Disinserzione cercine glenoideo
salve a tutti,
sono un atleta di arrampicata sportiva. il mio sport mette spesso a dura prova le articolazioni degli arti superiori. a maggio 2008 durante un allenamento ho avuto un episodio traumatico durante il quale probabilmente mi è uscita la spalla. mi sono recato il giorno stesso da un ''tira-ossi"(uno di quei fisioterapisti d'altri tempi) il quale con un paio di mosse me la ha sistemata. il dolore si è attenuato, ma la pratica sportiva si faceva sempre più difficoltosa. la spalla ha perso forza e mi duole molto spesso al mattino e alla sera, nonchè durante alcuni allenamenti. a novembre ho fatto una risonanza senza contrasto, assolutamente inutile perchè non ha rivelato nulla. a dicembre ne ho fatta una col contrasto, ed è risultata un amodesta disinserzione del cercine glenoideo a livello antero - superiore e modesta lassità del legamento gleo-omerale intermedio.
infine il parere dell'ortopedico è quello di operare inserendo una vite.
ora, se fossi completamente debilitato da questo trauma, non esiterei ad operarmi, ma il ''problema'' è che stringendo i denti riesco ad allenarmi senza soffrire troppo.
mi chiedo se con un intensa riabilitazione fisioterapica non sia possibile risolvere il problema senza operare.
grazie per l'attenzione
sono un atleta di arrampicata sportiva. il mio sport mette spesso a dura prova le articolazioni degli arti superiori. a maggio 2008 durante un allenamento ho avuto un episodio traumatico durante il quale probabilmente mi è uscita la spalla. mi sono recato il giorno stesso da un ''tira-ossi"(uno di quei fisioterapisti d'altri tempi) il quale con un paio di mosse me la ha sistemata. il dolore si è attenuato, ma la pratica sportiva si faceva sempre più difficoltosa. la spalla ha perso forza e mi duole molto spesso al mattino e alla sera, nonchè durante alcuni allenamenti. a novembre ho fatto una risonanza senza contrasto, assolutamente inutile perchè non ha rivelato nulla. a dicembre ne ho fatta una col contrasto, ed è risultata un amodesta disinserzione del cercine glenoideo a livello antero - superiore e modesta lassità del legamento gleo-omerale intermedio.
infine il parere dell'ortopedico è quello di operare inserendo una vite.
ora, se fossi completamente debilitato da questo trauma, non esiterei ad operarmi, ma il ''problema'' è che stringendo i denti riesco ad allenarmi senza soffrire troppo.
mi chiedo se con un intensa riabilitazione fisioterapica non sia possibile risolvere il problema senza operare.
grazie per l'attenzione
[#1]
Personalmente ritengo che con il suo tipo di sport sia essenziale che la spalla sia riabilitata al 100%.
Non oso pensare ad un episodio di lussazione in parete in seguito ad un movimento errato...!
Giusto e' stato eseguire una RMN con il mezzo di contrasto che, nella spalla di uno sportivo, e' sempre essenziale nel valutare con esattezza il grado e la tipologia delle lesioni capsulo-legamentose in essere.
Quanto alla tipologia dell'intervento da eseguire dipende dal tipo esatto di lesione da "correggere" e, non ultimo, dalla esperienza del chirurgo nella sua pratica quotidiana.
La tecnica che Lei ci ha descritto presumo sia la "tecnica di Latarjet" che si esegue a cielo aperto ossia con un piccol tagli anteriore.
Personalmente eseguo tale tecnica in presenza di un difetto osseo del bordo antero-inferiore della glenoide superiore a circa il 20% del totale delle superficie glenoidea.
Senza visionare i suoi esami non posso sapere se lei si trova in tale situazione anche se dalle sue parole non sembrerebbe.
In tutti gli altri casi il mio attuale approccio chirurgico e' generalmente di riparazione per via artroscopica.
Cordiali saluti.
Non oso pensare ad un episodio di lussazione in parete in seguito ad un movimento errato...!
Giusto e' stato eseguire una RMN con il mezzo di contrasto che, nella spalla di uno sportivo, e' sempre essenziale nel valutare con esattezza il grado e la tipologia delle lesioni capsulo-legamentose in essere.
Quanto alla tipologia dell'intervento da eseguire dipende dal tipo esatto di lesione da "correggere" e, non ultimo, dalla esperienza del chirurgo nella sua pratica quotidiana.
La tecnica che Lei ci ha descritto presumo sia la "tecnica di Latarjet" che si esegue a cielo aperto ossia con un piccol tagli anteriore.
Personalmente eseguo tale tecnica in presenza di un difetto osseo del bordo antero-inferiore della glenoide superiore a circa il 20% del totale delle superficie glenoidea.
Senza visionare i suoi esami non posso sapere se lei si trova in tale situazione anche se dalle sue parole non sembrerebbe.
In tutti gli altri casi il mio attuale approccio chirurgico e' generalmente di riparazione per via artroscopica.
Cordiali saluti.
Dr. Roberto LEO
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta,
volevo precisare che il tipo di intervento che mi ha proposto il chirurgo si opera in artroscopia e consinte nell'inserire una vite che dopo 24 mesi si riassorbe.
la mia domanda è se non valga la pena di tentare un recupero fisioterapico, visto che la spalla comunque la riesco a usare.
infine volevo chiedere quanto tempo ci vorrebbe a recuperare completamente se decidessi di operarmi.
Grazie ancora
volevo precisare che il tipo di intervento che mi ha proposto il chirurgo si opera in artroscopia e consinte nell'inserire una vite che dopo 24 mesi si riassorbe.
la mia domanda è se non valga la pena di tentare un recupero fisioterapico, visto che la spalla comunque la riesco a usare.
infine volevo chiedere quanto tempo ci vorrebbe a recuperare completamente se decidessi di operarmi.
Grazie ancora
[#3]
Per il recupero del suo sport dipende dalla entita' della lesione che verra' trovata qualora lei decidesse di essere operato. Comunque tra i 3 ed i 6 mesi.
Recupero fisioterapico?
SI e' una ipotesi!
Non posso tuttavia esprimere un giudizio assoluto a tal proposito in quanto e' necessario testare clinicamente la entita' della sua instabilita' anche in considerazione del tipo di sport da lei praticato.
Saluti
Cordiali saluti.
Recupero fisioterapico?
SI e' una ipotesi!
Non posso tuttavia esprimere un giudizio assoluto a tal proposito in quanto e' necessario testare clinicamente la entita' della sua instabilita' anche in considerazione del tipo di sport da lei praticato.
Saluti
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.1k visite dal 01/02/2009.
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