Distacco apice e distacco parcellare malleolare
Buongiorno, sono una sportiva fin da piccola. Caviglia destra instabile cronicamente. Distorsioni frequentissime (2-3 l'anno). L'ultima, 10 giorni fa. Mai molto dolorosa, mai sospeso il carico, sospesa la corsa ma non nuoto e bicicletta. A distanza di una settimana, persiste unicamente dolore localizzato alla digito pressione in un punto del malleolo. Faccio lastra. Esito:
Esiti di millimetrico distacco parcellare della corticale del malleolo peroneale in prossimità dell'apice di data recente. Distacco dell'apice malleolare con modesto disassamento del frammento verosimilmente per esito di distacco non recente, più che non per distacco del nucleo di ossificazione non saldato. Modesta diastasi dello spazio sindesmosico tibio-peroneale distale.
Ho consultato un medico chirurgo specializzato in osteopatia e mi prescrive:
-nessuna immobilizzazione;
-riposo dalla corsa per ulteriori 10 giorni, da subito nuoto e bici;
-manipolazioni osteopatiche;
-successivamente riabilitazione propriocettiva e graduale ripresa della corsa.
Dal punto di vista clinico non ho dolori funzionali, ma solo alla digito-pressione sul malleolo. Ora la caviglia è anche asciutta.
Chiedo:
-Come è possibile che il quadro clinico sia così lieve laddove è evidenziata una frattura dell'apice (9,1 mm)?
-La terapia è condivisibile?
-La frattura si salderà? (Il distacco parcellare ovviamente resterà lì, questo lo capisco).
-Posso inviare immagine radiografica per visione?
Grazie
Esiti di millimetrico distacco parcellare della corticale del malleolo peroneale in prossimità dell'apice di data recente. Distacco dell'apice malleolare con modesto disassamento del frammento verosimilmente per esito di distacco non recente, più che non per distacco del nucleo di ossificazione non saldato. Modesta diastasi dello spazio sindesmosico tibio-peroneale distale.
Ho consultato un medico chirurgo specializzato in osteopatia e mi prescrive:
-nessuna immobilizzazione;
-riposo dalla corsa per ulteriori 10 giorni, da subito nuoto e bici;
-manipolazioni osteopatiche;
-successivamente riabilitazione propriocettiva e graduale ripresa della corsa.
Dal punto di vista clinico non ho dolori funzionali, ma solo alla digito-pressione sul malleolo. Ora la caviglia è anche asciutta.
Chiedo:
-Come è possibile che il quadro clinico sia così lieve laddove è evidenziata una frattura dell'apice (9,1 mm)?
-La terapia è condivisibile?
-La frattura si salderà? (Il distacco parcellare ovviamente resterà lì, questo lo capisco).
-Posso inviare immagine radiografica per visione?
Grazie
[#1]
Prof. Alessandro Caruso
Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata
4.2k 135
Gentile signora
Una frattura dell'apice malleolare, anche se minima, anche se sottoperiostea, anche se incompleta, va sempre immobilizzata, anche per breve tempo, anche con un tutore, una cavigliera rigida o semirigida.
Nel caso suo eviti il carico completo non protetto almeno inizialmente e eviti le mobilizzazioni immediate e forzate.
Faccia una radiografia di controllo ai 20 gg. e si affidi ad un ortopedico inizialmente e successivamente ad un Fisiatra
con il fisioterapista.
Cordiali saluti
Una frattura dell'apice malleolare, anche se minima, anche se sottoperiostea, anche se incompleta, va sempre immobilizzata, anche per breve tempo, anche con un tutore, una cavigliera rigida o semirigida.
Nel caso suo eviti il carico completo non protetto almeno inizialmente e eviti le mobilizzazioni immediate e forzate.
Faccia una radiografia di controllo ai 20 gg. e si affidi ad un ortopedico inizialmente e successivamente ad un Fisiatra
con il fisioterapista.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.5k visite dal 09/11/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.