Sospetta pubalgia
Salve,
ho 36 anni, la scorsa estate ad inizio Agosto durante una partita di calcetto ho fatto un movimento di apertura improvvisa della gamba sinistra sentendo una fitta all'adduttore, continuando però a giocare senza problemi. Dalla mattina seguente, andando a correre, ho accusato delle fitte nel basso addome a sinistra, poco più sotto dell'ombellico, stessa fitta a volte facendo degli sforzi addominali come ad esempio sollevarsi da sdraiato. Passato quel mese senza particolari problemi (con il fastidio che tornava di rado), ho ripreso a settembre arti marziali con calci, potenziamento muscolare, stretching ecc, quando alla fine di Ottobre ho accusato lo stesso fastidio ma in forma maggiore, con dolore anche all'inguine ed interno coscia. Un amico fisioterapista mi ha "visitato" trovando dolorante la sinfisi pubica, dicendomi che al 99% si trattava di pubalgia, rimandando comunque ad una risonanza per avere un quadro completo. Comunque smetto ovviamente di fare attività sportiva da inizio novembre ad oggi, ma il fastidio permane. Tra i sintomi, starnutendo sento dolore poco più in alto a sinistra rispetto al pene, cosa che invece non succede tossendo. A questo punto vado dal medico di base il quale mi visita e mi prescrive una ecografica scrotale e all'inguine, eseguita questa mattina. La cosa strana, riscontrata sia dal medico di base che dal fisioterapista (osteopata) è che sforzando sull'adduttore non sento dolore, la tipica manovra che invece chi soffre di pubalgia dovrebbe accusare e tanto. Come dicevo, questa mattina eseguo l'ecografia: a livello di testicoli tutto bene, mentre mi viene trovata un'irregolarità del profilo pubico in corrispondenza dell'intersezione dell'adduttore. Il medico che ha eseguito l'ecografica mi dice che secondo lui ho avuto una distrazione degli adduttori a sinistra facendo quel movimento durante la partita di calcetto, aggravandolo poi facendo sport per i 2 mesi successivi, e che non basta 1 mese e mezzo di riposo dall'attività sportiva ma purtroppo serve molto più tempo, aggiungendo poi che magari potrebbe anche essere una puntina d'ernia ma che servirebbe un chirurgo (o sempre la risonanza) per esserne certi. Specifico che lui mi ha fatto fare tutta una serie di test durante l'eco, anche tossendo, ma non ha rilevato ernie. Ne parlo col medico di base il quale concorda sull'assoluto riposo ancora per qualche mese, in caso non passi suggerisce di rivolgermi ad un ortopedico.
Attualmente il dolore che sento è per lo più interno coscia e inguine, anche se ad esempio se ci penso diventa più forte mentre se mi distraggo con attività varie a volte sembra proprio sparire. Secondo voi è pubalgia? Va bene stare a riposo ed aspettare e solo in un secondo momento farmi vedere da un ortopedico e farmi una risonanza?
Aggiungo infine che 9 anni fa ebbi uno stiramento allo stesso adduttore e da quel momento ho sempre sentito, anche se molto di rado, qualche fastidio all'adduttore facendo un certo tipo di movimenti.
Grazie
ho 36 anni, la scorsa estate ad inizio Agosto durante una partita di calcetto ho fatto un movimento di apertura improvvisa della gamba sinistra sentendo una fitta all'adduttore, continuando però a giocare senza problemi. Dalla mattina seguente, andando a correre, ho accusato delle fitte nel basso addome a sinistra, poco più sotto dell'ombellico, stessa fitta a volte facendo degli sforzi addominali come ad esempio sollevarsi da sdraiato. Passato quel mese senza particolari problemi (con il fastidio che tornava di rado), ho ripreso a settembre arti marziali con calci, potenziamento muscolare, stretching ecc, quando alla fine di Ottobre ho accusato lo stesso fastidio ma in forma maggiore, con dolore anche all'inguine ed interno coscia. Un amico fisioterapista mi ha "visitato" trovando dolorante la sinfisi pubica, dicendomi che al 99% si trattava di pubalgia, rimandando comunque ad una risonanza per avere un quadro completo. Comunque smetto ovviamente di fare attività sportiva da inizio novembre ad oggi, ma il fastidio permane. Tra i sintomi, starnutendo sento dolore poco più in alto a sinistra rispetto al pene, cosa che invece non succede tossendo. A questo punto vado dal medico di base il quale mi visita e mi prescrive una ecografica scrotale e all'inguine, eseguita questa mattina. La cosa strana, riscontrata sia dal medico di base che dal fisioterapista (osteopata) è che sforzando sull'adduttore non sento dolore, la tipica manovra che invece chi soffre di pubalgia dovrebbe accusare e tanto. Come dicevo, questa mattina eseguo l'ecografia: a livello di testicoli tutto bene, mentre mi viene trovata un'irregolarità del profilo pubico in corrispondenza dell'intersezione dell'adduttore. Il medico che ha eseguito l'ecografica mi dice che secondo lui ho avuto una distrazione degli adduttori a sinistra facendo quel movimento durante la partita di calcetto, aggravandolo poi facendo sport per i 2 mesi successivi, e che non basta 1 mese e mezzo di riposo dall'attività sportiva ma purtroppo serve molto più tempo, aggiungendo poi che magari potrebbe anche essere una puntina d'ernia ma che servirebbe un chirurgo (o sempre la risonanza) per esserne certi. Specifico che lui mi ha fatto fare tutta una serie di test durante l'eco, anche tossendo, ma non ha rilevato ernie. Ne parlo col medico di base il quale concorda sull'assoluto riposo ancora per qualche mese, in caso non passi suggerisce di rivolgermi ad un ortopedico.
Attualmente il dolore che sento è per lo più interno coscia e inguine, anche se ad esempio se ci penso diventa più forte mentre se mi distraggo con attività varie a volte sembra proprio sparire. Secondo voi è pubalgia? Va bene stare a riposo ed aspettare e solo in un secondo momento farmi vedere da un ortopedico e farmi una risonanza?
Aggiungo infine che 9 anni fa ebbi uno stiramento allo stesso adduttore e da quel momento ho sempre sentito, anche se molto di rado, qualche fastidio all'adduttore facendo un certo tipo di movimenti.
Grazie
[#1]
Buongiorno
Il mio consiglio è quello di fare una risonanza in quanto la presenza di edema a livello dell’osso pubico mi indurrebbe a prescriverle un determinato trattamento farmacologico, differente da quello che le prescriverei qualora l’edema non ci fosse.
Cordiali saluti
Il mio consiglio è quello di fare una risonanza in quanto la presenza di edema a livello dell’osso pubico mi indurrebbe a prescriverle un determinato trattamento farmacologico, differente da quello che le prescriverei qualora l’edema non ci fosse.
Cordiali saluti
Dr. Marco Ometti
[#3]
Utente
Salve dottore, di seguito il risultato della risonanza:
Esame eseguito con sequenze T1 e T2 pesate acquisite su piani di scansione idonei alla valutazione
del bacino e delle articolazioni coxofemorali.
Conservata l'ampiezza degli spazi articolari coxofemorali bilateralmente.
Normale spessore dei piani cartilaginei articolari.
Non versamento endoarticolare.
Non aspetti patologici a livello delle articolazioni sacroiliache.
Normale la sinfisi pubica.
A quanto pare non ho nulla a livello articolare, osseo o ernie...potrebbe essere quindi solamente un'infiammazione a livello muscolare? Come consiglia di curarla?
Esame eseguito con sequenze T1 e T2 pesate acquisite su piani di scansione idonei alla valutazione
del bacino e delle articolazioni coxofemorali.
Conservata l'ampiezza degli spazi articolari coxofemorali bilateralmente.
Normale spessore dei piani cartilaginei articolari.
Non versamento endoarticolare.
Non aspetti patologici a livello delle articolazioni sacroiliache.
Normale la sinfisi pubica.
A quanto pare non ho nulla a livello articolare, osseo o ernie...potrebbe essere quindi solamente un'infiammazione a livello muscolare? Come consiglia di curarla?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.3k visite dal 21/12/2018.
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