Male di schiena da 3 mesi
Buongiorno
da metà mese di novembre 2018 ho iniziato ad accusare dolori/fastidio/ bruciore alla schiena, il fastidio è iniziato nella parte centrale della schiena sul lato sinistro rispetto alla colonna vertebrale, era ed è tuttora intermittente.
Nel corso delle settimane ha iniziato ad irradiarsi anche dietro la scapola sinistra con rare e limitate fitte sul costato nella parte sinistra per poi passare anche alla scapola destra, il dolore/fastidio si sposta e non rimane localizzato, ad esempio ora il dolore alla parte centrale sinistra della schiena non è presente così spesso come all'inizio.
Quando sento dolore alle scapole istintivamente mi viene da spostare le spalle in dietro e talvolta le sento "scrocchiare" .
Fra Dicembre e Gennaio ho fatto un ecografia completa all'addome, un elettrocardiogramma, analisi del sangue (emocromo, formula leucocitaria,ves,transaminasi got, gamma gt, proteina c reattiva, reumatest, anti nucleo ana screaning) + nuovo esame del sangue (emobromo, b fomula leucocitaria, proteina C reattiva, creatina,proteine tot, bilirubina , s ggt, S alp, s ast, s alt, s eletroforesi), radiografia ai polmoni.
Tutto è risultato regolare, il dolore/fastidio però continua, il mio medico di base mi ha fatto prendere 10 gg di antinfiammatori (algix 90) ma forse sono servitri a ridurre solamente il fastidio (fitte ) al costato.
Nel frattempo sto andando da un osteopata ma non sento miglioramenti.
Per non deviare il giudizio e per onestà devo dire che il tutto è iniziato in un periodo di forte tensione infatit mi erano comparsi dolori anche all'addome ma poi spariti dopo un mese, i dolori alla schiena però continuano, quindi non so se le due cose sono scindibili.
Ad ora non sono calato di peso, non ho tosse e le feci sono normali
Chiedo a voi cosa posso fare per far terminare questo dolore.
vi ringrazio anticipatamente
da metà mese di novembre 2018 ho iniziato ad accusare dolori/fastidio/ bruciore alla schiena, il fastidio è iniziato nella parte centrale della schiena sul lato sinistro rispetto alla colonna vertebrale, era ed è tuttora intermittente.
Nel corso delle settimane ha iniziato ad irradiarsi anche dietro la scapola sinistra con rare e limitate fitte sul costato nella parte sinistra per poi passare anche alla scapola destra, il dolore/fastidio si sposta e non rimane localizzato, ad esempio ora il dolore alla parte centrale sinistra della schiena non è presente così spesso come all'inizio.
Quando sento dolore alle scapole istintivamente mi viene da spostare le spalle in dietro e talvolta le sento "scrocchiare" .
Fra Dicembre e Gennaio ho fatto un ecografia completa all'addome, un elettrocardiogramma, analisi del sangue (emocromo, formula leucocitaria,ves,transaminasi got, gamma gt, proteina c reattiva, reumatest, anti nucleo ana screaning) + nuovo esame del sangue (emobromo, b fomula leucocitaria, proteina C reattiva, creatina,proteine tot, bilirubina , s ggt, S alp, s ast, s alt, s eletroforesi), radiografia ai polmoni.
Tutto è risultato regolare, il dolore/fastidio però continua, il mio medico di base mi ha fatto prendere 10 gg di antinfiammatori (algix 90) ma forse sono servitri a ridurre solamente il fastidio (fitte ) al costato.
Nel frattempo sto andando da un osteopata ma non sento miglioramenti.
Per non deviare il giudizio e per onestà devo dire che il tutto è iniziato in un periodo di forte tensione infatit mi erano comparsi dolori anche all'addome ma poi spariti dopo un mese, i dolori alla schiena però continuano, quindi non so se le due cose sono scindibili.
Ad ora non sono calato di peso, non ho tosse e le feci sono normali
Chiedo a voi cosa posso fare per far terminare questo dolore.
vi ringrazio anticipatamente
[#1]
La condizione potrebbe essere riconducibile ad una problematica miofasciale su base muscolotensiva ma questo contesto virtuale rende molto difficile un orientamento diagnostico esaustivo. Se il disturbo dovesse continuare sarà comunque opportuno effettuare una consulenza specialistica per un migliore inquadramento clinico e terapeutico. Saluti cordiali.
Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0
[#2]
Egr. signore, lei certamente sarà un soggetto ansioso, emotivo, in un periodo di forte tensione psicologica, come
accenna lei stesso, considerato la variabilità e pluriubiquità dei suoi disturbi sintomatologici di " dolori vari, generici e vaganti "; tanti dei quali da lei controllati e apparsi di certo su base neurovegetativa.
Come le diceva il collega reumatologo-internista, prima intervenuto, è molto difficile dare una diagnosi ben precisa senza una valutazione clinica e di esami diagnostici per immagini che potrebbe eseguire su suggerimento prima del medico curante e poi dello specialista .
Piu' congruo il parere dello specialista ortopedico, essendo il segmento lombo sacrale del rachide lombare e la spalla sinistra i distretti su cui lei sofferma principalmente la sua attenzione di dolore costante o intermittente, da almeno 3 mesi, considerando altresì che lo sta seguendo un osteopata. .
Senza una diagnosi chiara e precisa, è buona norma non fare cure farmacologiche nè trattamenti generici fisiochinesici e/o manuali.
Prima le occorre una diagnosi chiara e certa o molto vicina alla certezza, e dopo farà le dovute e mirate terapie.
Cordiali saluti
alessandrocaruso26@gmail.com
accenna lei stesso, considerato la variabilità e pluriubiquità dei suoi disturbi sintomatologici di " dolori vari, generici e vaganti "; tanti dei quali da lei controllati e apparsi di certo su base neurovegetativa.
Come le diceva il collega reumatologo-internista, prima intervenuto, è molto difficile dare una diagnosi ben precisa senza una valutazione clinica e di esami diagnostici per immagini che potrebbe eseguire su suggerimento prima del medico curante e poi dello specialista .
Piu' congruo il parere dello specialista ortopedico, essendo il segmento lombo sacrale del rachide lombare e la spalla sinistra i distretti su cui lei sofferma principalmente la sua attenzione di dolore costante o intermittente, da almeno 3 mesi, considerando altresì che lo sta seguendo un osteopata. .
Senza una diagnosi chiara e precisa, è buona norma non fare cure farmacologiche nè trattamenti generici fisiochinesici e/o manuali.
Prima le occorre una diagnosi chiara e certa o molto vicina alla certezza, e dopo farà le dovute e mirate terapie.
Cordiali saluti
alessandrocaruso26@gmail.com
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 12/02/2019.
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