Coccigodinia persistente!

Salve,
Avrei bisogno di un consulto circa il mio problema.
Dopo un lungo viaggio in treno otto mesi fa, avverto un forte dolore nella zona anale. Dopo essermi recata dal mio medico di base e dopo la sua visita, scopro che si tratterebbe di COCCIGODINIA.
Mi prescrive un rx che eseguo e che riporta la seguente dicitura: focale irregolarità del profilo corticale anteriore a livello del tratto distale del sacro/passaggio sacro-coccigeo da verosimili esiti di pregressa frattura consolidata.
Premetto di avere avuto una precedente frattura coccigea circa 3 anni fa, la quale non mi ha mai portato alcun tipo di dolore, se non nella prima settimana.
Dopo tale radiografia inizio con un ciclo di antinfiammatori per circa 10 giorni(prescrittomi dal medico di base). Il dolore, che il quel momento era lieve, scompare, per riapparire dopo circa 30 giorni. Torno dal medico di base, il quale mi consiglia una visita fisiatrica.
Tale professionista, dopo aver accertato la veridicità del problema, mi consiglia delle terapie strumentali: eseguo dunque un ciclo di laser e uno di magneto terapia (10 sedute ognuna).
Nulla, il dolore, che ormai è diventato intenso e soprattutto cronico, non va via.
Decido, su consiglio del fisiatra, di vedere un osteopata. Seguo alcune sedute, faccio esercizi mirati a casa per la zona pelvica che mi vengono dati dall'osteopata,ma anche qui il risultato è nullo.
Vedo allora, su prescrizione del medico di base, un ortopedico, il quale mi fa un iniezione di 3 infiltrazioni. Queste mi hanno creato un lieve sollievo immediato (di durata circa di due) , ma subito dopo tutto è tornato come prima. Ora, a distanza di un mese dall'ultima, io non avverto nessun miglioramento, il dolore è tanto forte da condizionare anche il sonno.
Dunque chiedo consiglio su come intervenire ora, a quale professionista rivolgermi.
Ringrazio anticipatamente per la cortese disponibilità, saluti.
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Dr. Salvatore Roccalto Ortopedico, Chirurgo generale 165 9
Buongiorno,
la sintomatologia da lei riferita può essere indicativa di una "disfunzione dell'articolazione sacroiliaca", la diagnosi è prevalentemente clinica mediante 6 test di stimolazione alla visita ambulatoriale più test infiltrativo dell'articolazione con anestetico e cortisonico, tale infiltrazione deve essere eseguita in ambiente specialistico sotto la guida dell'amplificatore di brillanza per permettere al farmaco di essere posizionato nella giusta sede
Un caro saluto

Dr. Salvatore Roccalto

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Utente
Utente
Nessuno mi aveva mai parlato di "disfunzione dell'articolazione sacroiliaca", ma di coccigodinia, verificatasi in seguito ad un evento traumatico- caduta- al coccige. Il mio dolore infatti, è proprio localizzato in quella zona.
Ho già eseguito terapia infiltrativa nella zona specifica, senza alcun beneficio.
Non saprei più in che modo intervenire.
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Dr. Salvatore Roccalto Ortopedico, Chirurgo generale 165 9
L'infiltrazione con finalità diagnostiche -terapeutiche deve essere eseguita nelle due articolazione sacroiliache con le modalità sopra indicate e non nella zona specifica del dolore come da lei riferito. Comunque deve essere chiaro che tale consiglio ha lo scopo di sensibilizzarla sulla potenziale causa di "disfunzione sacroiliaca", visto che il problema persiste senza soluzione da oltre otto mesi, ma è fuori di dubbio che non si può concretizzare una soluzione online, serve invece un accurato esame clinico che avvalori quanto da me ipotizzato in relazione alla storia da lei descritta
Cari saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
mi permetto di intervenire, seppur con i limiti della consulenza on line che non può consentire una diagnosi precisa e quindi una relativa terapia, in quanto ritengo dalla descrizione che Lei fa del Suo caso che la causa sia quella pregressa frattura del coccige.
Mi pare che nessun trattamento medico finora abbia avuto effetto.
In tal caso non rimane che la chirurgia.

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https://www.medicitalia.it/minforma/neurochirurgia/683-trattamento-chirurgico-coccigodinia.html

Cordialmente
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Utente
Utente
Salve dott. Migliaccio,la ringrazio per la sua cortese attenzione. Avevo avuto già modo di leggere il suo articolo, molto esaustivo.
Uno dei tanti specialisti da cui mi sono recata mi aveva parlato di "terapia manuale".
Potrebbe essere un'alternativa prima di andare verso l'intervento chirurgico?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Ovviamente può provare. La terapia manuale consiste nel cercare di riallineare le vertebre coccigee lussate con manipolazioni dall'interno, ma i risultati non sono molto incoraggianti soprattutto a distanza dall'evento.
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Utente
Utente
Ok. Intanto la ringrazio, un caro saluto.