Una "storta" piuttosto violenta presa alcuni giorni prima
Gentili Medici,
a metà gennaio '19 ho iniziato ad avvertire dolore e senso di cedimento al ginocchio sinistro che ho ricollegato a una "storta" piuttosto violenta presa alcuni giorni prima e che ho inizialmente sottovalutato. Progressivamente, per l'acuirsi dei sintomi (nonostante mi servissi di stampelle per deambulare e passassi molto tempo a riposo), il 15 febbraio '19 ho eseguito la RM: Esteso edema osseo sul condilo femorale interno presumibilmente segno di una sofferenza post trauma contusivo distrattivo o segno di un patologico carico qualora non sia presente trauma in anamnesi. La rotula è in asse. Fisiologica quota fluida retropatellare. Nella norma il menisco esterno. Sfaldamento contenuto orizzontale obliquo sul corno posteriore del mediale. LCA disomogeneo in postumo di evento elasto distrattivo al suo III distale in inserzione tibiale. Nella norma gli estensori. Non reperti patologici a livello dei collaterali.
Il 27 febbraio mi sono sottoposta a visita ortopedica. Lo specialista, cui ho mostrato la RM, ha attribuito il dolore a ''comune artrosi", mi ha prescritto degli integratori (glucosamina solfato+condroitin solfato e acido alfa lipoico) da assumere per due mesi. Mi ha inoltre suggerito di evitare l'uso delle stampelle e di mobilizzare l'arto, minimizzando il referto della RM.
Il 7 marzo'19 ho eseguito rx a entrambi i ginocchi in due proiezioni in piedi: Non evidenza di lesioni focali ossee. Rapporti articolari conservati.
Sono preoccupata perché sono trascorsi 2 mesi dal trauma, ma il dolore perdura anche a riposo, arrestandosi solo dopo 1 ora di immobilità totale supina. Preciso che limito all'indispensabile la deambulazione e fuori casa mi servo di una o due stampelle.
Mi consigliate di continuare la terapia anche se dai rx non si evidenziano segni di artrosi?
Stavo pensando di sottopormi a nuova visita ortopedica. Nel frattempo, mobilizzo o riposo?
Le anomalie risultanti dalla RM sono preoccupanti?
Ho 55 anni, peso normale, da 15 anni pratico sport a basso impatto e sono ottima camminatrice.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà consigliarmi.
a metà gennaio '19 ho iniziato ad avvertire dolore e senso di cedimento al ginocchio sinistro che ho ricollegato a una "storta" piuttosto violenta presa alcuni giorni prima e che ho inizialmente sottovalutato. Progressivamente, per l'acuirsi dei sintomi (nonostante mi servissi di stampelle per deambulare e passassi molto tempo a riposo), il 15 febbraio '19 ho eseguito la RM: Esteso edema osseo sul condilo femorale interno presumibilmente segno di una sofferenza post trauma contusivo distrattivo o segno di un patologico carico qualora non sia presente trauma in anamnesi. La rotula è in asse. Fisiologica quota fluida retropatellare. Nella norma il menisco esterno. Sfaldamento contenuto orizzontale obliquo sul corno posteriore del mediale. LCA disomogeneo in postumo di evento elasto distrattivo al suo III distale in inserzione tibiale. Nella norma gli estensori. Non reperti patologici a livello dei collaterali.
Il 27 febbraio mi sono sottoposta a visita ortopedica. Lo specialista, cui ho mostrato la RM, ha attribuito il dolore a ''comune artrosi", mi ha prescritto degli integratori (glucosamina solfato+condroitin solfato e acido alfa lipoico) da assumere per due mesi. Mi ha inoltre suggerito di evitare l'uso delle stampelle e di mobilizzare l'arto, minimizzando il referto della RM.
Il 7 marzo'19 ho eseguito rx a entrambi i ginocchi in due proiezioni in piedi: Non evidenza di lesioni focali ossee. Rapporti articolari conservati.
Sono preoccupata perché sono trascorsi 2 mesi dal trauma, ma il dolore perdura anche a riposo, arrestandosi solo dopo 1 ora di immobilità totale supina. Preciso che limito all'indispensabile la deambulazione e fuori casa mi servo di una o due stampelle.
Mi consigliate di continuare la terapia anche se dai rx non si evidenziano segni di artrosi?
Stavo pensando di sottopormi a nuova visita ortopedica. Nel frattempo, mobilizzo o riposo?
Le anomalie risultanti dalla RM sono preoccupanti?
Ho 55 anni, peso normale, da 15 anni pratico sport a basso impatto e sono ottima camminatrice.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà consigliarmi.
[#1]
Gentile Utente
vista la scarsa efficacia della terapia medica Le consiglio di eseguire un controllo ortopedico al fine di valutare una eventuale artroscopia chirurgica.
In considerazione della sua età e delle sue richieste funzionali infatti una artroscopia sarebbe indicata.
Faccia il controllo e ci faccia sapere.
Cordiali saluti
vista la scarsa efficacia della terapia medica Le consiglio di eseguire un controllo ortopedico al fine di valutare una eventuale artroscopia chirurgica.
In considerazione della sua età e delle sue richieste funzionali infatti una artroscopia sarebbe indicata.
Faccia il controllo e ci faccia sapere.
Cordiali saluti
Antonio Mattei
[#3]
Utente
Buongiorno, mi sono nuovamente sottoposta a visita con la seguente diagnosi: meniscopatia mediale in edema postraumatica del condilo femorale. Mi è stato prescritto un ciclo di fisioterapia: laser, ionoforesi,correnti antalgiche e magnetoterapia. Fortunatamente non si è resa necessaria l'artroscopia.
La ringrazio per l'attenzione prestatami e le invio i migliori saluti.
La ringrazio per l'attenzione prestatami e le invio i migliori saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1k visite dal 09/03/2019.
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