Cartilagine

Buonasera. La mia mamma 50 anni da diversi anni, circa 15, ha i problemi legati al suo ginocchio. C'è consumo di cartilagine e una continua infiammazione. Quindi ha sempre dolori. 10 anni fa ha eseguito infiltrazione con l'acido ialuronico.
FA un lavoro abbastanza pesante. Lavora in una casa di riposo e fa sollevamenti delle persone che non sono autosufficienti. Credo che questo peggiori di molto la situazione.
Le è stato consigliato di fare nuoto, ma non aiuta un gran che.
Cosa le consigliate di fare, vista la sua situazione?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signora,

l'acido ialuronico svolge esclusivamente una funzione lubrificante, ma non ha alcuna reale azione rigenerativa (nè antiinfiammatoria) sulla cartilagine danneggiata.

La cartilagine, del resto, non ha autonomamente la capacità di auto-ripararsi.

Pertanto, l'unica soluzione concreta per riparare il danno cartilagineo, a mio parere, è quella di rigenerare il tessuto attraverso le cellule staminali ematiche (CD-34+) associate con i fattori di crescita delle piastrine (CGF), una metodica in media molto efficace, senza rischi, praticamente indolore, che richiede circa 30 minuti dal momento del prelievo di sangue dal braccio e l'infiltrazione. Oltre tutto, è estremamente economica, essendo il costo paragonabile (a volte inferiore) rispetto a una comune infiltrazione di acido ialuronico.
Noi la stiamo utilizzando in tutte le patologie artrosiche da oltre un anno (si tratta di una metodica nuovissima) per la notevole azione rigenerativa sulle cartilagini danneggiate, da cui, poi, si ottiene anche il miglioramento dei sintomi.

Deve però informarsi se nella sua zona c'è qualcuno che utilizza questa medodica innovativa (che non è il cosiddetto PRP, cioè il concentrato piastrinico).

Altre metodiche che utilizzano le cellule staminali sono molto più costose e soprattutto più invasive (prelievo dal tessuto adiposo addominale o dal midollo osseo della cresta iliaca).

Buona giornata

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale