Di 19 anni che da piu di 3 che soffro di un'fortissimo dolore alla spalla dx e a volte anche alla
Salve,dott io sono una ragazza di 19 anni che da piu di 3 che soffro di un'fortissimo dolore alla spalla dx e a volte anche alla sinistra,sono andata da piu di 7 medici i migliori di napoli,ho ft risonanze scintigrafie,radiografie ecc...nn e uscito nulla tranne che un acromion-clavicolare che pero i dott dicono che il dolore nn proiene da questo,ho ft terapie,cure medicinali ecc...nn ce la faccio piu il dolore e insopportabile..io credo che sia un problema di postura vorrei un vostro consiglio vi ringrazio mille
[#1]
Gentile signorina,
il dolore da Lei descritto è molto generico e di difficile interpretazione. E' impossibile ricostruire la storia del Suo dolore
Trattandosi di un dolore bilaterale occorre eseguire una diagnosi differenziale accurata tra tutte le cause muscolocheletriche (ma non solo...) che possono dare come area di riferimento la spalla.
Per farLe comprendere cosa si intenda per Storia del dolore Le allego qui sotto una piccola guida.
STORIA DEL DOLORE
La caratterizzazione del dolore e della risposta del paziente è uno degli elementi chiave della terapia. Valutando e studiando il tempo e modalità d’inizio, la localizzazione, la qualità, la durata e l’intensità del dolore, le risposte del paziente ed i fattori psicologici che contribuiscono ai meccanismi di risposta del paziente, il medico può stabilire il miglior trattamento terapeutico.
Tempo e modalità d’inizio
Quando il dolore è iniziato (da quando tempo e se dopo un’evento traumatico o senza causa apparente, dopo la gravidanza, ecc.) e come è iniziato (lentamente, improvvisamente, dopo un lavoro ripetiti, voecc.)
Localizzazione del dolore
La localizzazione e la distribuzione del dolore aiutano a determinare il tipo di patologia dolorosa presentata dal paziente, per es. centrale o periferica (irradiazione, dolore riflesso, ecc.). Il racconto del paziente è determinante. Distribuzioni e localizzazioni bizzarre devono far sospettare problemi psichici o motivazioni diverse (conflittualità con il datore di lavoro, problemi con le assicurazioni, desiderio di prepensionamento, ecc.)
Descrizione del dolore
Spesso i pazienti sono vaghi riguardo alla localizzazione del dolore. Può essere utile farsi indicare le parti interessate su una mappa del corpo umano. Alcuni pazienti loquaci sono estremamente prolissi e fantasiosi fino al punto di fuorviare l’attenzione del medico sul problema-dolore: essi devono essere indotti vivamente a rispondere alle domande senza dilungarsi in descrizioni inutili. Altri ancora possono riportare lunghe liste di eventi patologici, dolorosi e non, appuntati in quaderni con precisione nevrotica. Gran parte dei pazienti doloranti cronici tende, durante la visita, a "prendere in mano le redini" del colloquio tentando di orientare il discorso verso argomenti e notizie che reputa importanti o vuol segnalare al medico come tali. Questo atteggiamento deve essere ostacolato. Questo è spesso un comportamento seguito da pazienti con dolori psicogeni e/o con notevole componente nevrotica che vuole mirare a mascherare, istintivamente o anche volontariamente, la natura del dolore.
Durata
I pazienti con sintomi dolorosi di durata inferiore a sei mesi sembrano rispondere meglio alle terapie mediche, mentre quelli con dolore da più di due anni è improbabile che rispondano ad alcuni trattamenti. Se il dolore è cronico, il medico dovrebbe accertare se vi sia stato un cambiamento recente nell’intensità, nella distribuzione o nella qualità del dolore.
Cause di comparsa del dolore
Gli infortuni sul lavoro hanno una relazione negativa con il successo della terapia. Inoltre, la risposta alla terapia può essere influenzata in senso negativo se il dolore si è manifestato in seguito ad un intervento chirurgico o è conseguente ad un incidente stradale. In generale la speranza di un indennizzo assicurativo influenza molto negativamente la guarigione.
Caratteristiche del dolore
Il momento della comparsa del dolore, l'intensità, la qualità e l'irradiazione sono indicativi sia per la diagnosi che per le possibili terapie.
Risposta del dolore alle attività
La determinazione di quali attività allevino il dolore e di quali lo aggravino è indicativa per la ricerca delle cause che hanno provocato il dolore e per i possibili trattamenti. Principalmente il rapporto del dolore con le attività lavorative, quelle ricreative ed il sonno sono estremamente indicative. Un paziente che dorme regolarmente verosimilmente ha un’intensità del dolore non elevata rispetto ad un paziente che dorme poco o niente. Un paziente che guida regolarmente è probabile che ha una lombalgia sopportabile.
Sintomi associati
Il paziente presenta altri sintomi in associazione al dolore? Presenta torpore o parestesie, debolezza, disfunzione intestinale o urinaria, diminuzione della temperatura, aumento della sudorazione, cianosi o edema? È presente dolorabilità locale, iperestesia, iperalgesia, ipoalgesia o anestesia?
Miglioramento o peggioramento
Devono essere indagate situazioni o condizioni ambientali e climatiche che possono migliorare o peggiorare il dolore: caldo, freddo, vento, umidità, sonno, fatica, stress, lavoro, riposo, ecc.
--------------------------------------------
Oltre non posso andare perchè per una risposta adeguata nel suo caso è indispensabile una vista clinica approfondita.
Cordialmente
Dr. Antonio Valassina
il dolore da Lei descritto è molto generico e di difficile interpretazione. E' impossibile ricostruire la storia del Suo dolore
Trattandosi di un dolore bilaterale occorre eseguire una diagnosi differenziale accurata tra tutte le cause muscolocheletriche (ma non solo...) che possono dare come area di riferimento la spalla.
Per farLe comprendere cosa si intenda per Storia del dolore Le allego qui sotto una piccola guida.
STORIA DEL DOLORE
La caratterizzazione del dolore e della risposta del paziente è uno degli elementi chiave della terapia. Valutando e studiando il tempo e modalità d’inizio, la localizzazione, la qualità, la durata e l’intensità del dolore, le risposte del paziente ed i fattori psicologici che contribuiscono ai meccanismi di risposta del paziente, il medico può stabilire il miglior trattamento terapeutico.
Tempo e modalità d’inizio
Quando il dolore è iniziato (da quando tempo e se dopo un’evento traumatico o senza causa apparente, dopo la gravidanza, ecc.) e come è iniziato (lentamente, improvvisamente, dopo un lavoro ripetiti, voecc.)
Localizzazione del dolore
La localizzazione e la distribuzione del dolore aiutano a determinare il tipo di patologia dolorosa presentata dal paziente, per es. centrale o periferica (irradiazione, dolore riflesso, ecc.). Il racconto del paziente è determinante. Distribuzioni e localizzazioni bizzarre devono far sospettare problemi psichici o motivazioni diverse (conflittualità con il datore di lavoro, problemi con le assicurazioni, desiderio di prepensionamento, ecc.)
Descrizione del dolore
Spesso i pazienti sono vaghi riguardo alla localizzazione del dolore. Può essere utile farsi indicare le parti interessate su una mappa del corpo umano. Alcuni pazienti loquaci sono estremamente prolissi e fantasiosi fino al punto di fuorviare l’attenzione del medico sul problema-dolore: essi devono essere indotti vivamente a rispondere alle domande senza dilungarsi in descrizioni inutili. Altri ancora possono riportare lunghe liste di eventi patologici, dolorosi e non, appuntati in quaderni con precisione nevrotica. Gran parte dei pazienti doloranti cronici tende, durante la visita, a "prendere in mano le redini" del colloquio tentando di orientare il discorso verso argomenti e notizie che reputa importanti o vuol segnalare al medico come tali. Questo atteggiamento deve essere ostacolato. Questo è spesso un comportamento seguito da pazienti con dolori psicogeni e/o con notevole componente nevrotica che vuole mirare a mascherare, istintivamente o anche volontariamente, la natura del dolore.
Durata
I pazienti con sintomi dolorosi di durata inferiore a sei mesi sembrano rispondere meglio alle terapie mediche, mentre quelli con dolore da più di due anni è improbabile che rispondano ad alcuni trattamenti. Se il dolore è cronico, il medico dovrebbe accertare se vi sia stato un cambiamento recente nell’intensità, nella distribuzione o nella qualità del dolore.
Cause di comparsa del dolore
Gli infortuni sul lavoro hanno una relazione negativa con il successo della terapia. Inoltre, la risposta alla terapia può essere influenzata in senso negativo se il dolore si è manifestato in seguito ad un intervento chirurgico o è conseguente ad un incidente stradale. In generale la speranza di un indennizzo assicurativo influenza molto negativamente la guarigione.
Caratteristiche del dolore
Il momento della comparsa del dolore, l'intensità, la qualità e l'irradiazione sono indicativi sia per la diagnosi che per le possibili terapie.
Risposta del dolore alle attività
La determinazione di quali attività allevino il dolore e di quali lo aggravino è indicativa per la ricerca delle cause che hanno provocato il dolore e per i possibili trattamenti. Principalmente il rapporto del dolore con le attività lavorative, quelle ricreative ed il sonno sono estremamente indicative. Un paziente che dorme regolarmente verosimilmente ha un’intensità del dolore non elevata rispetto ad un paziente che dorme poco o niente. Un paziente che guida regolarmente è probabile che ha una lombalgia sopportabile.
Sintomi associati
Il paziente presenta altri sintomi in associazione al dolore? Presenta torpore o parestesie, debolezza, disfunzione intestinale o urinaria, diminuzione della temperatura, aumento della sudorazione, cianosi o edema? È presente dolorabilità locale, iperestesia, iperalgesia, ipoalgesia o anestesia?
Miglioramento o peggioramento
Devono essere indagate situazioni o condizioni ambientali e climatiche che possono migliorare o peggiorare il dolore: caldo, freddo, vento, umidità, sonno, fatica, stress, lavoro, riposo, ecc.
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Oltre non posso andare perchè per una risposta adeguata nel suo caso è indispensabile una vista clinica approfondita.
Cordialmente
Dr. Antonio Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
[#2]
Ex utente
La ringrazio di avermi risp,io posso dirle che il dolore e iniziato 3 anni fa,credo a causa di una caduta,però nn so dirlo con sicurezza,il dolore nn e proprio costante si puo dire che un'giorno ce ed un altro no,anche se pian pian sta peggorando,il dolore maggiormento lo ho alla sp dx,e prende tutta la clavicola fino ad arrivare all collo,per farle capire meglio e cm se qualcuno mi desse un'forte pugno sulla spalla,provo un'forte dolore e poi quand muovo la clavicola sento dell'botticine...maggiormente il dolore viene quand nn mi trovo in una postura corretta..la ringrazio mille capisco che e difficile capire cosa possa essere pultroppo nn riesco ad esprimerlo meglio arrivederci la ringrazio
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.7k visite dal 21/01/2009.
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