Artroscopia emartro eparina
Buonasera, sono un ragazzo di 26 anni in TAO da 13 perché portatore di una protesi valvolare meccanica in sede aortica.
15 giorni fa ho eseguito in artroscopia un intervento al ginocchio dx, al quale mi sono presentato avendo sospeso Sintrom da 5 giorni e avendolo sostituito con Clexane 6000 X 2. In seconda giornata post operatoria, è stato tolto il drenaggio il quale aveva aspirato circa 450 cc di sangue. Da quel momento in poi, dal buchino del drenaggio, ho continuato a perdere sangue in grosse quantità (stimato dai dottori in circa 1500 cc più altri 100 dovuti a due artrocentesi), fin quando non mi è stato dimezzato il dosaggio del Clexane passando da 6000 X 2 ad un’unica somministrazione, es il sanguinamento si è arrestato. Il giorno successivo mi è stata modificata nuovamente la terapia, con due somministrazione di Clexane 4000 al dì che sto continuando ancora oggi. Il punto è che sono stato dimesso con un un copioso ematoma, che pian piano si sta riassorbendo, e un’importante emartro che perdura ancora oggi e che mi limita molto nei movimenti. Ieri durante la medicazione della ferita ho notato un piccolo coagulo di sangue ‘fresco’ proprio in corrispondenza del buchino del drenaggio. Ho eseguito INR (1.23) ed emocromo (Hb stabile dalle dimissioni a 10.7). Secondo voi l’emartro è una conseguenza della terapia anticoagulante? Dovrei apportare delle modifiche? Grazie mille per le eventuali rispostie.
15 giorni fa ho eseguito in artroscopia un intervento al ginocchio dx, al quale mi sono presentato avendo sospeso Sintrom da 5 giorni e avendolo sostituito con Clexane 6000 X 2. In seconda giornata post operatoria, è stato tolto il drenaggio il quale aveva aspirato circa 450 cc di sangue. Da quel momento in poi, dal buchino del drenaggio, ho continuato a perdere sangue in grosse quantità (stimato dai dottori in circa 1500 cc più altri 100 dovuti a due artrocentesi), fin quando non mi è stato dimezzato il dosaggio del Clexane passando da 6000 X 2 ad un’unica somministrazione, es il sanguinamento si è arrestato. Il giorno successivo mi è stata modificata nuovamente la terapia, con due somministrazione di Clexane 4000 al dì che sto continuando ancora oggi. Il punto è che sono stato dimesso con un un copioso ematoma, che pian piano si sta riassorbendo, e un’importante emartro che perdura ancora oggi e che mi limita molto nei movimenti. Ieri durante la medicazione della ferita ho notato un piccolo coagulo di sangue ‘fresco’ proprio in corrispondenza del buchino del drenaggio. Ho eseguito INR (1.23) ed emocromo (Hb stabile dalle dimissioni a 10.7). Secondo voi l’emartro è una conseguenza della terapia anticoagulante? Dovrei apportare delle modifiche? Grazie mille per le eventuali rispostie.
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Utente
Grazie per la risposta. Il mio medico curante ha consultato un secondo ortopedico spiegando il caso e gli è stato riferito che probabilmente c’è stata una lesione dell’arteria genicolata. È possibile? Ad oggi il gonfiore è leggermente diminuito, e l’ematoma è quasi completamente riassorbito, ma la garza che sostituisco ogni due giorni per la medicazione continua ad avere qualche piccola goccia di sangue. Per completezza di informazioni aggiungo che l’intervento in questione è stato un lateral release. Secondo lei per quanto ancora dovrei continuare la terapia con Clexane 4000 X 2? Gentilissimo, saluti
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Nel lateral release c'è il rischio di lesione della genicolata ma è una complicanza frequente. Visto che il sanguinamento si è ridotto è un buon segno. Il clexane nelle artroscopie si fa di solito per 15-30 gg e comunque fino al carico completo (non meno di 2 settimane). Saluti
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Utente
Buonasera, Le riscrivo per aggironarla sulla situazione e porle un ulteriore quesito. Sono stato oggi dall’ortopedico per una visita di controllo, il quale mi ha sottoposto ad artrocentesi evacuativa (25 cc); lui sostiene che il gonfiore sia dovuto ad una consistente quantità di sangue ormai coagulato che a suo dire sarebbe necessario eliminare attraverso un’altra artroscopia, poiché il persistere di tale condizione potrebbe causare la formazione di aderenze e limitare quindi la mobilità. Mi ha comunque prescritto un ciclo di Tecar atermica e impacchi con alcool con la speranza di accelerare i tempi di guarigione e riassorbimento; ora mi chiedo, è realmente necessario sottoporsi a questo ulteriore intervento di ‘pulizia’? Attendere il decorso naturale potrebbe realmente danneggiare l’articolazione? La ringrazio anticipatamente per la disponibilità e pazienza.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 4k visite dal 27/11/2018.
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