita mentre suono, ma in determinate circostanze di sollecitazione dovuta a particolari posizioni della mano, è come se si infiammasse e quindi iniziasse a dare problemi anche ripetutamente nell arco di pochi minuti.
Inizialmente mi era stato detto da un chiropratico al quale mi sono rivolto per problemi di cervicale che il problema poteva essere definito come dito a scatto, ma poi mi sono documentato per quanto possibile, e non credo che la mia sintomatologia possa trovare un qualche riscontro nella suddetta, e a quanto pare ben più grave patologia.
Come mi consigliate di procedere? Ma soprattutto da cosa è dovuto e come posso definire il mio problema?
Io vivo in Veneto, e mi è stato detto che uno dei centri più significativi sul territorio nazionale per quanto concerne la chirurgia della mano si trova a Modena. Sto pensando di prendere un appuntamento.
Vi ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione.
Spero di essere stato quanto più possibile chiaro.
Sono soggetto da circa 10 anni ad un disturbo caratterizzato dal fatto che i miei pollici, soprattutto quello della mano destra, senza apparente motivo, anche per 20 volte al giorno iniziano ad avere un lieve impedimento che avverto essere all'interno della nocca del dito, il quale mi impedisce il movimento fluido di flessione, e che poi sfocia in uno scatto, "scrocchiano" in pratica (anche se dubito sia questo il termine tecnico). Il problema assume maggior rilevanza dal momento che mi riesce difficile suonare il pianoforte, soprattutto per il fatto che non sono riuscito a razionalizzarne la causa esatta in un qualche mio comportamento, quindi ad arginare o quanto meno fare in modo di alleviare il problema. Tutto ciò rende impossibile pertanto una corretta performance musicale, anche se devo dire che non sempre capita mentre suono, ma in determinate circostanze di sollecitazione dovuta a particolari posizioni della mano, è come se si infiammasse e quindi iniziasse a dare problemi anche ripetutamente nell arco di pochi minuti.
Inizialmente mi era stato detto da un chiropratico al quale mi sono rivolto per problemi di cervicale che il problema poteva essere definito come dito a scatto, ma poi mi sono documentato per quanto possibile, e non credo che la mia sintomatologia possa trovare un qualche riscontro nella suddetta, e a quanto pare ben più grave patologia.
Come mi consigliate di procedere? Ma soprattutto da cosa è dovuto e come posso definire il mio problema?
Io vivo in Veneto, e mi è stato detto che uno dei centri più significativi sul territorio nazionale per quanto concerne la chirurgia della mano si trova a Modena. Sto pensando di prendere un appuntamento.
Vi ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione.
Spero di essere stato quanto più possibile chiaro.
[#1]
gentile utente,
apparentemente lei soffre di "dito a scatto" o più correttamente tenosinovite stenosante, un disturbo in cui il tendine del flessore rimane intrappolato nella puleggia dei flessori. se si tratta di questo non è un problema grave. è opportuno che però si rechi da uno specialista. soluzioni? terapie fisiche, infiltrazioni con cortisone o liberazione chirurgica.
mi tenga aggiornato e resto a sua dispozione
apparentemente lei soffre di "dito a scatto" o più correttamente tenosinovite stenosante, un disturbo in cui il tendine del flessore rimane intrappolato nella puleggia dei flessori. se si tratta di questo non è un problema grave. è opportuno che però si rechi da uno specialista. soluzioni? terapie fisiche, infiltrazioni con cortisone o liberazione chirurgica.
mi tenga aggiornato e resto a sua dispozione
Dr. Michele Calderaro - Roma
Specialista in Ortopedia e Chirurgia della Mano
[#2]
Utente
Gentile Dottor Calderaro, mi permetto di approfittare della Sua cortesia per ottenere, se posso, alcune delucidazioni.
Si può definire dito a scatto anche in assenza di sintomi quale dolore e blocco di fatto del movimento del pollice con conseguente necessaria forzatura coatta del movimento di flessione per "disincastrare" il dito? Lo chiedo perchè ho conoscenza di persone soggette a questa patologia ed i sintomi come ho precedentemente cercato di descriverLe non combaciano alla perfezione, tutt'altro. Mi sono reso conto inoltre di aver omesso alcuni particolari.
Innanzitutto ho 24 anni, e credo che queste patologie siano anche relazionate all'età. In secondo luogo ho notato che effettuando un riscaldamento adeguato prima di suonare il sintomo scompare o quanto meno di affievolisce di molto, miglioramento ovviamente non riscontrabile durante la giornata quando non sono sullo strumento, il che mi lascia pensare ad uno sforzo con conseguente infiammazione del tendine che ne accuisce la frequenza.
Le chiedo poi gentilmente se potesse indicarmi la rosa di esami necessari per una corretta diagnosi del problema, affinchè possa ottenere una risposta esauriente sin dal primo incontro con lo specialista.
Non Le nascondo le mie perplessità nonchè preoccupazioni riguardo interventi più o meno invasivi sulla mano, temo di rimanere leso e non recuperare più la mobilità al 100%.
Infine Le chiedo se possibile di indicarmi, qualora avesse la possibilità di farlo, un buon centro cui rivolgermi per essere seguito. Purtroppo leggo dal Suo avatar che Lei esercita a Roma, quindi non è proprio "dalle mie parti".
Mi scuso per averLa soffocata di domande, spero non Le rechi disagio tutto ciò.
Rinnovando il ringraziamento per la Sua disponibilità, Le porgo cordiali saluti.
Si può definire dito a scatto anche in assenza di sintomi quale dolore e blocco di fatto del movimento del pollice con conseguente necessaria forzatura coatta del movimento di flessione per "disincastrare" il dito? Lo chiedo perchè ho conoscenza di persone soggette a questa patologia ed i sintomi come ho precedentemente cercato di descriverLe non combaciano alla perfezione, tutt'altro. Mi sono reso conto inoltre di aver omesso alcuni particolari.
Innanzitutto ho 24 anni, e credo che queste patologie siano anche relazionate all'età. In secondo luogo ho notato che effettuando un riscaldamento adeguato prima di suonare il sintomo scompare o quanto meno di affievolisce di molto, miglioramento ovviamente non riscontrabile durante la giornata quando non sono sullo strumento, il che mi lascia pensare ad uno sforzo con conseguente infiammazione del tendine che ne accuisce la frequenza.
Le chiedo poi gentilmente se potesse indicarmi la rosa di esami necessari per una corretta diagnosi del problema, affinchè possa ottenere una risposta esauriente sin dal primo incontro con lo specialista.
Non Le nascondo le mie perplessità nonchè preoccupazioni riguardo interventi più o meno invasivi sulla mano, temo di rimanere leso e non recuperare più la mobilità al 100%.
Infine Le chiedo se possibile di indicarmi, qualora avesse la possibilità di farlo, un buon centro cui rivolgermi per essere seguito. Purtroppo leggo dal Suo avatar che Lei esercita a Roma, quindi non è proprio "dalle mie parti".
Mi scuso per averLa soffocata di domande, spero non Le rechi disagio tutto ciò.
Rinnovando il ringraziamento per la Sua disponibilità, Le porgo cordiali saluti.
[#4]
le rispondo brevemente perchè credo che la visita sia fondamentale, la patologia non è collegata per forza all'età (c'è anche il dito a scatto del neonato), spesso ma non sembre c'è dolore, per il resto l'unica cosa che le possa consigliare è di effettuare un set di esami standard per le malattie reumatiche tipo ves, pcr waaler rose reuma test emocromo e formula.
purtroppo non conosco nessuno da indicarle
cordiali saluti
purtroppo non conosco nessuno da indicarle
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 25.7k visite dal 07/02/2009.
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