Il dottore ha detto che avevo avuta una

Quella che era una lontanissima sensazione di dolore quando alzavo le braccia per ad esempio mettere i panni sullo stendino si è fatta sempre più presente nel corso dell'anno 2008 fino a giungere al quasi completa mobilizzazione della spalla/braccio sinistro, gonfiandosi anche il gomito ad Ottobre 2008.
Il referto della risonanza magnetica, ad Ottobre 2008, della spalla sinistra diceva:
"Esame eseguito con sequenze FSEe GE secondo piani di scansione assiali,
coronali e sagittali.
Il tendine del sovraspinoso mostra focale disomogeneità di segnale in sede
inserzionale verosimilmente per la presenza di minute calcificazioni.
Discreta riduzione in ampiezza dello spazio acromion-omerale con obliterazione del cuscinetto adiposo subacromiale ed impigement sul tendine del sovraspinoso.
La testa omerale presenta piccola cisti subcondrale a livello del margine
postero-superiore.
Non evidenti alterazioni di significato patologico a carico delle restanti
strutture osteoarticolari esaminate.
Assenza di versamento intra o extra articolare."

L'ortopedico al quale mi sono rivolta mi ha detto che la risoluzione sarebbe stata l'operazione ma prima cercava di risolvere la mia situazione con una cura di cortisone (da 16mg in pillole) per 15 gg e poi fisioterapia.

Nel frattempo alcuni esami di laboratorio: Ves, pcr, anti ccp, elletroforesi, emocromo, walee rose, reuma test.

Le analisi da dove si evince che non ho nè i reumatismi e nè
l'artrite reumatoide che forse l'ortopedico aveva sospettato.

Ho fatto la terapia con il cortisone 16 mg al dì e subito dopo ho fatto 10 sedute di Tecar, laser, tens, ultrasuoni mobili e rieducazione.
Nel pomeriggio dovevo necessariamente tenere il ghiaccio sulla spalla dal
dolore. Null'altro.

Il dolore inizia a rientrare, non continuo la fisioterapia sia per motivi lavorativi, sia perchè effettivamente stavo riacquistando giorno per giorno la funzionalità della spalla e del braccio.

Un piccolo blocco però c'è ed è rimasto, almeno per ora non è andato via,
all'attaccatura della spalla con il braccio;ossia quando alzo il braccio in alto fino alla testa non lo sento completamente libero, riesco a toccarmi anche l'altra spalla (la destra) ma giusto fino alla punta non arrivo anche dietro.
Dopo la fisioterapia,a distanza di 1 mese, ossia la scorsa settimana mi sono rivolta ad un'altro ortopedico per un ulteriore consulto, giusto per avere un parere riguardo a questa situazione residuale.

Questo ortopedico, sedutastante ha deciso di farmi una puntura alla spalla sx
dalla parte posteriore della spalla, chiamandola "Test all'anestetico" per
verificare se avessi una capsulite adesiva, è entrato con la stessa puntura e
ripeto con la stessa!! (anestetico e cortisone credo di aver capito) in 2
punti, nel primo punto tutto bene, nel secondo punto mi ha fatto malissimo e inclinando l'ago è andando il profondità (così ha detto) ho sentito un dolore allucinante che son svenuta all'istante! Sono stata mezz'ora sul lettino non riuscivo a rialzarmi e mi girava la testa... avevo il fiatone e la tosse, ogni tanto la fitta e il dolore in quel punto della puntura mi faceva ristendere sul lettino per i giramenti di testa, il dottore ha detto che avevo avuta una
"crisi vagale" (cos'è??) ...... insomma.... ripresa dallo svenimento mi ha
alzato nuovamente il braccio dicendo che non era capsulite adesiva!! (Vi chiedo, era necessario fare ciò per verificarlo? era plausibile sospettare questa capsulite adesiva che non ho?)
Ha scritto, in ultimo, "Tendinite calcifica con borsite cronica spalla sx"
Test all'anestetico: positivo per borsite e si consiglia terapia farmacologica
con Arcoxia 90 mg, a capsula al dì per 12 gg.
Io sono stata male nella giornata successiva, la spalla aveva rispreso a farmi
male, dopo la puntura, l'infiammzaione era come ritornata lungo tutto il
braccio e non riuscivo più ad alzarlo oltre l'altezza del seno poi in serata ho
preso questo Arcoxia e sono stata meglio.
Ho letto che è un farmaco per l'artrite reumatoide, ma io non la ho! Perchè
me l'ha prescitto??
Vorrei capire illuminatemi, per favore!
Vi ringrazio davvero di cuore se vorrete esprimere il vostro parere riguardo
a quello che mi è accaduto.
Saluti vivissimi.
[#1]
Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Gentile Utente
Non capisco perchè non si sia rivolta di nuovo al suo ortopedico di fiducia.
Comunque il test praticato dal collega rientra nei test che possono essere effettuati per fare diagnosi di patologia alla spalla.
La terapia prescritta dal suo primo ortopedico consultato mi sembra quella più appropriata e deve seguirla fino in fondo se vuole ottenere risultati.
In caso di risultati non soddisfacenti si può poi ricorrere all'intervento chirurgico in artroscopia.
La terapia con Arcoxia è semplicemente una terapia antiinfiammatoria che in genere si prescrive in tutte le forme di infiammazione acute e croniche.
Non è necessario avere l'artrite reumatoide.
Spero di essere stato esaustivo.
La saluto cordialmente

Antonio Mattei

[#2]
Utente
Utente
Egregio dottore,
la ringrazio per avermi risposto.
Mi sono rivolta all'ortopedico precedente che mi ha consigliato di proseguire la fisioterapia per altri 2 mesi e volendo fino a 6 mesi dicendomi che l'operazione sarebbe stata meglio evitarla in una spalla giovane.
Purtroppo la fisioterapia mi toglie 4-5 ore al giorno (tra attesa e applicazione) e io non posso più assentarmi dal lavoro,purtroppo lavoro in una struttura privata...
Vorrei capire, il test all'anestetico non è quindi una infiltrazione cortisonica?
Inoltre lo svenimento che lui ha definito "crisi vagale" rientra nella normalità di questo test?
Lì per lì non ho approfondito con l'ortopedico perchè ero completamente stordita e lo sono stata fino al giorno successivo!
[#3]
Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Nel praticare il test non si inietta cortisone bensì anestetico.
La crisi vagale può essere la conseguenza ma potrebbe esserci stata anche una allergia all'anestetico utilizzato.
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