Menisco e condropatia alla rotula e al cfm

Gentile redazione di MedicItalia ho 46 anni e da oltre 4 anni sono un podista amatoriale. Fino a 6 mesi fa correvo 30-40 km a settimana. In seguito alla presenza di un costante dolore al ginocchio destro che tramite la risonanza magnetica ha messo in evidenza una lesione al corno posteriore del menisco mediale , sono stato sottoposto due mesi fa ad intervento di artroscopia. Dopo la dovuta riabilitazione con esercizi di fisiochinesiterapia e con un'attività di nuoto che svolgerò ancora per tutto il mese di febbraio, dall'ultima visita, circa venti giorni fa, dall'ortopedico che mi ha operato, lo stesso mi ha sconsigliato l'attività di cyclette per il mantenimento in quanto dall'artroscopia è risultato oltre il danno al menisco una: "Condropatia di 3° grado alla rotula e 2-3° al CFM ginocchio dx". Io avevo però letto in passato, anche su alcuni vostri consulti che la cyclette oltre che il nuoto sono importantissimi per la ripresa di chi ha una condropatia femore-rotulea. Chiedo inoltre se potrò riprendere a correre in tempi brevi e agli stessi livelli di prima (circa 40 km a settimana con un tempo in gara sui 10000, meno di 4'30" al km)
Grazie, Gino
[#1]
Dr. Michele Calderaro Ortopedico, Chirurgo della mano 115 8
gentile utente,
a leggere dal referto della artroscopia il suo ginocchio è abbastanza rovinato! premesso questo ogni persona reagisce in modo differente e fa delle proprie articolazioni quello che vuole. Buon senso vorrebbe che lei si tenesse da conto la sua cartilagine senza sovraccaricare le ginocchia con sforzi eccessivi. per quanto riguarda la cyclette secondo il mio parere potrebbe farla ma son il sellino molto alto in modo da non sforzare la FR. visto la sua giovane età inoltre prenderei in esame di fare della terapia infiltrativa con acido ialuronico.

spero di aver risposto alle sua domande cordiali saluti

Dr. Michele  Calderaro - Roma
Specialista in Ortopedia e Chirurgia della Mano

[#2]
Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la sua chiarezza, però proprio il medico che mi ha operato mi aveva assicurato che l'intervento di artroscopia pur non restituendo il ginocchio nuovo poteva rappresentare una buona soluzione per continuare a svolgere l'attività fisica alla stessa intesità di prima del trauma, era solo una questione di tempo, e di seguire la dovuta riabilitazione. In effetti senza l'intervento artroscopico il fastidio che accusavo al ginocchio rimaneva circoscritto solo a quando correvo, nel camminare o nel fare altre azioni anche di flessione del ginocchio non rappresentava un grosso problema. Ad ogni modo tengo molto in considerazione quanto gentilemnte da lei suggerito e la saluto cordialemte.
Gino