Diastasi sinfisi pubica post-partum
Buongiorno, cercherò di essere breve nell’esporre il mio problema, ringraziando in anticipo i medici che risponderanno.
In data 13/12/2018 ho partorito mia figlia con parto naturale (la bimba alla nascita pesava 3150 kg) in seguito al quale ho avuto una diastasi della sinfisi pubica di circa 2,7 cm (ma non ho mai sofferto di pubalgia).
Oggi (17/01/2019), a poco più di 30 giorni dal parto, una nuova radiografia ha riscontrato una situazione sostanzialmente sovrapponibile a quella del 14/12/2018.
Mi è stato detto di riprendere le normali attività fisiche e programmato un controllo tra un mese. Inoltre, mi è stato anticipato che il dolore che provo potrebbe ridursi gradualmente fino a scomparire oppure peggiorare e, in questo caso dovrei pensare ad un intervento per la riduzione della diastasi con una placca.
Specifico che il dolore che sento adesso è localizzato nella parte destra della zona sacrale e lo avverto quando cammino (si accentua dopo un periodo di immobilità, ad esempio quando mi alzo dal letto la mattina). Invece, subito dopo il parto non riuscivo a caricare il mio peso sul bacino e sentivo dolore proprio sul pube e nell’interno dello stesso (ho passato 3/4 giorni a letto, poi mi muovevo in sedia a rotelle, poi con le stampelle - Per camminare da sola ci sono volute circa 3 settimane). È stato traumatico.
Il referto del medico dice: EOL non dolore in sede pubica, lieve algia alla SI di dx. Non eterometrie arti inferiori, non limitazione alla mobilizzazione anche.
Ho 26 anni (27 a marzo), sono alta 1,63 m e peso circa 69 kg. Ho una neonata da accudire, quindi non vedo l’ora che passi questo dolore per poter camminare senza problemi.
Le mie domande sono:
- è ancora possibile che la diastasi si riduca col tempo?
- nel caso in cui non si riduca, ma io non senta dolore, cosa comporta vivere con una diastasi di 2,7 cm?
- nel caso in cui non si riduca, ma io senta dolore, c’è qualche attività fisica o fisioterapia che potrebbe migliorare la mia situazione?
- sempre nel caso in cui non si riduca e che io continuo a sentire dolore, l’intervento per l’inserimento della placca sarebbe risolutivo?
Si tratta di un intervento da cui ci si riprende facilmente? O il decorso è lungo?
- avete consigli in merito?
Grazie,
Marica F.
In data 13/12/2018 ho partorito mia figlia con parto naturale (la bimba alla nascita pesava 3150 kg) in seguito al quale ho avuto una diastasi della sinfisi pubica di circa 2,7 cm (ma non ho mai sofferto di pubalgia).
Oggi (17/01/2019), a poco più di 30 giorni dal parto, una nuova radiografia ha riscontrato una situazione sostanzialmente sovrapponibile a quella del 14/12/2018.
Mi è stato detto di riprendere le normali attività fisiche e programmato un controllo tra un mese. Inoltre, mi è stato anticipato che il dolore che provo potrebbe ridursi gradualmente fino a scomparire oppure peggiorare e, in questo caso dovrei pensare ad un intervento per la riduzione della diastasi con una placca.
Specifico che il dolore che sento adesso è localizzato nella parte destra della zona sacrale e lo avverto quando cammino (si accentua dopo un periodo di immobilità, ad esempio quando mi alzo dal letto la mattina). Invece, subito dopo il parto non riuscivo a caricare il mio peso sul bacino e sentivo dolore proprio sul pube e nell’interno dello stesso (ho passato 3/4 giorni a letto, poi mi muovevo in sedia a rotelle, poi con le stampelle - Per camminare da sola ci sono volute circa 3 settimane). È stato traumatico.
Il referto del medico dice: EOL non dolore in sede pubica, lieve algia alla SI di dx. Non eterometrie arti inferiori, non limitazione alla mobilizzazione anche.
Ho 26 anni (27 a marzo), sono alta 1,63 m e peso circa 69 kg. Ho una neonata da accudire, quindi non vedo l’ora che passi questo dolore per poter camminare senza problemi.
Le mie domande sono:
- è ancora possibile che la diastasi si riduca col tempo?
- nel caso in cui non si riduca, ma io non senta dolore, cosa comporta vivere con una diastasi di 2,7 cm?
- nel caso in cui non si riduca, ma io senta dolore, c’è qualche attività fisica o fisioterapia che potrebbe migliorare la mia situazione?
- sempre nel caso in cui non si riduca e che io continuo a sentire dolore, l’intervento per l’inserimento della placca sarebbe risolutivo?
Si tratta di un intervento da cui ci si riprende facilmente? O il decorso è lungo?
- avete consigli in merito?
Grazie,
Marica F.
[#1]
Mi sembra che quello che le è stato detto sia corretto, inoltre il progressivo miglioramento dei sintomi fa ben sperare.
La diastasi può ancora ridursi. La fisioterapia per rinforzare la muscolatura pelvica, la terapia strumentale per il dolore e il calo di peso possono essere di aiuto.
Se invece la diastasi e il dolore dovessero perdurare si può fare un intervento di stabilizzazione con placca sulla sinfisi pubica.
Consideri che in questo caso successivi parti naturali sarebbero sconsigliati.
La diastasi può ancora ridursi. La fisioterapia per rinforzare la muscolatura pelvica, la terapia strumentale per il dolore e il calo di peso possono essere di aiuto.
Se invece la diastasi e il dolore dovessero perdurare si può fare un intervento di stabilizzazione con placca sulla sinfisi pubica.
Consideri che in questo caso successivi parti naturali sarebbero sconsigliati.
Dr. A.Nicodemo
www.ancaebacino.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.2k visite dal 17/01/2019.
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