Tunnel tarsale?
Gent.mo Dottore.
Vorrei riuscire ad avere un po' di chiarezza nel mio quadro articolare. Mesi fa, a causa di lancinanti dolori alla caviglia sx, ho eseguito RM articolare, in cui (in sintesi) è risultata un’imponente infiammazione del tendine tibiale posteriore e del flessore lungo delle dita, con anche versamento articolare nella zona tibio peroneale. Nessun segno di entesite e nessun segno di edema osseospongioso, con tendine di achille nella norma. All’esame obiettivo era presente un po' di edema. Terapia con cortisone che ha migliorato molto la situazione...ero arrivato a non riuscire più a camminare, ora cammino bene. Sto continuando con deltacortene a basso dosaggio (5mg) in quanto il dolore ritorna se non lo faccio, seppure in forma più lieve e non invalidante come prima. Ho fatto anche visita dal reumatologo, perché ho avuto pregressi di psoriasi nel passato. Il reumatologo, un mese fa, mi aveva dato una diagnosi di possibile artrite psoriasica in fase iniziale. Mi aveva detto lui stesso di continuare con deltacortene a basso dosaggio. A distanza di 1 mese faccio visita di controllo. Lo stesso reumatologo nota la caviglia in buon o stato, senza limitazioni di movimento, con il precedente edema quasi scomparso. Non avendo più quei forti disturbi, avendo gli esami VES, PCR e Fibrinogeno negativi, rileggendo meglio la risonanza, si rimangia la parola e, al contrario, sospetta che non si tratti di artrite psoriasica ma di semplice forte tenosinovite.
Detto tutto questo...eseguo una elettromiografia, in quanto, tra il 2013 e il 2015, ho subito interventi per sindrome tunnel carpale dx e sx, Guarito completamente e mai più accusato alcun disturbo ai polsi e alle mani, dal 2015 ad oggi. All’esame elettromiografico risulta normale conduzione motoria del nervo tibiale posteriore bilaterale. Invece, alla conduzione sensitiva, alla caviglia sx il nervo plantare mediale risulta essere caratterizzato da ridotta ampiezza del Nap, che dovrebbe essere sui 35 ed invece è a 14...anche l’area è a 13 invece che 45, quindi sembrerebbe una riduzione importante. La velocità di conduzione è 27, sia dx che sx, ma non so se sia normale, il neurologo non mi ha detto nulla al riguardo. Il neurologo che mi ha eseguito (con scrupolo) l’esame ha detto che è presente una lieve sofferenza del nervo. esclude che si tratti di artrite e ritiene che la compressione del nervo accentui i disturbi.
I miei disturbi permangono, seppure in forma meno grave rispetto alla fase acuta e, come scritto sopra, deambulo discretamente bene. Si irradiano sotto le dita del piede e avverto, sporadicamente, come degli aghi che pungono la zona plantare e dolore al calcagno mediale. ACCUSO ANCHE IMPROVVISE SCOSSE NELLA ZONA MEDIALE DeLE PIEDE.
Mi sono state consigliate anche le infiltrazioni, che eseguirò a metà ottobre, in radiologia interventistica, quindi ecoguidata.
Vorrei avere un suo autorevole parere, se possibile.
Vorrei riuscire ad avere un po' di chiarezza nel mio quadro articolare. Mesi fa, a causa di lancinanti dolori alla caviglia sx, ho eseguito RM articolare, in cui (in sintesi) è risultata un’imponente infiammazione del tendine tibiale posteriore e del flessore lungo delle dita, con anche versamento articolare nella zona tibio peroneale. Nessun segno di entesite e nessun segno di edema osseospongioso, con tendine di achille nella norma. All’esame obiettivo era presente un po' di edema. Terapia con cortisone che ha migliorato molto la situazione...ero arrivato a non riuscire più a camminare, ora cammino bene. Sto continuando con deltacortene a basso dosaggio (5mg) in quanto il dolore ritorna se non lo faccio, seppure in forma più lieve e non invalidante come prima. Ho fatto anche visita dal reumatologo, perché ho avuto pregressi di psoriasi nel passato. Il reumatologo, un mese fa, mi aveva dato una diagnosi di possibile artrite psoriasica in fase iniziale. Mi aveva detto lui stesso di continuare con deltacortene a basso dosaggio. A distanza di 1 mese faccio visita di controllo. Lo stesso reumatologo nota la caviglia in buon o stato, senza limitazioni di movimento, con il precedente edema quasi scomparso. Non avendo più quei forti disturbi, avendo gli esami VES, PCR e Fibrinogeno negativi, rileggendo meglio la risonanza, si rimangia la parola e, al contrario, sospetta che non si tratti di artrite psoriasica ma di semplice forte tenosinovite.
Detto tutto questo...eseguo una elettromiografia, in quanto, tra il 2013 e il 2015, ho subito interventi per sindrome tunnel carpale dx e sx, Guarito completamente e mai più accusato alcun disturbo ai polsi e alle mani, dal 2015 ad oggi. All’esame elettromiografico risulta normale conduzione motoria del nervo tibiale posteriore bilaterale. Invece, alla conduzione sensitiva, alla caviglia sx il nervo plantare mediale risulta essere caratterizzato da ridotta ampiezza del Nap, che dovrebbe essere sui 35 ed invece è a 14...anche l’area è a 13 invece che 45, quindi sembrerebbe una riduzione importante. La velocità di conduzione è 27, sia dx che sx, ma non so se sia normale, il neurologo non mi ha detto nulla al riguardo. Il neurologo che mi ha eseguito (con scrupolo) l’esame ha detto che è presente una lieve sofferenza del nervo. esclude che si tratti di artrite e ritiene che la compressione del nervo accentui i disturbi.
I miei disturbi permangono, seppure in forma meno grave rispetto alla fase acuta e, come scritto sopra, deambulo discretamente bene. Si irradiano sotto le dita del piede e avverto, sporadicamente, come degli aghi che pungono la zona plantare e dolore al calcagno mediale. ACCUSO ANCHE IMPROVVISE SCOSSE NELLA ZONA MEDIALE DeLE PIEDE.
Mi sono state consigliate anche le infiltrazioni, che eseguirò a metà ottobre, in radiologia interventistica, quindi ecoguidata.
Vorrei avere un suo autorevole parere, se possibile.
[#2]
Ex utente
Grazie mille Gentile Dottore. Sto assumendo acido alfalipoico. Mi hanno detto che è valida anche l'acetil carnitina. Lei quale prefersice di questi prodotti?
Alla luce di queste novità, dopo che mi aveva gentilmente risposto nei precedenti quesiti, il altro topic, ritiene che sia cambiato l'approccio diagnostico? Voglio dire, è possibile che l'esacerbazione dei sintomi ora sia dovuto più a questa sindrome che ad una sospetta artrite? Secondo lei è un intrappolamento avanzato, sulla base del referto elettromiografico.
Grazie mille, è davvero cortese.
Cordiali saluti.
Alla luce di queste novità, dopo che mi aveva gentilmente risposto nei precedenti quesiti, il altro topic, ritiene che sia cambiato l'approccio diagnostico? Voglio dire, è possibile che l'esacerbazione dei sintomi ora sia dovuto più a questa sindrome che ad una sospetta artrite? Secondo lei è un intrappolamento avanzato, sulla base del referto elettromiografico.
Grazie mille, è davvero cortese.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.8k visite dal 09/10/2018.
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