Frattura scomposta al radio
Buongiorno,
sono un ragazzo di quasi 24 anni, vi spiego la mia situazione. Il 29 dicembre scorso a causa di una banale distrazione ho avuto un brutto incidente domestico, che mi ha provocato una frattura scomposta al radio (braccio destro) a seguito di una forte caduta sul pavimento con l'avanbraccio. Non sono state coinvolte, fortunatamente altre parti del corpo in nessuna misura, il peso si è scaricato tutto li. La frattura scomposta ha chiaramente implicato la necessità di operarmi; l'intervento è stato eseguito in giorno 2 gennaio, e ha consistito nell'inserimento del mezzo di osteosintesi. A partire da quel giorno, mi hanno dato una prognosi di 40 giorni, sono ovviamente ingessato e solo martedì scorso mi hanno liberato quantomeno le dita; ho tuttavia la fasciatura tra il pollice e l'indice quindi non posso fare ancora pressochè nulla. Questa è la situazione. Ora, mi rivolgo a voi in quanto lì all'ospedale non sono stati chiari e soprattutto ciascuno di loro dice una versione diversa, circa le modalità, i tempi di recuperò e l'eventualità di rimozione o meno del mezzo di osteosintesi. Inizialmente mi avevano detto che già il giorno 15 (lo scorso martedì, appunto) mi avrebbero tolto l'ingessatura e alleggerito con un tutore più leggero.
Di fatto, non sono stati di parola e mi hanno dato un altro appuntamento per il primo febbraio, ma a questo punto non so più cosa aspettarmi. C'è da premettere una cosa: sono una persona molto sportiva, lo sport era diventato praticamente la mia vita, e visto che sto in una bella età provo rabbia e paura di aver perso tempo e di non tornare come prima .Facevo atletica leggera a livello agonistico, palestra, e soprattutto ho la passione per il trekking e l'arrampicata su roccia, sci di fondo e qualsivoglia altra attività avventurosa di questo tipo. Dell'aspetto emotivo me ne sto comunque occupando in sede di psicoterapia.
Ora, a fronte di tutto ciò, vorrei chiedervi questo:
1) Riguardo alla prognosi, 40 giorni a questo punto come devo interpretarli? al tempo entro cui avrò recuperato completamente, e quindi potrò tornare alla vita di prima, oppure il tempo totale che dovrò stare ingessato? Ora siamo al 21, quindi son passati pressochè 20 giorni, e dovrei stare più o meno al giro di boa; posso sperare nella rimozione il giorno 1 o dovrò aspettare ancora fino al 12-15?
2) Una volta rimosso il gesso, quale sarà l'iter più probabile in questa situazione? dovrò fare fisioterapia? e quanto altro potrà volerci per riprendere le attività che ho elencato, oltre a quelle più banali e di tutti i giorni (guidare, scrivere...)?
3) l'ultima cosa, riguardo alla rimozione del mezzo di osteosintesi, pure non mi è chiara, mi hanno dato versioni diverse e non ho ben capito i pro e i contro nel toglierlo o lasciarlo, e l'eventuale rischio di infezioni: considerando la mia età, dovrò rimuoverlo obbligatoriamente? e posso stabilire dopo quanti mesi? quanto ci vorrà x recuperare dopo questa seconda operazione?
grazie infinitamente
sono un ragazzo di quasi 24 anni, vi spiego la mia situazione. Il 29 dicembre scorso a causa di una banale distrazione ho avuto un brutto incidente domestico, che mi ha provocato una frattura scomposta al radio (braccio destro) a seguito di una forte caduta sul pavimento con l'avanbraccio. Non sono state coinvolte, fortunatamente altre parti del corpo in nessuna misura, il peso si è scaricato tutto li. La frattura scomposta ha chiaramente implicato la necessità di operarmi; l'intervento è stato eseguito in giorno 2 gennaio, e ha consistito nell'inserimento del mezzo di osteosintesi. A partire da quel giorno, mi hanno dato una prognosi di 40 giorni, sono ovviamente ingessato e solo martedì scorso mi hanno liberato quantomeno le dita; ho tuttavia la fasciatura tra il pollice e l'indice quindi non posso fare ancora pressochè nulla. Questa è la situazione. Ora, mi rivolgo a voi in quanto lì all'ospedale non sono stati chiari e soprattutto ciascuno di loro dice una versione diversa, circa le modalità, i tempi di recuperò e l'eventualità di rimozione o meno del mezzo di osteosintesi. Inizialmente mi avevano detto che già il giorno 15 (lo scorso martedì, appunto) mi avrebbero tolto l'ingessatura e alleggerito con un tutore più leggero.
Di fatto, non sono stati di parola e mi hanno dato un altro appuntamento per il primo febbraio, ma a questo punto non so più cosa aspettarmi. C'è da premettere una cosa: sono una persona molto sportiva, lo sport era diventato praticamente la mia vita, e visto che sto in una bella età provo rabbia e paura di aver perso tempo e di non tornare come prima .Facevo atletica leggera a livello agonistico, palestra, e soprattutto ho la passione per il trekking e l'arrampicata su roccia, sci di fondo e qualsivoglia altra attività avventurosa di questo tipo. Dell'aspetto emotivo me ne sto comunque occupando in sede di psicoterapia.
Ora, a fronte di tutto ciò, vorrei chiedervi questo:
1) Riguardo alla prognosi, 40 giorni a questo punto come devo interpretarli? al tempo entro cui avrò recuperato completamente, e quindi potrò tornare alla vita di prima, oppure il tempo totale che dovrò stare ingessato? Ora siamo al 21, quindi son passati pressochè 20 giorni, e dovrei stare più o meno al giro di boa; posso sperare nella rimozione il giorno 1 o dovrò aspettare ancora fino al 12-15?
2) Una volta rimosso il gesso, quale sarà l'iter più probabile in questa situazione? dovrò fare fisioterapia? e quanto altro potrà volerci per riprendere le attività che ho elencato, oltre a quelle più banali e di tutti i giorni (guidare, scrivere...)?
3) l'ultima cosa, riguardo alla rimozione del mezzo di osteosintesi, pure non mi è chiara, mi hanno dato versioni diverse e non ho ben capito i pro e i contro nel toglierlo o lasciarlo, e l'eventuale rischio di infezioni: considerando la mia età, dovrò rimuoverlo obbligatoriamente? e posso stabilire dopo quanti mesi? quanto ci vorrà x recuperare dopo questa seconda operazione?
grazie infinitamente
[#1]
Giovanotto, credo che lei sia troppo precipitoso e logorroico. Segua le prescrizioni mediche e attenda. La natura ha i suoi tempi e la sua frattura guarirà (forse) in non meno di 3 mesi. Fino ad allora, si taccia e non interferisca, altrimenti rischia di compromettere tutto, a suo inevitabile danno. Cordialità - Dott. G.m. Grippi
Dr. Gaetano Maurizio Grippi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 21/01/2019.
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