Rottura clb
Buongiorno a tutti, ho 42 anni e pratico attivamente l'arrampicata
sportiva come hobby.
Una decina di giorni fa, banalmente sollevando una borsa da terra, ho
sentito uno 'schiocco' all'interno della spalla sx non ho avuto
dolore, tumefazione ne versamento.
Nonostante ciò una ecografia e una risonanza magnetica hanno
evidenziato la rottura del capo lungo del bicipite all'altezza della
giunzione miotenedinea. Ho consultato alcuni ortopedici qui a Roma,
ricevendo pareri discordanti: alcuni sono favorevoli ad un approccio
più conservativo, sconsigliando la tenodenesi del capo lungo,
identificando come unica controindicazione una perdita della forza del
braccio in flessione dell'ordine del 5-8% (qualcosa in più in
supinazione). Altri ortopedici consigliano l'intervento,
considerando la mia giovane eta e la attività sportiva che pratico. A
tutto ciò aggiungo la testimonianza di altri scalatori, la maggior
parte dei quali hanno evitato l'intervento chirurgico, sottolineando
la capacita 'compensatoria' del capo corto e dei muscoli attigui
(brachiale).
Sulla base di quanto detto sopra, chiederei gentilmente se poteste fornirmi la vostra opinione in
proposito, sulla base delle vostre conoscenze in merito e delle
impressioni riportate dai vostri pazienti. Premetto che personalmente
do alla quesitone meramente estetica un 'peso' molto relativo, sono
invece molto più interessato alla funzionalità dell'arto. Attualmente
non ho dolore ne al braccio ne alla spalla in oggetto.
Ringraziandovi anticipatamente per la sua cortesia, porgo i miei
più distinti saluti
sportiva come hobby.
Una decina di giorni fa, banalmente sollevando una borsa da terra, ho
sentito uno 'schiocco' all'interno della spalla sx non ho avuto
dolore, tumefazione ne versamento.
Nonostante ciò una ecografia e una risonanza magnetica hanno
evidenziato la rottura del capo lungo del bicipite all'altezza della
giunzione miotenedinea. Ho consultato alcuni ortopedici qui a Roma,
ricevendo pareri discordanti: alcuni sono favorevoli ad un approccio
più conservativo, sconsigliando la tenodenesi del capo lungo,
identificando come unica controindicazione una perdita della forza del
braccio in flessione dell'ordine del 5-8% (qualcosa in più in
supinazione). Altri ortopedici consigliano l'intervento,
considerando la mia giovane eta e la attività sportiva che pratico. A
tutto ciò aggiungo la testimonianza di altri scalatori, la maggior
parte dei quali hanno evitato l'intervento chirurgico, sottolineando
la capacita 'compensatoria' del capo corto e dei muscoli attigui
(brachiale).
Sulla base di quanto detto sopra, chiederei gentilmente se poteste fornirmi la vostra opinione in
proposito, sulla base delle vostre conoscenze in merito e delle
impressioni riportate dai vostri pazienti. Premetto che personalmente
do alla quesitone meramente estetica un 'peso' molto relativo, sono
invece molto più interessato alla funzionalità dell'arto. Attualmente
non ho dolore ne al braccio ne alla spalla in oggetto.
Ringraziandovi anticipatamente per la sua cortesia, porgo i miei
più distinti saluti
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Buonasera. Nei giovani attivi il trattamento chirurgico sarebbe indicato ma se si fa nella fase acuta subito dopo la rottura. Invece nella fase cronica non è indicato il trattamento chirurgico perché il tendine si ritrae e il muscolo si ipotrofizza ed è indicato il rinforzo muscolare degli altri muscoli. Saluti
Dr. Ibrahim Akkawi
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1k visite dal 09/10/2018.
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