Fastidio al ginocchio sinistro
Salve a tutti,
vorrei chiedere un parere su un problema che mi sta affliggendo da un pò di tempo. Ho un fastidio al ginocchio sinistro, davanti, circa all'altezza della rotula. Non posso definirlo dolore, perchè è qualcosa di fastidioso, ma sopportabile. Tale dolore mi è comparso nelle ultime settimane nei giorni successivi ad aver praticato attività sportiva (circa 2/3 ore di mountainbike con temperature basse 5-7 gradi). Questo fastidio inizia subito dopo aver terminato lo sforzo fisico e via via si attenua scoparendo in 2/3 giorni. Il problema si evidenzia quando rimango a lungo seduto e poi mi alzo o, viceversa, quando sto a lungo in piedi, o quando salgo e scendo le scale. Come già detto al 3 giorno il fastidio è appena percettibile e al quarto già non ho nessun problema.
Ho trovato su internet che alcuni sintomi si possono ricondurre ad un problema rotuleo, tuttavia quello che mi preoccupa maggiormente sarebbe un interessamento del menisco. Comunque non ho notato alcun rigonfiamento o lesione all'altezza del ginocchio.
Dato che il lavoro non mi permette di andare dal mio dottore di base, ho pensato di esporre a voi questo problema.
Grazie anticipatamente.
vorrei chiedere un parere su un problema che mi sta affliggendo da un pò di tempo. Ho un fastidio al ginocchio sinistro, davanti, circa all'altezza della rotula. Non posso definirlo dolore, perchè è qualcosa di fastidioso, ma sopportabile. Tale dolore mi è comparso nelle ultime settimane nei giorni successivi ad aver praticato attività sportiva (circa 2/3 ore di mountainbike con temperature basse 5-7 gradi). Questo fastidio inizia subito dopo aver terminato lo sforzo fisico e via via si attenua scoparendo in 2/3 giorni. Il problema si evidenzia quando rimango a lungo seduto e poi mi alzo o, viceversa, quando sto a lungo in piedi, o quando salgo e scendo le scale. Come già detto al 3 giorno il fastidio è appena percettibile e al quarto già non ho nessun problema.
Ho trovato su internet che alcuni sintomi si possono ricondurre ad un problema rotuleo, tuttavia quello che mi preoccupa maggiormente sarebbe un interessamento del menisco. Comunque non ho notato alcun rigonfiamento o lesione all'altezza del ginocchio.
Dato che il lavoro non mi permette di andare dal mio dottore di base, ho pensato di esporre a voi questo problema.
Grazie anticipatamente.
[#2]
Utente
Salve Dr. Arati,
la ringrazio per la risposta fornitami.
Finalmente 2 settimane fa, dopo 2 consulti dal mio dottore di base, che mi aveva sempre diagnosticato un problema al menisco, ho fatto una visita ortopedica.
L'ortopedico mi ha diagnosticato una condropatia rotulea bilaterale (nel frattempo il fastidio si è spostato anche al ginocchio dx), dovuta a fattori congenici. Entrambe le rotule presentano una plica e in fase di flessione delle gambe si muovono verso l'esterno.
Mi ha consigliato una serie di sedute dal fisioterapista per ridurre l'infiammazione alle ginocchia (dopo l'ultima uscita in bici del 20 febbraio il fastidio è rimasto costante e non è più sparito). Dal fisioterapista effettuo 3 sedute settimanali di ultrasuoni (10 minuti per ginocchio), seguite da elettrostimolazione del quadricipite (10 minuti per gamba) e massaggi alle ginocchia. Contemporanemente l'ortopedico mi ha detto di eseguire ginnastica isometrica per potenziare il quadricipite. Steso a terra con una gamba piegata a circa 60/70° devo tendere il quadricipite dell'altra gamba distesa e alzarla di 20 cm, mantenendo la posizione per 3 secondi e riabbassare la gamba. Devo ripetere questa serie per 20 minuti su ogni gamba, per 2 volte al giorno, con 5 minuti di stretching finale.
Mi ha consigliato di effettuare un RX ad entrambe le ginocchia per rilevare la posizione delle rotule e lo stato delle cartilagini.
Se questo tipo di terapia non dà un buon esito l'ortopedico mi ha detto che un'altra soluzione sarebbe un'operazione in artroscopia per rimuovere la plica.
Lei cosa pensa?
Cordialmente.
la ringrazio per la risposta fornitami.
Finalmente 2 settimane fa, dopo 2 consulti dal mio dottore di base, che mi aveva sempre diagnosticato un problema al menisco, ho fatto una visita ortopedica.
L'ortopedico mi ha diagnosticato una condropatia rotulea bilaterale (nel frattempo il fastidio si è spostato anche al ginocchio dx), dovuta a fattori congenici. Entrambe le rotule presentano una plica e in fase di flessione delle gambe si muovono verso l'esterno.
Mi ha consigliato una serie di sedute dal fisioterapista per ridurre l'infiammazione alle ginocchia (dopo l'ultima uscita in bici del 20 febbraio il fastidio è rimasto costante e non è più sparito). Dal fisioterapista effettuo 3 sedute settimanali di ultrasuoni (10 minuti per ginocchio), seguite da elettrostimolazione del quadricipite (10 minuti per gamba) e massaggi alle ginocchia. Contemporanemente l'ortopedico mi ha detto di eseguire ginnastica isometrica per potenziare il quadricipite. Steso a terra con una gamba piegata a circa 60/70° devo tendere il quadricipite dell'altra gamba distesa e alzarla di 20 cm, mantenendo la posizione per 3 secondi e riabbassare la gamba. Devo ripetere questa serie per 20 minuti su ogni gamba, per 2 volte al giorno, con 5 minuti di stretching finale.
Mi ha consigliato di effettuare un RX ad entrambe le ginocchia per rilevare la posizione delle rotule e lo stato delle cartilagini.
Se questo tipo di terapia non dà un buon esito l'ortopedico mi ha detto che un'altra soluzione sarebbe un'operazione in artroscopia per rimuovere la plica.
Lei cosa pensa?
Cordialmente.
[#3]
Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali
Gent.mo utente
per meglio valutare lo stato della cartilagine sarebbe meglio effettuare una RMN delle ginocchia (se non lo ha già fatto), la fisioterapia andrebbe integrata con terapia strumentale di nuova concezione ed inoltre potrebbe assumere integratori per la cartilagine.
Se le cose non dovessere miglirare allora l'intervento in artroscopia potrebbe essere l'indirizzo giusto.
Distinti saluti
per meglio valutare lo stato della cartilagine sarebbe meglio effettuare una RMN delle ginocchia (se non lo ha già fatto), la fisioterapia andrebbe integrata con terapia strumentale di nuova concezione ed inoltre potrebbe assumere integratori per la cartilagine.
Se le cose non dovessere miglirare allora l'intervento in artroscopia potrebbe essere l'indirizzo giusto.
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 22.3k visite dal 22/01/2009.
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