Coxoartrosi bilaterale a 37 anni
Buongiorno, ho effettuato Rx rachide lombosacrale e bacino ottenendo il seguente referto: Il rachide lombare mostra modesti fatti spondilosici con netta discopatia tra L5/s1. Rigidità antalgica. Incipiente coxoartrosi bilaterale con sclerosi del tetto acetabolare ed iniziale riduzione dell'ampiezza delle rime articolari coxofemorali.
Premesso che ho 37 anni... e da anni svolgo un attività lavorativa piuttosto sedentaria (impiegato). da cosa puo' dipendere ? Pratico saltuariamente attività fisica leggera e dai 12 ai 17 anni ho giocato a pallavolo a livello agonistico.
Quali sono le strade da intraprendere in questi casi sia per eliminare il dolore che per tardare un ulteriore deterioramento dell'articolazione? Prima o poi sarà obbligatorio l'intevento chirurgico con protesi?
Ringrazio in anticipo e porgo cordiali saluti
Premesso che ho 37 anni... e da anni svolgo un attività lavorativa piuttosto sedentaria (impiegato). da cosa puo' dipendere ? Pratico saltuariamente attività fisica leggera e dai 12 ai 17 anni ho giocato a pallavolo a livello agonistico.
Quali sono le strade da intraprendere in questi casi sia per eliminare il dolore che per tardare un ulteriore deterioramento dell'articolazione? Prima o poi sarà obbligatorio l'intevento chirurgico con protesi?
Ringrazio in anticipo e porgo cordiali saluti
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Caro utente...
naturalmente senza poter vedere le immagini e senza poterLa visitare è difficile dare risposte precise. Non abbiamo la possibilità di valutare -ad esempio- che significhi "incipiente", cioè avere un'idea del grado dell'artrosi e della sua possibile evoluzione temporale. Le immagini inoltre danno un'idea abbastanza chiara dei motivi per cui l'artrosi si è instaurata. Nei casi bilaterali a 37 tra le cause più comuni vi sono la displasia congenita dell'anca ed il conflitto femoroacetabolare, ma ve ne sono molte altre.
E' anche importante capire se il problema origina dalla colonna e si riflette sulle anche, oppure viceversa.
Data la Sua giovane età, il mio consiglio è quello di effettuare una valutazione presso uno specialista che faccia riferimento ad un centro di eccellenza per la chirurgia dell'anca. L'analisi del Suo caso potrebbe anche essere complessa, in quanto patologie come il FAI vengono diagnosticate e considerate con diversa attenzione dall'ortopedico generico rispetto al chirurgo dell'anca:
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/622-conflitto-femoro-acetabolare-femuro-acetabular-impingement-fai.html
In questo modo potrà avere un'idea abbastanza precisa del fatto se una protesi sarà un domani necessaria e cosa si può fare eventualmente per scongiurarla o ritardarla.
Anche in caso sia già presente un'indicazione protesica, è importante -data la giovane- età agire con oculatezza.
Esistono soluzioni ad hoc per il paziente giovane, ed è di primaria importanza affidarsi ad un centro specializzato:
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/1-la-protesi-dell-anca-nel-paziente-giovane.html
Interessante anche l'opportunità, nei centri selezionati, di poter eventualmente operare in contemporanea su entrambe le anche, velocizzando quindi il percorso di recupero:
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/730-la-protesi-dell-anca-bilaterale-in-contemporanea.html
Rimango a Sua disposizione per qualunque chiarimento.
Cordiali saluti
naturalmente senza poter vedere le immagini e senza poterLa visitare è difficile dare risposte precise. Non abbiamo la possibilità di valutare -ad esempio- che significhi "incipiente", cioè avere un'idea del grado dell'artrosi e della sua possibile evoluzione temporale. Le immagini inoltre danno un'idea abbastanza chiara dei motivi per cui l'artrosi si è instaurata. Nei casi bilaterali a 37 tra le cause più comuni vi sono la displasia congenita dell'anca ed il conflitto femoroacetabolare, ma ve ne sono molte altre.
E' anche importante capire se il problema origina dalla colonna e si riflette sulle anche, oppure viceversa.
Data la Sua giovane età, il mio consiglio è quello di effettuare una valutazione presso uno specialista che faccia riferimento ad un centro di eccellenza per la chirurgia dell'anca. L'analisi del Suo caso potrebbe anche essere complessa, in quanto patologie come il FAI vengono diagnosticate e considerate con diversa attenzione dall'ortopedico generico rispetto al chirurgo dell'anca:
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/622-conflitto-femoro-acetabolare-femuro-acetabular-impingement-fai.html
In questo modo potrà avere un'idea abbastanza precisa del fatto se una protesi sarà un domani necessaria e cosa si può fare eventualmente per scongiurarla o ritardarla.
Anche in caso sia già presente un'indicazione protesica, è importante -data la giovane- età agire con oculatezza.
Esistono soluzioni ad hoc per il paziente giovane, ed è di primaria importanza affidarsi ad un centro specializzato:
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/1-la-protesi-dell-anca-nel-paziente-giovane.html
Interessante anche l'opportunità, nei centri selezionati, di poter eventualmente operare in contemporanea su entrambe le anche, velocizzando quindi il percorso di recupero:
https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/730-la-protesi-dell-anca-bilaterale-in-contemporanea.html
Rimango a Sua disposizione per qualunque chiarimento.
Cordiali saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 26/11/2018.
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