Frattura piatto tibiale laterale dx

Buongiorno,

scrivo per avere un consulto riguardo un esame diagnostico che vorrei eseguire.

Il 29 giugno scorso ho avuto un infortunio al ginocchio destro in arrampicata.
Cercherò di essere più chiara possibile nello spiegare la dinamica dell'episodio: stavo assicurando il mio compagno e quando si è lasciato dalla parete ha trascinato via anche me per differenza di peso. Per non sbattere con la faccia o con le mani sulla roccia che si trovava alla mia destra, ho bloccato il volo tenendo la gamba destra estesa. L'impatto è stato molto forte e secco, non ricordo di aver sentito crac o altri rumori particolari. Inoltre, non mi sembra che il ginocchio sia andato in extra/intrarotazione e nemmeno in iperestensione.
Dopo l'accaduto sono scesa dal sentiero sulle mie gambe e sono tornata a casa(la falesia di arrampicata si trovava ad un'ora di strada dal mio paese).
La mattina seguente il ginocchio appariva molto edematoso, non erano presenti ematomi e non sentivo eccessivo dolore.
Ai raggi mi è stata diagnosticata una frattura composta del piatto tibiale dx ("linee radiotrasparenti interrompono il profilo del piatto tibiale dx"). Mi vengono prescritti 25-30 giorni di riposo, tutore bloccato a 20° di flessione, scarico con stampelle e terapia con eparina.
A distanza di un mese di riposo il ginocchio si presenta non dolorante e ancora lievemente edematoso soprattutto sul lato interno; il gonfiore aumenta appena mi alzo o mi siedo.
Domani ho i raggi di controllo e lunedì prossimo la visita ortopedica.

Alla luce di quanto riportato mi chiedevo se fosse utile eseguire una rmn e magari di portare il referto alla visita di lunedì in modo da fornire un quadro più completo possibile all'ortopedico.
Ho sollevato la questione con il mio medico di base e non ha preso in considerazione la mia richiesta.

Ringrazio per l'attenzione prestatami.

In attesa di un vostro riscontro,

porgo i miei più cordiali saluti.