Dolore coscia da 3 mesi
Gentili dottori,
Sono qui a scrivervi per un problema che sto cercando di risolvere da più di 3 mesi. Ho un lieve dolore sulla coscia sinistra che localizzarei nella zona tra il vasto mediale e il vasto laterale, a circo 10-15 cm dal ginocchio, circa a metà della lunghezza della coscia.
3 mesi fa sono caduta dalle scale, battendo la natica destra e cadendo, ho fatto un movimento strano con il ginocchio sinistro. E infatti, immediatamente dopo la caduta, ho avvertito dolore sul ginocchio, dolore che è rimasto per qualche giorno e poi è quasi scomparso. Ho ripreso, ahimè, abbastanza velocemente l'attività fisica.
A 10 giorni dalla caduta, la mattina mi sono svegliata con il dolore descritto all'inizio. La prima settimana il dolore era intenso, puntorio e presente solo al movimento della gamba (soprattutto alla contrazione), cosa che infatti mi portava a zoppicare. Iniziando a fare più attenzione alla gamba, mi sono accorta di avere un leggero rigonfiamento, che percepisco anche al tatto, a circa 5 cm sopra il ginocchio. Sia sul rigonfiamento che nella zona adiacente non c'è segno di rossore (anzi, sembra quasi più chiara del resto della pelle) né calore. Dato il sovrappeso e i problemi di cellulite, non è facile stabilire se fosse già lì o sia venuto fuori da poco. Il medico di base l'ha imputato ad un ristagno linfatico, per il quale mi ha prescritto degli integratori che però non hanno sortito effetto. Dopo un mese ho iniziato ad effettuare un po' di indagini, partendo da un EcoDoppler, che non ha evidenziato nulla di strano se non un'insufficienza venosa. Mi sono recata in seguito da un'ecografista che mi ha effettuato un'ecografia dei tessuti molli e quella muscolare/tendinea, non evidenziando nulla se non un lipoma sottocutaneo.
Ad oggi il dolore è decisamente attenuato e presente prevalentemente nel passaggio dallo stato di riposo alla fase di movimento; paradossalmente, facendo attività fisica (che continuo a fare), non lo avverto quasi per nulla. Ho iniziato una prima seduta di Tecar.
Non emergendo nulla da questi esami, ho iniziato a pensare a patologie di carattere osseo, e internet ha contribuito ad alimentare ansie per cose particolarmente gravi.
Ad oggi, mi rimane da effettuare una RMN della coscia, che effettuerò tra 2 giorni.
Quello che vorrei capire è: è possibile, a seguito di un trauma del genere, portarsi "dietro" della dolorabilità, seppur lieve, per più di 12 settimane? Il tipo e l'intensità del dolore è compatibile anche con patologie gravi di carattere osseo o queste si presentano in forme diverse?
Purtroppo questa condizione e questo stato di incertezza mi stanno tormentando.
Ringrazio anticipatamente chi risponderà.
Sono qui a scrivervi per un problema che sto cercando di risolvere da più di 3 mesi. Ho un lieve dolore sulla coscia sinistra che localizzarei nella zona tra il vasto mediale e il vasto laterale, a circo 10-15 cm dal ginocchio, circa a metà della lunghezza della coscia.
3 mesi fa sono caduta dalle scale, battendo la natica destra e cadendo, ho fatto un movimento strano con il ginocchio sinistro. E infatti, immediatamente dopo la caduta, ho avvertito dolore sul ginocchio, dolore che è rimasto per qualche giorno e poi è quasi scomparso. Ho ripreso, ahimè, abbastanza velocemente l'attività fisica.
A 10 giorni dalla caduta, la mattina mi sono svegliata con il dolore descritto all'inizio. La prima settimana il dolore era intenso, puntorio e presente solo al movimento della gamba (soprattutto alla contrazione), cosa che infatti mi portava a zoppicare. Iniziando a fare più attenzione alla gamba, mi sono accorta di avere un leggero rigonfiamento, che percepisco anche al tatto, a circa 5 cm sopra il ginocchio. Sia sul rigonfiamento che nella zona adiacente non c'è segno di rossore (anzi, sembra quasi più chiara del resto della pelle) né calore. Dato il sovrappeso e i problemi di cellulite, non è facile stabilire se fosse già lì o sia venuto fuori da poco. Il medico di base l'ha imputato ad un ristagno linfatico, per il quale mi ha prescritto degli integratori che però non hanno sortito effetto. Dopo un mese ho iniziato ad effettuare un po' di indagini, partendo da un EcoDoppler, che non ha evidenziato nulla di strano se non un'insufficienza venosa. Mi sono recata in seguito da un'ecografista che mi ha effettuato un'ecografia dei tessuti molli e quella muscolare/tendinea, non evidenziando nulla se non un lipoma sottocutaneo.
Ad oggi il dolore è decisamente attenuato e presente prevalentemente nel passaggio dallo stato di riposo alla fase di movimento; paradossalmente, facendo attività fisica (che continuo a fare), non lo avverto quasi per nulla. Ho iniziato una prima seduta di Tecar.
Non emergendo nulla da questi esami, ho iniziato a pensare a patologie di carattere osseo, e internet ha contribuito ad alimentare ansie per cose particolarmente gravi.
Ad oggi, mi rimane da effettuare una RMN della coscia, che effettuerò tra 2 giorni.
Quello che vorrei capire è: è possibile, a seguito di un trauma del genere, portarsi "dietro" della dolorabilità, seppur lieve, per più di 12 settimane? Il tipo e l'intensità del dolore è compatibile anche con patologie gravi di carattere osseo o queste si presentano in forme diverse?
Purtroppo questa condizione e questo stato di incertezza mi stanno tormentando.
Ringrazio anticipatamente chi risponderà.
[#1]
Buongiorno,
sono un ortopedico che si occupa anche di oncologia muscoloscheletrica.
Dal quadro sintomatologia che descrive il dolore è progressivamente diminuito ed era da correlare ad un pregresso trauma. Tuttavia consiglio vivamente di effettuare un approfondimento imaging con RMN (e se dovessero risultare immagini dubbie deve essere completata con il mezzo di contrasto) in quanto un dolore persistente per oltre 15 giorni deve essere considerato sospetto e analizzato con prudenza.
In diagnosi differenziale esistono numerose patologie sia assolutamente benigne che di maggiore gravità, per cui è bene non sottostimare il quadro.
Cordiali saluti
Prof. Andrea Angelini
sono un ortopedico che si occupa anche di oncologia muscoloscheletrica.
Dal quadro sintomatologia che descrive il dolore è progressivamente diminuito ed era da correlare ad un pregresso trauma. Tuttavia consiglio vivamente di effettuare un approfondimento imaging con RMN (e se dovessero risultare immagini dubbie deve essere completata con il mezzo di contrasto) in quanto un dolore persistente per oltre 15 giorni deve essere considerato sospetto e analizzato con prudenza.
In diagnosi differenziale esistono numerose patologie sia assolutamente benigne che di maggiore gravità, per cui è bene non sottostimare il quadro.
Cordiali saluti
Prof. Andrea Angelini
Prof. Andrea Angelini
[#2]
Utente
Gentile Prof. Angelini,
La ringrazio molto per il suo riscontro.
A seguito della RMN, sul referto c'è scritto:
"Le cartilagini di rivestimento femoro-tibiali sono ben rappresentate, di spessore e profilo nella norma.
Edema spongioso sottocorticale all'amipiatto tibiale interno posteriormente.
Non segni di rottura a carico di entrambe le fibrocartilagini meniscali.
Non lesioni ai legamenti crociali ed i collaterali.
Ai gradi di flessione dell'esame rotula altoposta ed in iperpressione esterna, cartilagini di rivestimento femoro-patellare ben rappresentate, di profilo e spessore nella norma, senza segni di sofferenza della spongiosa ossea sottocorticale.
Non è presente versamento articolare.
Regolare per decorso, morfologia ed intensità il segnale del tendine rotuleo.
Non evidenti alterazioni a carico delle strutture ossee e muscolo-tendinee del terzo medio-distale delle cosce."
Purtroppo sono fuori sede in questo momento e devo aspettare poco più di una settimana per vedere l'ortopedico.
Secondo Lei quell'edema può essere dovuto alla caduta? Ricordo che la parte posteriore del ginocchio, subito dopo la caduta, mi faceva molto male. Ad oggi, ho solo una leggera sensazione di rigidità.
Può invece la "rotula altoposta ed in inperpressione esterna" essere la conseguenza del fastidio oggetto del mio consulto?
Preciso che ad oggi il dolore è quasi del tutto sparito, permane della rigidità e del dolore solo con la contrazione del muscolo.
La ringrazio anticipatamente per il suo prezioso riscontro.
La ringrazio molto per il suo riscontro.
A seguito della RMN, sul referto c'è scritto:
"Le cartilagini di rivestimento femoro-tibiali sono ben rappresentate, di spessore e profilo nella norma.
Edema spongioso sottocorticale all'amipiatto tibiale interno posteriormente.
Non segni di rottura a carico di entrambe le fibrocartilagini meniscali.
Non lesioni ai legamenti crociali ed i collaterali.
Ai gradi di flessione dell'esame rotula altoposta ed in iperpressione esterna, cartilagini di rivestimento femoro-patellare ben rappresentate, di profilo e spessore nella norma, senza segni di sofferenza della spongiosa ossea sottocorticale.
Non è presente versamento articolare.
Regolare per decorso, morfologia ed intensità il segnale del tendine rotuleo.
Non evidenti alterazioni a carico delle strutture ossee e muscolo-tendinee del terzo medio-distale delle cosce."
Purtroppo sono fuori sede in questo momento e devo aspettare poco più di una settimana per vedere l'ortopedico.
Secondo Lei quell'edema può essere dovuto alla caduta? Ricordo che la parte posteriore del ginocchio, subito dopo la caduta, mi faceva molto male. Ad oggi, ho solo una leggera sensazione di rigidità.
Può invece la "rotula altoposta ed in inperpressione esterna" essere la conseguenza del fastidio oggetto del mio consulto?
Preciso che ad oggi il dolore è quasi del tutto sparito, permane della rigidità e del dolore solo con la contrazione del muscolo.
La ringrazio anticipatamente per il suo prezioso riscontro.
[#3]
Molto bene. Il quadro inizia a delinearsi.
Premetto che è sempre importante visualizzare le immagini e correlarle con la clinica. Tuttavia l'edema è riferibile senz'altro all'evento traumatico.
Per quanto riguarda l'iperpressione esterna della rotula è importante giudicare clinicamente se questa può essere la causa dei suoi disturbi. In genere è una condizione parafisiologica e non acquisita, per cui difficilmente è causa improvvisa di dolori articolari. Il fatto che sia "altoposta" può derivare da una lesione parziale dell'apparato estensore, ma la RMN l'avrebbe evidenziato. Ritengo sia un reperto occasionale.
Cordialmente
Premetto che è sempre importante visualizzare le immagini e correlarle con la clinica. Tuttavia l'edema è riferibile senz'altro all'evento traumatico.
Per quanto riguarda l'iperpressione esterna della rotula è importante giudicare clinicamente se questa può essere la causa dei suoi disturbi. In genere è una condizione parafisiologica e non acquisita, per cui difficilmente è causa improvvisa di dolori articolari. Il fatto che sia "altoposta" può derivare da una lesione parziale dell'apparato estensore, ma la RMN l'avrebbe evidenziato. Ritengo sia un reperto occasionale.
Cordialmente
[#4]
Utente
Buongiorno Prof. Angelini,
La ringrazio per il suo riscontro. Per "lesione parziale" cosa intende?
Quindi secondo Lei, a cosa potrebbe essere dovuto questo "fastidio" che a volte è presente e a volte no?
Dopo aver sforzato il muscolo con esercizi specifici, mi rendo conto che la sensazione di fastidio è sicuramente accentuata. Man mano che passando i giorni dopo l'allenamento, il dolore si affievolisce quasi a sparire del tutto, lasciandomi solo una sensazione di leggera rigidità.
Cosa potrei fare per risolvere questo problema?
La ringrazio per il suo aiuto e la sua gentilezza.
La ringrazio per il suo riscontro. Per "lesione parziale" cosa intende?
Quindi secondo Lei, a cosa potrebbe essere dovuto questo "fastidio" che a volte è presente e a volte no?
Dopo aver sforzato il muscolo con esercizi specifici, mi rendo conto che la sensazione di fastidio è sicuramente accentuata. Man mano che passando i giorni dopo l'allenamento, il dolore si affievolisce quasi a sparire del tutto, lasciandomi solo una sensazione di leggera rigidità.
Cosa potrei fare per risolvere questo problema?
La ringrazio per il suo aiuto e la sua gentilezza.
[#5]
Utente
Buongiorno,
E' passato un altro mese e non ci sono stati sostanziali cambiamenti. Il dolore alla coscia è presente quando mi metto in movimento, ed è assente quando sono ferma.
Nel frattempo mi sono recata da un ortopedico che ha confermato la sindome femoro-rotulea e secondo lui ho anche una tendinite al bicipite femorale. Mi ha prescritto degli integratori da assumere per 60 giorni.
Premesso che la visita è avvenuta leggendo esclusivamente il referto, senza visionare le immagini, e tastando la zona che gli ho indicato, mi chiedo: è possibile che si tratti di tendinite, anche se la risonanza non riporta sofferenza alla zona?
Faccio bene a continuare la fisioterapia (che avevo sospeso per via delle ferie estive)?
E' possibile che ci sia qualcosa di più grave che la risonanza non ha evidenziato?
Sto iniziando a preoccuparmi...
Ringrazio anticipatamente.
E' passato un altro mese e non ci sono stati sostanziali cambiamenti. Il dolore alla coscia è presente quando mi metto in movimento, ed è assente quando sono ferma.
Nel frattempo mi sono recata da un ortopedico che ha confermato la sindome femoro-rotulea e secondo lui ho anche una tendinite al bicipite femorale. Mi ha prescritto degli integratori da assumere per 60 giorni.
Premesso che la visita è avvenuta leggendo esclusivamente il referto, senza visionare le immagini, e tastando la zona che gli ho indicato, mi chiedo: è possibile che si tratti di tendinite, anche se la risonanza non riporta sofferenza alla zona?
Faccio bene a continuare la fisioterapia (che avevo sospeso per via delle ferie estive)?
E' possibile che ci sia qualcosa di più grave che la risonanza non ha evidenziato?
Sto iniziando a preoccuparmi...
Ringrazio anticipatamente.
[#6]
Buongiorno,
una tendinite (infiammazione del tendine) si vede alle immagini di RMN per cui se il sospetto è tale si può dirimere facilmente guardando l'esame. Il radiologo potrebbe non riportarlo, anche perché non è guidato dalla clinica mentre scrive il referto. Comunque un dolore come il suo depone fortemente per una sofferenza (verosimilmente infiammatoria) del tendine o muscolo bicipite femorale che impiega diversi mesi per risolversi. Integratori con Flexart Myo o simili possono essere utili. Proseguirei con una FKT dedicata avendo cura di limitare esercizi di stretching del muscolo interessato. Improbabile vi siano problematiche più gravi mis-diagnosticate.
Consiglio comunque un controllo di follow-up se i sintomi persistono o peggiorano nel tempo invece di migliorare.
Cordialmente
Prof. Andrea Angelini
una tendinite (infiammazione del tendine) si vede alle immagini di RMN per cui se il sospetto è tale si può dirimere facilmente guardando l'esame. Il radiologo potrebbe non riportarlo, anche perché non è guidato dalla clinica mentre scrive il referto. Comunque un dolore come il suo depone fortemente per una sofferenza (verosimilmente infiammatoria) del tendine o muscolo bicipite femorale che impiega diversi mesi per risolversi. Integratori con Flexart Myo o simili possono essere utili. Proseguirei con una FKT dedicata avendo cura di limitare esercizi di stretching del muscolo interessato. Improbabile vi siano problematiche più gravi mis-diagnosticate.
Consiglio comunque un controllo di follow-up se i sintomi persistono o peggiorano nel tempo invece di migliorare.
Cordialmente
Prof. Andrea Angelini
[#7]
Utente
Gentile Dottore,
La ringrazio per il suo rapido riscontro.
Effettivamente mi sono sottoposta all'RMN con quesito "dolore post-traumatico". Ora inizio a pensare che questa sofferenza non sia tanto il frutto di quella caduta, quanto di continue sollecitazioni pre e post-trauma (non ho quasi per nulla sospeso l'attività fisica, seppur leggera, dopo la caduta).
Quindi come interpretare quella parte del referto, che Le riporto, "Non evidenti alterazioni a carico delle strutture ossee e muscolo-tendinee del terzo medio-distale delle cosce."?
Quello che ha detto riguardo lo stretching mi fa pensare. Proprio ieri pomeriggio ho pensato "bene" di fare degli esercizi, ed effettivamente ora il dolore è peggiorato (!).
L'ortopedico mi ha prescritto Combiart Plus, che sto assumendo, ma vedo che il target dell'integratore da Lei proposto è diverso. Può andar bene comunque quello che sto assumendo?
La ringrazio enormemente per il suo aiuto.
La ringrazio per il suo rapido riscontro.
Effettivamente mi sono sottoposta all'RMN con quesito "dolore post-traumatico". Ora inizio a pensare che questa sofferenza non sia tanto il frutto di quella caduta, quanto di continue sollecitazioni pre e post-trauma (non ho quasi per nulla sospeso l'attività fisica, seppur leggera, dopo la caduta).
Quindi come interpretare quella parte del referto, che Le riporto, "Non evidenti alterazioni a carico delle strutture ossee e muscolo-tendinee del terzo medio-distale delle cosce."?
Quello che ha detto riguardo lo stretching mi fa pensare. Proprio ieri pomeriggio ho pensato "bene" di fare degli esercizi, ed effettivamente ora il dolore è peggiorato (!).
L'ortopedico mi ha prescritto Combiart Plus, che sto assumendo, ma vedo che il target dell'integratore da Lei proposto è diverso. Può andar bene comunque quello che sto assumendo?
La ringrazio enormemente per il suo aiuto.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 6.8k visite dal 16/07/2018.
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