Frattura pisiforme mano dx
Buongiorno,
in data 12/04/18 ho subito un forte trauma alla mano dx, dovuto ad una caduta a calcetto.
Subito in pronto soccorso, i raggi hanno escluso fratture e la diagnosi è stata di trauma distorsivo contusivo, trattato in doccia antibrachio-MC per 15gg. Passate le 2 settimane, rivalutazione con raggi e visita di controllo. I raggi escludono fratture e mi viene tolta la doccia. Provando però ancora dolore alla ulnarizzazione della mano (specialmente in flessione), mi viene prescritta RM.
La RM evidenzia la frattura del pisiforme (occulta nei 2 controlli radiografici precedenti), riporto parte del referto: diffuso edema spongioso del pisiforme nel cui polo distale si apprezza imagine lineare ipointesa, disposta obliquamente rispetto all'asse maggiore dell'osso, fortemente sospetta per frattura minimamente diastasata..
Alla succesiva visita in chirurgia della mano mi viene quindi applicato tutore al polso (indicandomi la possibilità di rimuoverlo ma solo per lavarmi) e magnetoterapia 8 ore al giorno (di notte).
Alla luce di tutto ciò, vorrei capire:
- se è normale che provo ancora sensazione di dolore nella zona del pisiforme (a volte anche sensazione di calore, pizzicore e pulsazione, specialmente al risveglio, dopo la magnetoterapia), a distanza di 5 settimane e nonostante immobilizzazione del polso tramite tutore;
- se i lievi movimenti che comunque il tutore concede possano compromettere il consolidamento della frattura; (o se per lavarsi è meglio se tengo il tutore)
- come peggiore scenario, nel caso di mancata consolidazione, lo specialista mi ha parlato anche di intervento chirurgico per rimozione del pisiforme, volevo quindi capire, data la vascolarizzazione di quest'osso e data la mia età, se questo è uno scenario che posso serenamente escludere.
In attesa di un Vs. cortese riscontro
Grazie
in data 12/04/18 ho subito un forte trauma alla mano dx, dovuto ad una caduta a calcetto.
Subito in pronto soccorso, i raggi hanno escluso fratture e la diagnosi è stata di trauma distorsivo contusivo, trattato in doccia antibrachio-MC per 15gg. Passate le 2 settimane, rivalutazione con raggi e visita di controllo. I raggi escludono fratture e mi viene tolta la doccia. Provando però ancora dolore alla ulnarizzazione della mano (specialmente in flessione), mi viene prescritta RM.
La RM evidenzia la frattura del pisiforme (occulta nei 2 controlli radiografici precedenti), riporto parte del referto: diffuso edema spongioso del pisiforme nel cui polo distale si apprezza imagine lineare ipointesa, disposta obliquamente rispetto all'asse maggiore dell'osso, fortemente sospetta per frattura minimamente diastasata..
Alla succesiva visita in chirurgia della mano mi viene quindi applicato tutore al polso (indicandomi la possibilità di rimuoverlo ma solo per lavarmi) e magnetoterapia 8 ore al giorno (di notte).
Alla luce di tutto ciò, vorrei capire:
- se è normale che provo ancora sensazione di dolore nella zona del pisiforme (a volte anche sensazione di calore, pizzicore e pulsazione, specialmente al risveglio, dopo la magnetoterapia), a distanza di 5 settimane e nonostante immobilizzazione del polso tramite tutore;
- se i lievi movimenti che comunque il tutore concede possano compromettere il consolidamento della frattura; (o se per lavarsi è meglio se tengo il tutore)
- come peggiore scenario, nel caso di mancata consolidazione, lo specialista mi ha parlato anche di intervento chirurgico per rimozione del pisiforme, volevo quindi capire, data la vascolarizzazione di quest'osso e data la mia età, se questo è uno scenario che posso serenamente escludere.
In attesa di un Vs. cortese riscontro
Grazie
[#1]
Gentile Signore,
deve assolutamente evitare qualsiasi movimento del polso, che comprometterebbero la consolidazione del pisiforme.
La terapia è assolutamente corretta. Deve avere pazienza.
Buona giornata.
deve assolutamente evitare qualsiasi movimento del polso, che comprometterebbero la consolidazione del pisiforme.
La terapia è assolutamente corretta. Deve avere pazienza.
Buona giornata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Buongiorno Dr. Leccese,
grazie mille per la risposta; il mio dubbio è proprio riguardo al tutore, con stecca rigida sul palmo, che inevitabilmente consente dei minimi movimenti (anche se non flessioni del polso). Visto che il medico curante mi ha permesso il rientro a lavoro, come devo fare? Cosa intende con evitare qualsiasi movimento? non posso quindi nè toglierlo per lavarmi nè praticare nessun tipo di attività?
Grazie mille
grazie mille per la risposta; il mio dubbio è proprio riguardo al tutore, con stecca rigida sul palmo, che inevitabilmente consente dei minimi movimenti (anche se non flessioni del polso). Visto che il medico curante mi ha permesso il rientro a lavoro, come devo fare? Cosa intende con evitare qualsiasi movimento? non posso quindi nè toglierlo per lavarmi nè praticare nessun tipo di attività?
Grazie mille
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1k visite dal 28/05/2018.
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