Ernia del disco che non vuole proprio passare
Buonasera a tutti, è da qualche mese ormai che combatto contro un'ernia del disco che non riesco a curare. Soffro di lombosciatagia e ho seguito una cura fisioterapica nel 2014 che mi ha rimesso in sesto: premetto che la mia situazione era diversa da quella attuale, al tempo avevo un'ernia L5-S1 e una protusione circonferenziale dell'anulus L4-L5.
Ora la mia situazione attuale è la seguente:
RISONANZA MAGNETICA:
Scogliosi sinistro convessa ; normale l'ampiezza del canale rachideo.
Disidratazione del disco intersomatico L5-S1.
ernia discale protusa paramediana laterale destra che comprime il sacco durale e il forame di coniugazione omolaterale a carico di L5-S1.
Protusione discale ad ampio raggio biforaminale con maggior estrinsecazione a sinistra a carico di L4-L5.
Protusione discale laterale sinistra che impronta il forame di coniugazione omolaterale a carico di L3-L4 e L2-L3.
Protusione discale ad ampio raggio con interessamento biforaminale a carico di L1-L2 con maggior estrinsecazione a sinistra.
ELETTROMIOGRAFIA
VCM nella norma. Onda F con latenza ai limiti superiori della norma da tutti i nervi esaminati.
EMG ARTO INFERIORE SIN: assenza di attività spontanea a riposo. Tracciati al massimo sforzo ad interferenza normale. Singoli PUM giganti da tutti i muscoli esaminati, polifasici dal m. tibiale anteriore.
CONCLUSIONI: segni di sofferenza neurogena cronica di verosimile origine radicolare L4-L5 e L5-S1, all'arto inferiore ds, più marcati a L5-S1.
LASTRA:
Ho fatto anche diverse lastre alla rachide lombare in massima estensione e massima flessione.
Ho provato con gli esercizi che mi erano stati consigliati dal fisioterapista, ho fatto diverse sedute di ozonoterapia, ho provato anche l'agopuntura e sono stato sempre in allenamento nuotando una mezz'ora per 5 volte alla settimana, sono stato attento alla postura ma tutto questo sembra non aver funzionato.
Potreste darmi qualche parere/consiglio? Vorrei tanto riuscire a condurre di nuovo una vita normale.
Grazie infinitamente per l'attenzione.
Cordiali saluti
Samuele
Ora la mia situazione attuale è la seguente:
RISONANZA MAGNETICA:
Scogliosi sinistro convessa ; normale l'ampiezza del canale rachideo.
Disidratazione del disco intersomatico L5-S1.
ernia discale protusa paramediana laterale destra che comprime il sacco durale e il forame di coniugazione omolaterale a carico di L5-S1.
Protusione discale ad ampio raggio biforaminale con maggior estrinsecazione a sinistra a carico di L4-L5.
Protusione discale laterale sinistra che impronta il forame di coniugazione omolaterale a carico di L3-L4 e L2-L3.
Protusione discale ad ampio raggio con interessamento biforaminale a carico di L1-L2 con maggior estrinsecazione a sinistra.
ELETTROMIOGRAFIA
VCM nella norma. Onda F con latenza ai limiti superiori della norma da tutti i nervi esaminati.
EMG ARTO INFERIORE SIN: assenza di attività spontanea a riposo. Tracciati al massimo sforzo ad interferenza normale. Singoli PUM giganti da tutti i muscoli esaminati, polifasici dal m. tibiale anteriore.
CONCLUSIONI: segni di sofferenza neurogena cronica di verosimile origine radicolare L4-L5 e L5-S1, all'arto inferiore ds, più marcati a L5-S1.
LASTRA:
Ho fatto anche diverse lastre alla rachide lombare in massima estensione e massima flessione.
Ho provato con gli esercizi che mi erano stati consigliati dal fisioterapista, ho fatto diverse sedute di ozonoterapia, ho provato anche l'agopuntura e sono stato sempre in allenamento nuotando una mezz'ora per 5 volte alla settimana, sono stato attento alla postura ma tutto questo sembra non aver funzionato.
Potreste darmi qualche parere/consiglio? Vorrei tanto riuscire a condurre di nuovo una vita normale.
Grazie infinitamente per l'attenzione.
Cordiali saluti
Samuele
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 18/06/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.