Frattura composta v metatarso

Una banale distorsione mi ha provocato, come sembra possa accadere con una certa frequenza, una frattura composta alla base del V metatarso.
All'ospedale, dopo i necessari accertamenti, mi hanno dimesso previa applicazione di una fasciatura elastica fino al ginocchio, indicazione di deambulazione in carico parziale con due stampelle, visita di controllo dopo 25 giorni, Clexane 4000 ed eventuali antidolorifici secondo necessità.
Fatta salva la mia grande gioia per la mancata ingessatura (non sopporto psicologicamente nessun dispositivo che possa costituire un blocco dei movimenti), mi chiedevo se questo decorso decisamente "permissivo" possa rallentare la guarigione o comunque portare ad una calcificazione non del tutto soddisfacente.
Se non altro questa metodologia di parziale immobilizzazione dovrebbe accelerare i tempi di recupero, o mi sbaglio?
Rimango in attesa di una eventuale risposta e porgo cordiali saluti.
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Prof. Andrea Angelini Ortopedico 183 25
Buongiorno,
i risultati funzionali descritti in letteratura dopo trattamento chirurgico e trattamento conservativo sono sostanzialmente sovrapponibili, per cui nella pratica recente si tende a minimizzare i trattamenti cruenti e le ingessature.
Importante limitare il carico ed il movimento del passo per ridurre il rischio di scomposizione del frammento.
La consolidazione della frattura avviene nell'arco di circa 30 giorni, l'importante è che "faccia il bravo" e non solleciti troppo il piede. La magnetoterapia può accelerare la maturazione del callo osseo.
Cordialmente
Prof. Andrea Angelini

Prof. Andrea Angelini

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Utente
Utente
Professore, La ringrazio per la risposta talmente sollecita che mi ha quasi colto di sorpresa.
Naturalmente proverò a "fare il bravo" limitando il carico ed evitando quei movimenti che possano compromettere la guarigione.
Non come quel ragazzino (il sottoscritto molti anni or sono) che, con frattura al primo metatarso, giocava a calcio indossando lo stivaletto gessato fino a rompere anche quello.