Sospetta lesione lca, menisco interno e piatto tibiale da trauma distorsivo sci

Gentili Medici,

in data 3/01/09 ho avuto una trauma da distorsione praticando sci.

Immediatamente sono stato soccorso e sottoposto a indagine RX e visita ortopedico con il seguente referto:

Ginocchi con modico versamento intrarticolare, non meritevole di artrocentesi, ha deambulato dopo il trauma con modesto dolore.
Lachman CAD negativi, Jerk non valutabili per contrattura antalgica. Alle manovre stress si apprezza modesta lassità laterale come per lesione parziale del LCL, modesta dolorabilità in emirimia laterale. Manovre meniscali ad Apley negativi, non deficit vnp arti inferiori.

Sono tornato a casa e come da prescrizione ho applicato spesso ghiaccio, il ginocchio è migliorato moltissimo, dolore praticamente scomparso, non ho mai avuto sensazioni di cedimento né di blocco, l'unico dolore che sento si verificare quando piego la gamba ben oltre i 100 gradi, diciamo quando la piego quasi tutta verso la coscia. Non ho dolori in superestensione.

Ieri come prescritto ho effettuato una RMN, ero molto tranquillo perché ritenevo potesse essere tutto a posto.

Il referto però mi ha lasciato a dir poco di stucco:

E' specificato che l'esame è viziato da artefatti tecnici, non so cosa voglia dire!

Ecco il testo:

Alterazione di segnale lineare a decorso longitudinale e obliquo a carico del corno posteriore della fibrocartilagine meniscale interna, da riferire a lesione di aspetto completo.

Non evidenti significative alterazioni di segnale a carico della fibrocartilagine meniscale esterna..

Estremamente ispessito e disomogeneo il LCA in relazione ad ampia lesione, di aspetto subtotale, parzialmente adagiato sulla tibia.
Regolari per segnale e continuità i LCP e i collaterali.

Alterazione di segnale focale a sede ossea, a sede posteriore e articolare, dell'emipiatto tibiale esterno, in relazione ad assai verosimile frattura dello stesso; coesiste ampia aletazione di segnale a sede midollare periferica al reperto da riferire ad edema della spongiosa.

Regolare il cavo popliteo. Non cisti di Baker.

Modico piattismo trocleare con rotula normoposta come altezza, ma di aspetto displasico e in lieve iperpressione esterna con segni di contropatia FR, sul versante rotuleo.
Versamento nel compartimento anteriore.
Regolare il tendine rotuleo.

Detto questo io fino a ieri ero sereno e cammincavo felicemente senza praticamente zoppicare, oggi mi ha visto un altro ortopedico, secondo il quale l'esame clinico non da risultati certi, nel senso che sembra che io non abbia lesioni meniscali perché manovrando i menischi non avverto dolore, inoltre lo shift per testare LCA dimostra una certa lassità solo modesta.

MI ha visitato anche chirurgo il quale vuole che io faccia una nuova RMN, la precedente è di ieri 20/01.

Ora vogliono che io giri con le stampelle, per via della possibile microfrattura, che però gli RX non avevano dimostrato.

Secondo voi come è meglio che proceda, devo fare subito un artrocentesi?

Il fatto che io non senta dolore, ne problemi di stabilità, mi può far sperare in un esito più fausto di quanto la rmn faccia pensare?

Se LCA fosse rotto completamente mi verrebbe da credere da profano che il test clinico lo dovrebbe dimostrare facilmente, è vero oppure mi sbaglio e il test clinico può dare falsi negativi?

Ringrazio tutti coloro che vorranno darmi un ulteriore parere, per poter effettuare scelte diagnostiche consapevoli e non commettere azzardi.

Marco da Genova
Ps se qualcuno lo desidera posso inviare in formato digitale le immagini dettagliate della RMN
[#1]
Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 943 50
Gentile Utente
In genere la diagnosi di rottura del LCA è frutto di una valutazione combinata tra RM ed esame clinico.
Se il suo ortopedico di fiducia dubita della rottura direi che avrà valutato clinicamente una certa stabilità del ginocchio.
Io Le consiglierei di riabilitare al meglio il suo ginocchio e rivalutarlo a gonfiore scomparso e soprattutto senza la sintomatologia post traumatica.
Se il ginocchio è ancora molto gonfio va utilizzata una terapia con anti infiammatori e ghiaccio.
La massa muscolare andrebbe recuperata al più presto e non è indispensabile l'uso di bastoni canadesi in assenza di elementi di instabilità del ginocchio.
Avere in visione le immagini non aggiungerebbe altro a quanto detto.
Ci faccia sapere
cordiali saluti

Antonio Mattei

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr Mattei,

la ringrazio per la tempestiva risposta.

Il gonfiore attualmente è molto modesto, uso il ghiaccio 4-5 volte al giorno, la muscolatura non mi pare abbia risentito anche perché ho una muscolatura abbastanza ben sviluppata.

Quindi in parole povere fare una nuova RMN gia domani è prematuro... tanto vale che ne faccia una la settimana prox, e intanto mi metto a riposo ancora piu assoluto.

La frattura da quel che ho capito potrebbe essere invece un trauma da impatto, cioé praticamente il femore che sbatte sul piatto tibiale e che crea una sorta di edema e uan lesione superficiale...

[#3]
Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 943 50
Non è così, è che tecnicamente si chiamano così...
Comunque la frattura di cui Lei parla è di quelle che si riscontrano in genere nelle rotture del LCA e direi che l'astensione dal carico per 4 settimane è più che sufficiente per farle guarire.
In questo periodo però vanno praticati esercizi di mobilizzazione del ginocchio e di rinforzo muscolare.
Le ricordo che per valutare una eventuale frattura è più specifico l'esame TC. Anche perchè mi pare di aver capito che in PS Le hanno effettuato un esame Rx (come abitualmente si fa in queste sedi) del ginocchio che risultava negativo. (se così non fosse, forse sarebbe il caso che Lei facesse almeno una radiografia del ginocchio).
Se tutto quello che ho supposto è vero Io Le consiglio di riprendere gradualmente la sua normale attività della vita quotidiana e poi valutare l'ipotesi di ripetere la RM se la sintomatologia dovesse crearle ancora dei problemi.
Ci tenga informati
[#4]
Utente
Utente
Gentile Dr Mattei,

è riuscito perfettamente a visualizzare la situazione, infatti in PS ho effettuato un esame RX che risultava assolutamente negativo, lo stesso radiologo che ha fatto ieri la RM ha detto che guardando le radiografie, lui stesso avrebbe detto che non ci sono fratture.

Per tale motivo ho caricato il ginocchio deambulando "secondo dolore", anche perché dopo 4-5 giorni non avevo nessun dolore a caricarlo come non ho ora, per questo l'ipotizzata frattura mi ha lasciato molto perplesso ed inoltre da quello che so la RM è specifica per tessuti che contengono acqua, quindi tanta piu acqua tanta piu accurattezza è possibile con la RM, quindi immagino che la parte del piatto tibiale interessata dall'edema visualizzata in RM sia non propriamente la parte ossea, ma la parte piu esterna dell'osso.


Per me è molto difficile usare i bastoni canadesi considerato che mi viene spontaneo camminare siccome non avverto dolore... ma non vorrei fare danni...

Penso cmq eseguirò una TC, cosi da togliere ogni eventuale dubbio e come da Lei consigliato rimandero una nuova RM quando l'infiammazione sarà scemata.

Grazie ancora della Sua gentilezza e cordialità.

PS fosse per me io molto volentieri sarei sulle piste da sci il prox weekend :D
[#5]
Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 943 50
Questo mi pare molto esagerato!
Però le dico che le considerazioni che Lei ha fatto sono corrette.
La TC non la ritengo indispensabile.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Utente
Gentile Dr Mattei,

non si preoccupi, nonostante la mia passione non metterò a repentaglio la mia attività sciistica futura... vorrà dire che mi allenerò per la prossima stagione 2009/2010 in palestra, con muscolatura potenziata e tutori da sci onde prevenire il più possibile altri infausti incidenti.

E' stato davvero un piacere trovare questo sito e uno specialista diponibile e gentile quanto Lei.

La terrò aggiornato sugli sviluppi.

Grazie ancora.
Cordiali Saluti.
Marco
[#7]
Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 943 50
grazie per i complimenti ma sono sicuramente allargati a tutto il sito.
In bocca al lupo