Terapia per dolore a seguito di frattura vertebrale

Mia madre di 62 anni, circa un anno fa, a seguito di un notevole sforzo fisico, ha subìto la frattura di una vertebra. La questione sembrava essersi per così dire "risolta" dopo aver indossato un busto per circa 3 mesi. Da circa un mese però, lamenta dei dolori alle anche che talvolta si irradiano fino ai piedi. Il Medico di base le ha prescritto una RX della colonna lombosacrale e visto che la vertebra è irrimediabilmente compromessa e che non vi è alcuna terapia in questo caso (a parte l'evitare sforzi fisici) ed ha suggerito l'assunzione di "Oki" all'occorrenza. Qualche giorno fa, a causa del forte dolore, ci siamo recate al p.s. di un ospedale ortopedico della mia città. Il dottore del p.s. le ha confermato quanto detto dal medico di base.
Riporto quanto scritto sulla scheda del pronto soccorso:
Diagnosi: Coxalgia bilaterale Lombalgia
Anamnesi: La paziente riferisce comparsa di dolore in regione lombare con irradiazione alle anche da circa un mese. Riferisce pregressa frattura vertebrale da circa un anno, nega farmaco allergie.
Esame obiettivo: Rachide lombosacrale: risentimento sulle anche bilateralmente a partenza di pregressa frattura lombare.
Note e prescrizioni: Riposo, dicloreum 150 mg, 1 FL .I.M DIE, + EMINOCS 50 MG./ MILLILITRI 1X3 DIE X6 GG. Controllo ambulatoriale tra 7 GG.
Nonostante stia seguendo la terapia, il dolore non passa. Oggi ha preso un brufen da 400 mg al posto del "dicloreum" che sembra praticamente inutile. Il controllo ambulatoriale lo ha tra una settimana perché prima non c'erano posti disponibili. Chiedo quindi consulto a voi dottori, per un eventuale suggerimento. Più che altro perché questo dottore sembrava molto preso dal suo cellulare mentre si esprimeva (infatti non è che abbia detto molto) e vorrei essere sicura che questa che ci è stata data, sia una terapia ottimale nel caso di mia madre.

Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.