Sensazioni anomale piede e male a camminare...se possibile all'att. Dott. Akkawi, grazie
Buongiorno Dottore
sono alto 1.88, peso 85 kg; 58 anni
Nel giugno 2016 subì trauma schiacciamento piede dx, impatto di 1 monitor di pc piatto su V° (e forse un pò IV) metatarso, con sottostante ematoma di ca 2 cm. Nei giorni dopo il trauma non è che avessi particolare male all’appoggio piede e a camminare. Ora invece (certo non solo da ora...) avverto continuamente lo stimolo di “tirare” il piede, specie verso le dita; sento il piede come “legato”, " sensazione rattrappimento", come anche pelle "appiccicata", e fastidio all'appoggio, come ci fosse un sasso, male a camminare! ogni tanto avverto un senso di dolenzia generalizzata che dipana anche sopra e verso caviglia
Alcuni mesi fa ho fatto una Elettroneurografia, il neurologo mi ha detto che i nervi da risultati ENG sono nella norma, mi ha parlato che nei traumi di questo tipo sono coinvolti i "tessuti molli" e ci vuole molto tempo a che questi tessuti molli si normalizzino.
La neurologa che dispose ENG in referto scrisse che“ Non ci sono deficit neurologici…Pz vigile collaborante…Probabile minima neuropatia compressiva”.
Gli ortopedici che mi hanno nel tempo visitato:
Il primo, un bolognese che visita pure qua, da cui mi inviò 2 volte la Legale (inutilmente..), mi visitò 5 / 6 gg dopo il trauma e non dispose alcun ausilio (che so, tutore, fasciatura, o calza elastica scarpone o stampelle etc; non mi disse neppure che non dovevo caricarlo camminando), prescrisse cerotti antinfiammatori Ketoprofene, Laser e Tecar; visionò le lastre e mi disse che non c’era frattura
Il secondo ortopedico, un attempato emiliano, mi ha pure fatto una visita abbastanza accurata per essere in regime USL, e scrisse “…con modesta obiettività clinica”…”Plantari previa valutazione baropodometrica..statica e dinamica” e mi disse ” Mo dai, su, che queste qua sono cose che si mettono a posto!”. Ho visto come si mettono a posto...
Il terzo ortopedico essenzialmente scrisse “clinicamente piedi piatti pronati con conflitto peroneo astragalico peggiorato dall’evento traumatico. Rom conservato, non segni di instabilità. Indicazione: Plantare di sostegno della volta longitudinale. Nel tempo a secondo dell’handicap ev. trattamento chirurgico.”
Sotto nella pianta - a riposo no, ma dopo un po’ che cammino è visibile bene - verticalmente in corrispondenza della zona trauma si vede come una aureola di ca 1.5 cm2 più colorita della pelle circostante. Che il mio medico (miope) non vede…ma io la vedo, e c’è.
Per maggior completezza riporto le indagini strumentali:
ECOGRAFIA 12 giorni dopo trauma, inviato dalla Legale in una clinica privata:
"L’indagine ecografica eseguita sul versante dorsale della caviglia e del piede destro ha evidenziato la presenza di una falda fluida di versamento sinoviale in sede periastragalica anteriore superiormente, in corrispondenza dell’articolazione astragalo scafoidea, che si estende per un diametro massimo di 1,6 cm circa.
E’ inoltre apprezzabile una tenosinovite settoriale dell’estensore lungo delle dita.
Presenza di falda di ematoma a livello della base del quinto metatarso che si estende per un diametro massimo di circa 2,1 cm.
Aspetti di tendinite dell’estensore del quarto e del quinto raggio a livello dei corrispondenti metatarsi."
ECOGRAFIA 3 mesi dopo il trauma, tramite USL in nota casa di cura riabilitativa (Medico Ecografista che mi dissero molto esperto, dal fare però almeno apparentemente un po’ sbrigativo) :
"Si esamina il piede destro. Non sono presenti ematomi a livello del patch tarso e alla base dei metatarsi. Non si rilevano alterazioni dei tendini estensori ed ai legamenti del comparto laterale della caviglia"
REFERTO RMN aprile 2017 – 10 mesi dopo trauma - (caviglia e piede, totale 1 ora, apparecchiatura 1,5 Tesla, prodotte 165 immagini):
"Irregolarità della corticale e della trabecolare spongiosa al terzo medio - prossimale del quinto metatarso, come da esiti di frattura in asse. Residua modesta disomogeneità della intensità del segnale del midollo osseo, come da fenomeni riparativi.
Di minore entità la irregolarità della trabecolatura spongiosa peronale, come da esiti di frattura intraspongiosa. A questo livello non vi sono alterazioni residue della intensità del segnale del midollo osseo.
Non altre alterazioni delle componenti scheletriche. Regolari i rapporti articolari.
Nella norma le componenti tendinee e legamentose comprese nelle immagini.
Regolare il profilo della sella astragalica, in assenza di lesioni osteocondrali."
Alla luce della RMN che referta "come da esiti di frattura in asse" il radiologo che fece le prime lastre 1 anno dopo rivisionò le immagini e mi confermò che non ci fu frattura; mi fece lui una ecografia mirata e parlò di aspetti di "Tendinosi, non versamento nè falda fluida". Visionando insieme alcune immagini della RMN nel suo grande monitor, mi vece osservare che nell'osso c'era una piccola zona (del metatarso mi pare) dai toni chiaro / scuri diversi dal resto dell'osso, e mi disse "Vedi, lì è edema".
Come fisioterapie, nel tempo ho fatto Laser, Tecar, Ultrasuoni in baccinella, 3 sedute di "massaggi neuroconnettivali" e pure un ciclo di fanghi termali!
I plantari personalizzati è poi così sicuro che mi faranno star meglio? e in che materiale vanno fatti?
C’è ancora qualche indagine e terapia / fisioterapie che potrei fare? non so magari qualche Tecar ad alta potenza per tentare di "asciugare" un pò quell'edema dell'osso (scusi lo dico da profano!!)? che ricordo la Tecar era assai benefica, scaldava dentro.
Saluti cordiali e grazie
sono alto 1.88, peso 85 kg; 58 anni
Nel giugno 2016 subì trauma schiacciamento piede dx, impatto di 1 monitor di pc piatto su V° (e forse un pò IV) metatarso, con sottostante ematoma di ca 2 cm. Nei giorni dopo il trauma non è che avessi particolare male all’appoggio piede e a camminare. Ora invece (certo non solo da ora...) avverto continuamente lo stimolo di “tirare” il piede, specie verso le dita; sento il piede come “legato”, " sensazione rattrappimento", come anche pelle "appiccicata", e fastidio all'appoggio, come ci fosse un sasso, male a camminare! ogni tanto avverto un senso di dolenzia generalizzata che dipana anche sopra e verso caviglia
Alcuni mesi fa ho fatto una Elettroneurografia, il neurologo mi ha detto che i nervi da risultati ENG sono nella norma, mi ha parlato che nei traumi di questo tipo sono coinvolti i "tessuti molli" e ci vuole molto tempo a che questi tessuti molli si normalizzino.
La neurologa che dispose ENG in referto scrisse che“ Non ci sono deficit neurologici…Pz vigile collaborante…Probabile minima neuropatia compressiva”.
Gli ortopedici che mi hanno nel tempo visitato:
Il primo, un bolognese che visita pure qua, da cui mi inviò 2 volte la Legale (inutilmente..), mi visitò 5 / 6 gg dopo il trauma e non dispose alcun ausilio (che so, tutore, fasciatura, o calza elastica scarpone o stampelle etc; non mi disse neppure che non dovevo caricarlo camminando), prescrisse cerotti antinfiammatori Ketoprofene, Laser e Tecar; visionò le lastre e mi disse che non c’era frattura
Il secondo ortopedico, un attempato emiliano, mi ha pure fatto una visita abbastanza accurata per essere in regime USL, e scrisse “…con modesta obiettività clinica”…”Plantari previa valutazione baropodometrica..statica e dinamica” e mi disse ” Mo dai, su, che queste qua sono cose che si mettono a posto!”. Ho visto come si mettono a posto...
Il terzo ortopedico essenzialmente scrisse “clinicamente piedi piatti pronati con conflitto peroneo astragalico peggiorato dall’evento traumatico. Rom conservato, non segni di instabilità. Indicazione: Plantare di sostegno della volta longitudinale. Nel tempo a secondo dell’handicap ev. trattamento chirurgico.”
Sotto nella pianta - a riposo no, ma dopo un po’ che cammino è visibile bene - verticalmente in corrispondenza della zona trauma si vede come una aureola di ca 1.5 cm2 più colorita della pelle circostante. Che il mio medico (miope) non vede…ma io la vedo, e c’è.
Per maggior completezza riporto le indagini strumentali:
ECOGRAFIA 12 giorni dopo trauma, inviato dalla Legale in una clinica privata:
"L’indagine ecografica eseguita sul versante dorsale della caviglia e del piede destro ha evidenziato la presenza di una falda fluida di versamento sinoviale in sede periastragalica anteriore superiormente, in corrispondenza dell’articolazione astragalo scafoidea, che si estende per un diametro massimo di 1,6 cm circa.
E’ inoltre apprezzabile una tenosinovite settoriale dell’estensore lungo delle dita.
Presenza di falda di ematoma a livello della base del quinto metatarso che si estende per un diametro massimo di circa 2,1 cm.
Aspetti di tendinite dell’estensore del quarto e del quinto raggio a livello dei corrispondenti metatarsi."
ECOGRAFIA 3 mesi dopo il trauma, tramite USL in nota casa di cura riabilitativa (Medico Ecografista che mi dissero molto esperto, dal fare però almeno apparentemente un po’ sbrigativo) :
"Si esamina il piede destro. Non sono presenti ematomi a livello del patch tarso e alla base dei metatarsi. Non si rilevano alterazioni dei tendini estensori ed ai legamenti del comparto laterale della caviglia"
REFERTO RMN aprile 2017 – 10 mesi dopo trauma - (caviglia e piede, totale 1 ora, apparecchiatura 1,5 Tesla, prodotte 165 immagini):
"Irregolarità della corticale e della trabecolare spongiosa al terzo medio - prossimale del quinto metatarso, come da esiti di frattura in asse. Residua modesta disomogeneità della intensità del segnale del midollo osseo, come da fenomeni riparativi.
Di minore entità la irregolarità della trabecolatura spongiosa peronale, come da esiti di frattura intraspongiosa. A questo livello non vi sono alterazioni residue della intensità del segnale del midollo osseo.
Non altre alterazioni delle componenti scheletriche. Regolari i rapporti articolari.
Nella norma le componenti tendinee e legamentose comprese nelle immagini.
Regolare il profilo della sella astragalica, in assenza di lesioni osteocondrali."
Alla luce della RMN che referta "come da esiti di frattura in asse" il radiologo che fece le prime lastre 1 anno dopo rivisionò le immagini e mi confermò che non ci fu frattura; mi fece lui una ecografia mirata e parlò di aspetti di "Tendinosi, non versamento nè falda fluida". Visionando insieme alcune immagini della RMN nel suo grande monitor, mi vece osservare che nell'osso c'era una piccola zona (del metatarso mi pare) dai toni chiaro / scuri diversi dal resto dell'osso, e mi disse "Vedi, lì è edema".
Come fisioterapie, nel tempo ho fatto Laser, Tecar, Ultrasuoni in baccinella, 3 sedute di "massaggi neuroconnettivali" e pure un ciclo di fanghi termali!
I plantari personalizzati è poi così sicuro che mi faranno star meglio? e in che materiale vanno fatti?
C’è ancora qualche indagine e terapia / fisioterapie che potrei fare? non so magari qualche Tecar ad alta potenza per tentare di "asciugare" un pò quell'edema dell'osso (scusi lo dico da profano!!)? che ricordo la Tecar era assai benefica, scaldava dentro.
Saluti cordiali e grazie
[#1]
Non avendola di fronte a me non posso sapere se ha i piedi piatti o no per cui non posso decidere se deve portare i plantari o no. Visto che dolore da circa 2 anni, mi fa pensare che Lei abbia l'algodistrofia che è l'edema dell'osso. Le consiglio di rifare la risonanza per vedere se quell'edema c'è ancora e in base a quello si decide sul da fare. Saluti
Dr. Ibrahim Akkawi
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
[#2]
Utente
Buongiorno dottore Akkawi
grazie tantissime per la Sua rapidissima risposta; spero davvero che se anche fosse Algodistrofia un sistema per rimediare ed alleviare, per curare i disturbi nel tempo lo si possa trovare.
Chiaro il concetto sui piedi piatti, e comunque il piede tendente al piatto (o piatto "pronato"), si, in effetti c'è, me lo dissero 2 ortopedici tempo fa.
Per quanto riguarda la RMN cercherò in tutti i modi di effettuarla, vedremo come sarà possibile..
A risentirci e grazie
Cordlalità
grazie tantissime per la Sua rapidissima risposta; spero davvero che se anche fosse Algodistrofia un sistema per rimediare ed alleviare, per curare i disturbi nel tempo lo si possa trovare.
Chiaro il concetto sui piedi piatti, e comunque il piede tendente al piatto (o piatto "pronato"), si, in effetti c'è, me lo dissero 2 ortopedici tempo fa.
Per quanto riguarda la RMN cercherò in tutti i modi di effettuarla, vedremo come sarà possibile..
A risentirci e grazie
Cordlalità
[#4]
Utente
Dottore Buonasera e Grazie,
si allora vedremo proprio di farla una nuova Risonanza Magnetica. Dottore perdoni la pignoleria, ho letto che nei casi ipotizzati tipo il mio, di edema di osso o algodistrofia, il tipo di Risonanza che sarebbe migliore per evidenziare l'edema sarebbe un tipo di Risonanza che si chiama con "Sequenze STIR" (che per me è "Arabo"...ma se lo fosse pure per Lei, di certo non sarebbe un problema! perdoni la battuta!!).
Ovvio che io non lo so se corrisponde al vero, l'ho letto giusto ora, però ecco, chiedevo, nella richiesta che si farà, sarà (eventualmente) il caso di specificare tale modalità?
Tanti cordiali saluti
si allora vedremo proprio di farla una nuova Risonanza Magnetica. Dottore perdoni la pignoleria, ho letto che nei casi ipotizzati tipo il mio, di edema di osso o algodistrofia, il tipo di Risonanza che sarebbe migliore per evidenziare l'edema sarebbe un tipo di Risonanza che si chiama con "Sequenze STIR" (che per me è "Arabo"...ma se lo fosse pure per Lei, di certo non sarebbe un problema! perdoni la battuta!!).
Ovvio che io non lo so se corrisponde al vero, l'ho letto giusto ora, però ecco, chiedevo, nella richiesta che si farà, sarà (eventualmente) il caso di specificare tale modalità?
Tanti cordiali saluti
[#6]
Utente
Buongiorno Dottore Akkawi
e sempre Grazie per i Suoi interventi. Bene per questa precisazione su sequenza STIR che ignoravo; questo mi fa pensare che pure nella RMN già eseguita fosse presente.
Dottore non per mettere il "carro davanti ai buoi" (come si dice in Romagna), ma se fosse come Lei ipotizza Algodistrofia, si potrà poi fare qualcosa per farmi stare un pò meglio e camminare senza quei fastidi sopra riferiti?
Ho pure letto che a volte l'Algodistrofia risolve, cioè regredisce spontaneamente ma in tempi molto lunghi...va beh vedremo alla luce della nuova RMN.
Saluti cordiali e Grazie
e sempre Grazie per i Suoi interventi. Bene per questa precisazione su sequenza STIR che ignoravo; questo mi fa pensare che pure nella RMN già eseguita fosse presente.
Dottore non per mettere il "carro davanti ai buoi" (come si dice in Romagna), ma se fosse come Lei ipotizza Algodistrofia, si potrà poi fare qualcosa per farmi stare un pò meglio e camminare senza quei fastidi sopra riferiti?
Ho pure letto che a volte l'Algodistrofia risolve, cioè regredisce spontaneamente ma in tempi molto lunghi...va beh vedremo alla luce della nuova RMN.
Saluti cordiali e Grazie
[#8]
Utente
Buonasera Dottor Akkawi
sapere che potranno esserci idonee terapie, mi dà un pò di speranza che in qualche modo si possa metter cura a questi problemi di trauma pregresso.
Ora aspetto di fare la RMN.
C'è una ultima cosa che Le volevo segnalare.
Grosso modo verso l'estate o l'autunno scorso, per un problema urinario la Dottoressa sostituta del mio Medico mi prescrisse il Ciproxin, farmaco che non avevo mai preso (il mio medico per situazioni analoghe me ne prescriveva un altro, comunque della stessa famiglia, mi pare). Ricordo che avevo letto di persone che si lamentavano di problemi ai tendini, tendiniti etc dopo assunzione di Ciproxin. Questo piede questi sintomi un pò li aveva anche prima dell'estate scorsa, però sinceramente questo senso di "tirare" specie verso le dita, così continuo, questo senso di piede "legato", che da profano mi farebbe pensare a questioni di tendini (o di nervi), io sinceramente ho l'impressione che sia assai più evidente ora che non 1 anno fa. Per farLe un esempio, giusto 1 anno fa che feci la RMN, ricordo che stetti 1 ora steso fermo col piede ma non ricordo proprio che avvertivo questo "tirare", che se mi se mi stendo sul letto in analoga posizione di RMN, ora sento sino alle dita....Ma può veramente una cura antibiotica di 6 - 7 giorni incidere così tanto sui tendini?? o sono casi isolati e sarebbe la "solita" jella che ci vede bene??
Saluti cordiali e Grazie
sapere che potranno esserci idonee terapie, mi dà un pò di speranza che in qualche modo si possa metter cura a questi problemi di trauma pregresso.
Ora aspetto di fare la RMN.
C'è una ultima cosa che Le volevo segnalare.
Grosso modo verso l'estate o l'autunno scorso, per un problema urinario la Dottoressa sostituta del mio Medico mi prescrisse il Ciproxin, farmaco che non avevo mai preso (il mio medico per situazioni analoghe me ne prescriveva un altro, comunque della stessa famiglia, mi pare). Ricordo che avevo letto di persone che si lamentavano di problemi ai tendini, tendiniti etc dopo assunzione di Ciproxin. Questo piede questi sintomi un pò li aveva anche prima dell'estate scorsa, però sinceramente questo senso di "tirare" specie verso le dita, così continuo, questo senso di piede "legato", che da profano mi farebbe pensare a questioni di tendini (o di nervi), io sinceramente ho l'impressione che sia assai più evidente ora che non 1 anno fa. Per farLe un esempio, giusto 1 anno fa che feci la RMN, ricordo che stetti 1 ora steso fermo col piede ma non ricordo proprio che avvertivo questo "tirare", che se mi se mi stendo sul letto in analoga posizione di RMN, ora sento sino alle dita....Ma può veramente una cura antibiotica di 6 - 7 giorni incidere così tanto sui tendini?? o sono casi isolati e sarebbe la "solita" jella che ci vede bene??
Saluti cordiali e Grazie
[#12]
Utente
Salve Dottor Akkawi
una buona notizia è che prima sono andato dal Medico e mi ha fatto la prescizione per una RMN al piede e caviglia; ora spero che non ci siano tempi "biblici" di attesa (l'anno scorso spostandomi di località, l'attesa fu accettabile).
Ne approfitto per chiederLe un paio di notizie, anche perchè ho visto ora su Youtube di un Professore Reumatologo che venne in Congresso proprio qui, e parlava di questa malattia detta Algodistrofia, e un pò mi ci sono riconosciuto! anche se sicuramemte le immagini mostrate dal Professore erano di gran lunga più gravi del mio arto, e anche certi termini da lui usati parrebbero aggravanti rispetto al mio caso, però insomma, la tipologia dei problemi e anche l'eziologia - aldilà dell'intensità - qualcosa ho proprio riconosciuto....il discorso causa, il trauma...il fatto di sensazioni continue...
1) Il Professore Reumatologo come metodi di indagine strumentale parla della Risonanza magnetica e anche (mi pare anche meglio) della Scintigrafia; ora io farò la RMN, probabilmente (se vado dove sono andato l'anno scorso) con campo di 1,5 Tesla: sarà sufficiente ad individuarla, se c'è, alll'Algodistrofia (intendo solo la RMN e di 1.5 Tesla)?
2) Ho notato, giusto qui a video nella colonna dei video di YouTube, che a parlare di questa malattia sono quasi esclusivamente gli specialisti Reumatologi. Quindi cosa dice, se la RMN evidenziarà questa Algodistrofia, oltre che una buona visita Ortopedica che sia necessaria pure una valutazione Reumatologica? lo chiedo anche perchè non conosco i tempi di attesa per reumatologia (mai stato da un Reumatologo), ma se sono come per altre Specialità, allora meglio prenotare il prima possibile (ovvio comunque dopo RMN)
Saluti cordiali e Grazie
una buona notizia è che prima sono andato dal Medico e mi ha fatto la prescizione per una RMN al piede e caviglia; ora spero che non ci siano tempi "biblici" di attesa (l'anno scorso spostandomi di località, l'attesa fu accettabile).
Ne approfitto per chiederLe un paio di notizie, anche perchè ho visto ora su Youtube di un Professore Reumatologo che venne in Congresso proprio qui, e parlava di questa malattia detta Algodistrofia, e un pò mi ci sono riconosciuto! anche se sicuramemte le immagini mostrate dal Professore erano di gran lunga più gravi del mio arto, e anche certi termini da lui usati parrebbero aggravanti rispetto al mio caso, però insomma, la tipologia dei problemi e anche l'eziologia - aldilà dell'intensità - qualcosa ho proprio riconosciuto....il discorso causa, il trauma...il fatto di sensazioni continue...
1) Il Professore Reumatologo come metodi di indagine strumentale parla della Risonanza magnetica e anche (mi pare anche meglio) della Scintigrafia; ora io farò la RMN, probabilmente (se vado dove sono andato l'anno scorso) con campo di 1,5 Tesla: sarà sufficiente ad individuarla, se c'è, alll'Algodistrofia (intendo solo la RMN e di 1.5 Tesla)?
2) Ho notato, giusto qui a video nella colonna dei video di YouTube, che a parlare di questa malattia sono quasi esclusivamente gli specialisti Reumatologi. Quindi cosa dice, se la RMN evidenziarà questa Algodistrofia, oltre che una buona visita Ortopedica che sia necessaria pure una valutazione Reumatologica? lo chiedo anche perchè non conosco i tempi di attesa per reumatologia (mai stato da un Reumatologo), ma se sono come per altre Specialità, allora meglio prenotare il prima possibile (ovvio comunque dopo RMN)
Saluti cordiali e Grazie
[#14]
Utente
Velocissimo ed esaustivo il Dottor Akkawi!
Grazie anche per la notizia che RMN è superiore alla Scintigrafia, non lo sapevo, anzi non sapevo proprio della Scintigrafia prima di vedere quel video.
E giustamente, essendo la causa (se fosse Algodistrofia) un trauma, logico l'Ortopedico e poi il Fisiatra e ora so che c'entra anche il Reumatologo (sinceramente ho sempre pensato che il reumatologo si occupasse di problemi che insorgono "dall'interno" di un individuo, per sue problematiche fisiologiche, non immaginavo che avesse a che fare con traumi, fratture etc.
Cordialità
Grazie anche per la notizia che RMN è superiore alla Scintigrafia, non lo sapevo, anzi non sapevo proprio della Scintigrafia prima di vedere quel video.
E giustamente, essendo la causa (se fosse Algodistrofia) un trauma, logico l'Ortopedico e poi il Fisiatra e ora so che c'entra anche il Reumatologo (sinceramente ho sempre pensato che il reumatologo si occupasse di problemi che insorgono "dall'interno" di un individuo, per sue problematiche fisiologiche, non immaginavo che avesse a che fare con traumi, fratture etc.
Cordialità
[#15]
Utente
Buongiorno Dottor Akkawi
ho trovato strutture in cui possono eseguire la RMN in tempi accettabili, ora cercherò di capire quale sarà la più conveniente, dico in termini di qualità.
Ne approfitto per chiederLe una cosa, visto che pure il mio Medico (come Lei ha posto il sospetto), ha scritto nella ricetta "Quesito diagnostico: Richiesta specifica in algodistrofia in pregresso trauma", domando, ma posto che l' Algodistrofia è visibile cioè da segni in Risonanza Magnetica, nella Risonanza che ho fatto l'anno scorso (di cui ho riportato referto nel primo consulto) non c'erano queste evidenze di Algodistrofia? perchè se il referto ne deve espressamente citare il nome della patologia, non ne riferisce; ma se questa va desunta, allora è un altro discorso, quindi chiedo...
Così iniziamo a mettere dei "paletti" temporali, cioè se l'anno scorso era presente o no...
Tanti cordiali saluti
PS: anche se questo ormai non cambia nulla, sono però piuttosto risentito con Suoi colleghi che nel tempo hanno minimizzato il problema, non hanno riconosciuto la potenziale gravità di un trauma, non mi hanno fatto eseguire per tempo le indagini diagnostiche necessarie...tipo quel Suo collega che mi disse"mo dai su, che queste cose qua sono cose che si mettono a posto!", o con chi nell'imminenza del trauma non dispose i vari presidi e/o ausili necessari....e va beh speriamo ora che con le dovute cure si possa ristabilire una situazione di accettabilità
ho trovato strutture in cui possono eseguire la RMN in tempi accettabili, ora cercherò di capire quale sarà la più conveniente, dico in termini di qualità.
Ne approfitto per chiederLe una cosa, visto che pure il mio Medico (come Lei ha posto il sospetto), ha scritto nella ricetta "Quesito diagnostico: Richiesta specifica in algodistrofia in pregresso trauma", domando, ma posto che l' Algodistrofia è visibile cioè da segni in Risonanza Magnetica, nella Risonanza che ho fatto l'anno scorso (di cui ho riportato referto nel primo consulto) non c'erano queste evidenze di Algodistrofia? perchè se il referto ne deve espressamente citare il nome della patologia, non ne riferisce; ma se questa va desunta, allora è un altro discorso, quindi chiedo...
Così iniziamo a mettere dei "paletti" temporali, cioè se l'anno scorso era presente o no...
Tanti cordiali saluti
PS: anche se questo ormai non cambia nulla, sono però piuttosto risentito con Suoi colleghi che nel tempo hanno minimizzato il problema, non hanno riconosciuto la potenziale gravità di un trauma, non mi hanno fatto eseguire per tempo le indagini diagnostiche necessarie...tipo quel Suo collega che mi disse"mo dai su, che queste cose qua sono cose che si mettono a posto!", o con chi nell'imminenza del trauma non dispose i vari presidi e/o ausili necessari....e va beh speriamo ora che con le dovute cure si possa ristabilire una situazione di accettabilità
[#17]
Utente
Grazie Dottore
sarebbe quindi (se ho capito bene) l'edema intraspongioso della trabecolare?
Sono allibito, oltre che un pò avvilito....
Il Fisiatra che per primo visionò le immagini RMN, dispose un ciclo di fanghi termali, forse perchè prestava servizio in un Centro Termale...e non aggiunse altri provvedimenti..
La Fisiatra dispose massaggi neuroconnettivali che nulla hanno ottenuto..anzi, le mani pesanti di quel robusto e manesco terapista che non mi abbiano attivato o accentuato zone di dolenti sensibilità, non lo escluderei....
Mi sto pure chiedendo se dopo così tanto tempo si potranno avere miglioramenti, con cure opportune e mirate..speriamo...
Comunque sempre grazie e cari saluti
sarebbe quindi (se ho capito bene) l'edema intraspongioso della trabecolare?
Sono allibito, oltre che un pò avvilito....
Il Fisiatra che per primo visionò le immagini RMN, dispose un ciclo di fanghi termali, forse perchè prestava servizio in un Centro Termale...e non aggiunse altri provvedimenti..
La Fisiatra dispose massaggi neuroconnettivali che nulla hanno ottenuto..anzi, le mani pesanti di quel robusto e manesco terapista che non mi abbiano attivato o accentuato zone di dolenti sensibilità, non lo escluderei....
Mi sto pure chiedendo se dopo così tanto tempo si potranno avere miglioramenti, con cure opportune e mirate..speriamo...
Comunque sempre grazie e cari saluti
[#22]
Utente
Buonasera dottor Akkawi, e buona sera agli Utenti del sito.
Mah, io qua leggo di tanti Utenti assidui sportivi, "Runner" o "Maratoneti" - beati loro - che sono un pò preoccupati di ritornare ai loro livelli sportivi pre - traumi, e glielo auguro; io dal canto mio sarei già felice e soddisfatto se riuscissi a fare 2 passi senza avere male al piede. Anche se sono trascorsi pochissimi anni, ormai solo un ricordo le camminate chilometriche per le vie di Roma, tipo tutta la meravigliosa Via Appia Antica andata e ritorno, una quindicina di Km sugli antichi pietroni romani, calzando leggerissime espadrillas, sotto un cocente sole di luglio,e senza accusare dolenzia alcuna ai piedi, o le numerevoli inerpicate di ore per sentieri montani; "Aveva un'altra età" mi rispose "quell'illuminato innominabile" ovvero il mio Medico: balle, senza il trrauma che ho subito, è certissimo che neppure ora avrei problemi, visto che la questione cardiaca è grazie al Cielo sana, respiro bene, non ho problemi muscolari in genere e a nuoto posso tranquillamente farmi qualche Km senza stancarmi.
Questo prologo - e scusate il mezzo sfogo - per dire che già solo stare in piedi e poi camminare un pò, giungo a casa col desiderio impellente di levarmi subito le scarpe, e riposare il piede. E quel fastido continuo mi lievita una inspiegabile tensione interna, come uno stress continuo, a me che sono notoriamente calmo.
Vengo al punto del mio quesito. Lo osservo al piede, specie nella zona più dolente; sotto, si forma come un'aureola rossastra (a volte marcata) di circa quasi 2 cm di diam - e lì avverto che c'è un pò il dolore - e mi chiedo: come mai a riposo questa "macchia" quasi non si vede, ma come ci cammino un pò si? che potrebbe essere? ricordo che nel trauma sotto al 5 metatarso, si formò un ematoma di 2 cm, ma poi mi assicurarono che si era riassorbito (lo scrissero pure), allora perchè quel colore? Ultimo punto, e spero che almeno in questo il mio medico abbia avuto ragione. Gli chiesi: "Dottore ma nel trauma il metatarso si è abbassato?'" e lui (era trascorsa qualche settimana dal trauma), "Se le si fosse abbassato il metatarso, starebbe ancora qua ad urlare dal male!" Ed in effetti, sinceramente, io tutto questo male all'inizio non l'ho avuto, ho molto più male ora (dopo 2 anni...). Spero che questa il mio Doc l'abbia detta giusta.
In definitiva: se il metatarso non si è abbassato, e se l'ematoma si è riassorbito, quella chiazza rossastra che si forma (e da sotto facendo il giro nel bordo piede nella zona della tuberosità del 5 metatarso, sino a sopra, pare un pochino più gonfio dell'altro piede), ma cosa potrebbe essere?? la RMN potrà vedere una anomalia riferita a quel colore più rossastro?
Una buona serata a tutti
Mah, io qua leggo di tanti Utenti assidui sportivi, "Runner" o "Maratoneti" - beati loro - che sono un pò preoccupati di ritornare ai loro livelli sportivi pre - traumi, e glielo auguro; io dal canto mio sarei già felice e soddisfatto se riuscissi a fare 2 passi senza avere male al piede. Anche se sono trascorsi pochissimi anni, ormai solo un ricordo le camminate chilometriche per le vie di Roma, tipo tutta la meravigliosa Via Appia Antica andata e ritorno, una quindicina di Km sugli antichi pietroni romani, calzando leggerissime espadrillas, sotto un cocente sole di luglio,e senza accusare dolenzia alcuna ai piedi, o le numerevoli inerpicate di ore per sentieri montani; "Aveva un'altra età" mi rispose "quell'illuminato innominabile" ovvero il mio Medico: balle, senza il trrauma che ho subito, è certissimo che neppure ora avrei problemi, visto che la questione cardiaca è grazie al Cielo sana, respiro bene, non ho problemi muscolari in genere e a nuoto posso tranquillamente farmi qualche Km senza stancarmi.
Questo prologo - e scusate il mezzo sfogo - per dire che già solo stare in piedi e poi camminare un pò, giungo a casa col desiderio impellente di levarmi subito le scarpe, e riposare il piede. E quel fastido continuo mi lievita una inspiegabile tensione interna, come uno stress continuo, a me che sono notoriamente calmo.
Vengo al punto del mio quesito. Lo osservo al piede, specie nella zona più dolente; sotto, si forma come un'aureola rossastra (a volte marcata) di circa quasi 2 cm di diam - e lì avverto che c'è un pò il dolore - e mi chiedo: come mai a riposo questa "macchia" quasi non si vede, ma come ci cammino un pò si? che potrebbe essere? ricordo che nel trauma sotto al 5 metatarso, si formò un ematoma di 2 cm, ma poi mi assicurarono che si era riassorbito (lo scrissero pure), allora perchè quel colore? Ultimo punto, e spero che almeno in questo il mio medico abbia avuto ragione. Gli chiesi: "Dottore ma nel trauma il metatarso si è abbassato?'" e lui (era trascorsa qualche settimana dal trauma), "Se le si fosse abbassato il metatarso, starebbe ancora qua ad urlare dal male!" Ed in effetti, sinceramente, io tutto questo male all'inizio non l'ho avuto, ho molto più male ora (dopo 2 anni...). Spero che questa il mio Doc l'abbia detta giusta.
In definitiva: se il metatarso non si è abbassato, e se l'ematoma si è riassorbito, quella chiazza rossastra che si forma (e da sotto facendo il giro nel bordo piede nella zona della tuberosità del 5 metatarso, sino a sopra, pare un pochino più gonfio dell'altro piede), ma cosa potrebbe essere?? la RMN potrà vedere una anomalia riferita a quel colore più rossastro?
Una buona serata a tutti
[#24]
Utente
Buona sera dottore!
ah la foto la farei molto volentieri, e magari se approccerò il mio cugino genio dell'elettronica e tecnico di computer di grosse aziende, me la farò fare volentieri. Questa premessa per dire che io sono rimasto un pò con l'idea che il telefono serve per telefonare, una buona macchina fotografica per fare le foto etc..insomma il mio cellulare è primordiale e non fa fotografie, ho una vecchia Rolleyflex 6 X 6 che è un cimelio e gioello, ma non è il caso con quella... (macchina tipo fotografi in "La dolce vita" di Fellini); avevo una fotocamera, prestata e mai ritornata, amen. Insomma, se riuscirò, la inserirò.
Cerco di non demoralizzarmi, altrimenti è finita. Però se posso dire, di poco fa: avevo bisogno di fare la spesa, ho la Coop dietro casa, saranno 150 mt e sono andato in automobile, dentro avrò camminato per 2 o 3 corsie, stato 7 - 8 minuti massimo in fila alla cassa,. e sono tornato a casa col male al piede.....e quando sono uscito da casa, al massimo mezzora prima, il male non lo avevo..... Io non lo so se posso andare avanti così. Dovrei stare a casa e non camminare tanto per non aver il dolore (sentirei il solo "tirare", decisamente più sopportabile"), ma al carico, i fastidi /dolori insorgono. Sono anche abbastanza convinto che questo male sia generato, o comunque è in stretta relazione, con la già citata sensazione di "sasso" all'appoggio,
Chissà (ma non lo so, vedremo), oltre ad altri provvedimenti, magari un plantare personalizzato scaricherebbe le forze in altre zone di appoggio, e si allevierebbe la pressione nei punti dolenti..chissà..che poi è strano, sa, perchè (ho provato ora) se io da fermo qui seduto, a piede nudo, spingo con le dita faccio pressione nelle zone del trauma, o da sotto dove si forma quel colore più vivace, non sento male...se spingo forte forte una dolenzia esattamente localizzata in un punto, ma sopportabilissima..nulla in confronto con quello che si genera camminando! un mistero!!
Comunque, lunedi pomeriggio avrò la RMN, poi ci vorrà qualche giorno per il referto.
Salute a tutti!
PS: Grazie per la disponibilità a visionare fotografie!
ah la foto la farei molto volentieri, e magari se approccerò il mio cugino genio dell'elettronica e tecnico di computer di grosse aziende, me la farò fare volentieri. Questa premessa per dire che io sono rimasto un pò con l'idea che il telefono serve per telefonare, una buona macchina fotografica per fare le foto etc..insomma il mio cellulare è primordiale e non fa fotografie, ho una vecchia Rolleyflex 6 X 6 che è un cimelio e gioello, ma non è il caso con quella... (macchina tipo fotografi in "La dolce vita" di Fellini); avevo una fotocamera, prestata e mai ritornata, amen. Insomma, se riuscirò, la inserirò.
Cerco di non demoralizzarmi, altrimenti è finita. Però se posso dire, di poco fa: avevo bisogno di fare la spesa, ho la Coop dietro casa, saranno 150 mt e sono andato in automobile, dentro avrò camminato per 2 o 3 corsie, stato 7 - 8 minuti massimo in fila alla cassa,. e sono tornato a casa col male al piede.....e quando sono uscito da casa, al massimo mezzora prima, il male non lo avevo..... Io non lo so se posso andare avanti così. Dovrei stare a casa e non camminare tanto per non aver il dolore (sentirei il solo "tirare", decisamente più sopportabile"), ma al carico, i fastidi /dolori insorgono. Sono anche abbastanza convinto che questo male sia generato, o comunque è in stretta relazione, con la già citata sensazione di "sasso" all'appoggio,
Chissà (ma non lo so, vedremo), oltre ad altri provvedimenti, magari un plantare personalizzato scaricherebbe le forze in altre zone di appoggio, e si allevierebbe la pressione nei punti dolenti..chissà..che poi è strano, sa, perchè (ho provato ora) se io da fermo qui seduto, a piede nudo, spingo con le dita faccio pressione nelle zone del trauma, o da sotto dove si forma quel colore più vivace, non sento male...se spingo forte forte una dolenzia esattamente localizzata in un punto, ma sopportabilissima..nulla in confronto con quello che si genera camminando! un mistero!!
Comunque, lunedi pomeriggio avrò la RMN, poi ci vorrà qualche giorno per il referto.
Salute a tutti!
PS: Grazie per la disponibilità a visionare fotografie!
[#27]
Utente
Buongiorno Dottor Akkawi e buongiorno a tutti.
Oggi avrei avuto la Risonanza, purtroppo mi hanno chiamato dalla clinica informandomi che hanno l'apparecchiarura RMN rotta; avrò appuntamento per 8 giugno.
Da oltre 1 anno (almeno) ho questa ALGODISTROFIA al piede passata a tutti(ortopedici, fisiatri etc) inosservata: non vedo l'ora di effettuare nuova RMN per vedere se la patologia viene confermata, ed eventualmente iniziare le idonee cure, con la speranza di non aver agito troppo tardivamente. Spiace tantissimo dirlo - visto che poi lo constato pure sulla mia pelle - ma devo rilevare come pure in ambito sanitario, a volte regni certo "pressapochismo"; negligenza è una parola grossa come pure incompetenza e non voglio spingermi con questi termini, però, almeno, dico io, almeno, un Medico quando non è proprio sicuro o quando percepisce che la competenza non è sua, dovrebbe avere l'umiltà ed il buon senso di inviare il paziente presso altri Colleghi.
Meno male che c'è Lei, Dottore, che ne capisce i problemi.
Cordialità
Oggi avrei avuto la Risonanza, purtroppo mi hanno chiamato dalla clinica informandomi che hanno l'apparecchiarura RMN rotta; avrò appuntamento per 8 giugno.
Da oltre 1 anno (almeno) ho questa ALGODISTROFIA al piede passata a tutti(ortopedici, fisiatri etc) inosservata: non vedo l'ora di effettuare nuova RMN per vedere se la patologia viene confermata, ed eventualmente iniziare le idonee cure, con la speranza di non aver agito troppo tardivamente. Spiace tantissimo dirlo - visto che poi lo constato pure sulla mia pelle - ma devo rilevare come pure in ambito sanitario, a volte regni certo "pressapochismo"; negligenza è una parola grossa come pure incompetenza e non voglio spingermi con questi termini, però, almeno, dico io, almeno, un Medico quando non è proprio sicuro o quando percepisce che la competenza non è sua, dovrebbe avere l'umiltà ed il buon senso di inviare il paziente presso altri Colleghi.
Meno male che c'è Lei, Dottore, che ne capisce i problemi.
Cordialità
[#28]
Utente
Buona sera dttor Akkawi e buona sera a tutti
Al fine di aggiungere tasselli di conoscenza alla mia problematica piede destro, devo riferire situazioni di cui ancora non ho dato conto, e sono piuttosto singolari.
All'appoggio, il piede si "stanca" presto del fondo su cui appoggia. Tornando a casa, levando subito le scarpe per calzare ciabatte col fondo abbastanza rigido, li per lì mi pare una "liberazione", poi dopo un pò i fastidi presumibilmente di tipo neuropatico, hanno la meglio; allora ci aggiungo una soletta morbida e sto meglio, ma dopo un pò le disestesie hanno il sopravvento, e così pure passando ad altri tipi di ciabatte. E un continuo mettersi e togliersi le calze...coi piedi fermi, seduto, sento meglio li piede nudo, ma se cammino la calza attutisce un poco il fasidio..e "tirare" specie in fondo verso mignolo e dito vicino..e pizzichii, occasionalmente..
Probabilmente sarà necessario un buon studio biomeccanico del mio appoggio per capire bene che tipo di soletta (cioè plantare) utilizzare.
E come dico, questi dolori solo in parte sono individuabili nelle zone del piede, cioè non è che mi farebbe eccesivamente male il piede, ma mi si trasmettono, penso io, in testa; mi parlava di lievi neuropatie la Neurologa. Comunque, mio malgrado, causa trauma sono venuto a conoscenza di questi termini come algodistrofia...disestesia...allodinia...iperalgesia, termini prima d'ora sconosciutii.
Cordialità
Al fine di aggiungere tasselli di conoscenza alla mia problematica piede destro, devo riferire situazioni di cui ancora non ho dato conto, e sono piuttosto singolari.
All'appoggio, il piede si "stanca" presto del fondo su cui appoggia. Tornando a casa, levando subito le scarpe per calzare ciabatte col fondo abbastanza rigido, li per lì mi pare una "liberazione", poi dopo un pò i fastidi presumibilmente di tipo neuropatico, hanno la meglio; allora ci aggiungo una soletta morbida e sto meglio, ma dopo un pò le disestesie hanno il sopravvento, e così pure passando ad altri tipi di ciabatte. E un continuo mettersi e togliersi le calze...coi piedi fermi, seduto, sento meglio li piede nudo, ma se cammino la calza attutisce un poco il fasidio..e "tirare" specie in fondo verso mignolo e dito vicino..e pizzichii, occasionalmente..
Probabilmente sarà necessario un buon studio biomeccanico del mio appoggio per capire bene che tipo di soletta (cioè plantare) utilizzare.
E come dico, questi dolori solo in parte sono individuabili nelle zone del piede, cioè non è che mi farebbe eccesivamente male il piede, ma mi si trasmettono, penso io, in testa; mi parlava di lievi neuropatie la Neurologa. Comunque, mio malgrado, causa trauma sono venuto a conoscenza di questi termini come algodistrofia...disestesia...allodinia...iperalgesia, termini prima d'ora sconosciutii.
Cordialità
[#31]
Utente
Salve dottor Akkawi e grazie per aver subito ribadito alle mie righe,
Dunque, la questione è così, che io avevo scritto RMN pronta da venerdi prossimo, il 15, perchè all'accettazione mi han detto così, però a fine RMN in effetti l'operatore mi ha detto di giovedi, il 14, dicendomi di telefonare prima per non fare un giro a vuoto..comunque, i giorni sono quelli, il 14 o il 15, perchè la segretaria mi ha pure detto che se non vado io a ritirare ( o qualcuno con delega che ho), loro possono spedire ma mi arriverebbe circa 15 giorni dopo cioè a fine mese...quindi andrò personalmente.
Detto questo, io purtroppo al momento non posso caricare nulla su dropbox perchè nulla ho della odierna RMN (se non il foglio per il ritiro...), quindi certamente ritirerò referto cartaceo e dischetto, poi invierò tutto.
Tra l'altro, l'operatore tecnico come mi ha visto mi ha subito chiesto la vecchia RMN di aprile 2017, e poi dopo che mi ero levato le scarpe e trascorsi 7 - 8 minuti che mi ha chiamato dallo spogliatoio, sono passato davanti ad una stanza, c'era un Medico Radiologo che stava visionando immagini su un grande monitor, ed ho riconosciuto le mie immagini (tra l'altro sul tavolo aveva aperta la busta del mio vecchio referto, quindi erano per certo le mie (ho ancora l'occhio lungo, almeno quello...) Cosa significhi poi voler subito visonare vecchia RMN pochi minuti prima di effettuarla, certamente avrà un senso che conoscerà quel Radiologo, forse sarà colui che analizzerà il mio caso ed avrà voluto subito farsi una idea per un raffronto....
Saluti cordiali
Dunque, la questione è così, che io avevo scritto RMN pronta da venerdi prossimo, il 15, perchè all'accettazione mi han detto così, però a fine RMN in effetti l'operatore mi ha detto di giovedi, il 14, dicendomi di telefonare prima per non fare un giro a vuoto..comunque, i giorni sono quelli, il 14 o il 15, perchè la segretaria mi ha pure detto che se non vado io a ritirare ( o qualcuno con delega che ho), loro possono spedire ma mi arriverebbe circa 15 giorni dopo cioè a fine mese...quindi andrò personalmente.
Detto questo, io purtroppo al momento non posso caricare nulla su dropbox perchè nulla ho della odierna RMN (se non il foglio per il ritiro...), quindi certamente ritirerò referto cartaceo e dischetto, poi invierò tutto.
Tra l'altro, l'operatore tecnico come mi ha visto mi ha subito chiesto la vecchia RMN di aprile 2017, e poi dopo che mi ero levato le scarpe e trascorsi 7 - 8 minuti che mi ha chiamato dallo spogliatoio, sono passato davanti ad una stanza, c'era un Medico Radiologo che stava visionando immagini su un grande monitor, ed ho riconosciuto le mie immagini (tra l'altro sul tavolo aveva aperta la busta del mio vecchio referto, quindi erano per certo le mie (ho ancora l'occhio lungo, almeno quello...) Cosa significhi poi voler subito visonare vecchia RMN pochi minuti prima di effettuarla, certamente avrà un senso che conoscerà quel Radiologo, forse sarà colui che analizzerà il mio caso ed avrà voluto subito farsi una idea per un raffronto....
Saluti cordiali
[#32]
Utente
Dottor Akkawi buonasera, e buonasera a tutti i lettori.
Dunque la Risonanza la ritirerò domani tardo pomeriggio, poi inserirò qua il referto..
Alle mie lamentele e dolenzie varie, se posso aggiungere un termine che rende un pò parte di come sento il piede - un termine che forse mai ho usato - dico che mi sento una zona del piede come fosse un pò..."imprigionata"...intrappolata, insomma.
Da cosa dipenda poi, forse lo scopriremo, spero, visto che in genere (o molto spesso) la cura passa attraverso la conoscenza.
Cordialità
Dunque la Risonanza la ritirerò domani tardo pomeriggio, poi inserirò qua il referto..
Alle mie lamentele e dolenzie varie, se posso aggiungere un termine che rende un pò parte di come sento il piede - un termine che forse mai ho usato - dico che mi sento una zona del piede come fosse un pò..."imprigionata"...intrappolata, insomma.
Da cosa dipenda poi, forse lo scopriremo, spero, visto che in genere (o molto spesso) la cura passa attraverso la conoscenza.
Cordialità
[#33]
Utente
Buonasera Dottor Akkawi e buona sera a tutti i lettori
Finalmente riesco ad inserire il referto della Risonanza Magnetica; Dottore La prego mi spieghi un pò perchè ci sono dei passaggi che non riesco a capire, eventualmente dopo la Sua, sarò preciso nei dettagli richiesta chiarimenti.
Apparecchiatura sempre di 1,5 Tesla, RMN Piede e caviglia
Questo il referto:
" Al controllo odierno, confrontato con una precedente analoga indagine dell'aprile 2017, non più presente l'edema spongioso del quinto metatarso della metà prossimale; residua una esile banda iperintensa nelle sequenze ad alto contrasto intrinseco, con decorso longitudinale.
Anche a livello peroneale, è tuttora presente esile banda iperintensa a decorso obliquo che coinvolge il malleolo, del tutto invariato, quale esito di frattura intraspongiosa.
Non evidenza di alterazioni delle strutture legamentose di caviglia..
Ridotta la volta plantare.
Non alterazioni dei complessi legamentosi della sotto - astragalica; circoscritta focalità interessa la spongiosa dell'astragalo e la porzione media (7 mm) da piccola componente cistica.
Minima quota fluida reattiva intraarticolare tibioastragalica, con minima distensione del recesso posteriore.
Regolari i tendini achilleo e della fascia plantare"
Una domanda però Dottore gliela faccio subito; qui riferisce di Tendini della fascia plantare (oltre achille), ma di quelli estensori delle dita, non ne indica? cioè sono quelli della fascia plantare o sono altri? lo dico per il discorso di quelle sensazioni di "tirare" e di "imprigionamento" verso le dita, che mi farebbero pensare a problemi di tendini estensori delle dita (o nervi..)..sono quelli o sono diversi quelli della fascia plantare?
In secondo luogo: ma tutti questi riferimenti alla ASTRAGALO e TIBIOASTRAGALICA l'anno scorso non c'erano nel vecchio referto..."focalità dell'astragalo"..."fluida reattiva intraarticolare tibioastragalica", e poi pure una piccola ciste...e come si può spiegare?? nel referto dell'anno scorso, in merito diceva: "Regolare il profilo della sella astragalica, in assenza di lesioni osteocondrali". Caspita, una bella differenza!
E nell'ultimo anno, non ricordo proprio di aver avuto storte o botte in zona caviglia, malleolo e vicinanze, ci sto attento ..boh, che strano!!
Grazie, sempre.
Cordialità
Finalmente riesco ad inserire il referto della Risonanza Magnetica; Dottore La prego mi spieghi un pò perchè ci sono dei passaggi che non riesco a capire, eventualmente dopo la Sua, sarò preciso nei dettagli richiesta chiarimenti.
Apparecchiatura sempre di 1,5 Tesla, RMN Piede e caviglia
Questo il referto:
" Al controllo odierno, confrontato con una precedente analoga indagine dell'aprile 2017, non più presente l'edema spongioso del quinto metatarso della metà prossimale; residua una esile banda iperintensa nelle sequenze ad alto contrasto intrinseco, con decorso longitudinale.
Anche a livello peroneale, è tuttora presente esile banda iperintensa a decorso obliquo che coinvolge il malleolo, del tutto invariato, quale esito di frattura intraspongiosa.
Non evidenza di alterazioni delle strutture legamentose di caviglia..
Ridotta la volta plantare.
Non alterazioni dei complessi legamentosi della sotto - astragalica; circoscritta focalità interessa la spongiosa dell'astragalo e la porzione media (7 mm) da piccola componente cistica.
Minima quota fluida reattiva intraarticolare tibioastragalica, con minima distensione del recesso posteriore.
Regolari i tendini achilleo e della fascia plantare"
Una domanda però Dottore gliela faccio subito; qui riferisce di Tendini della fascia plantare (oltre achille), ma di quelli estensori delle dita, non ne indica? cioè sono quelli della fascia plantare o sono altri? lo dico per il discorso di quelle sensazioni di "tirare" e di "imprigionamento" verso le dita, che mi farebbero pensare a problemi di tendini estensori delle dita (o nervi..)..sono quelli o sono diversi quelli della fascia plantare?
In secondo luogo: ma tutti questi riferimenti alla ASTRAGALO e TIBIOASTRAGALICA l'anno scorso non c'erano nel vecchio referto..."focalità dell'astragalo"..."fluida reattiva intraarticolare tibioastragalica", e poi pure una piccola ciste...e come si può spiegare?? nel referto dell'anno scorso, in merito diceva: "Regolare il profilo della sella astragalica, in assenza di lesioni osteocondrali". Caspita, una bella differenza!
E nell'ultimo anno, non ricordo proprio di aver avuto storte o botte in zona caviglia, malleolo e vicinanze, ci sto attento ..boh, che strano!!
Grazie, sempre.
Cordialità
[#34]
Buongiorno. Allora l'edema nel quinto metatarso non c'è più e quindi l'ipotesi di algodistrofia è stata confutata.
Rimane il fatto che ci sono queste alterazioni a livello della tibio astragalica segni di sofferenza cartilaginea dovute probabilmente al sovraccarico meccanico (peso e sforzi).
La risonanza non parla di legamenti estensori (tendini della fascia plantari si trovano a livello della pianta, non sono gli estensori).
Dalla risonanza direi che il suo problema è la condropatia della tibiotarsica (i tendini estensori passano sopra a questa articolazione e per questo probabilmente Lei sente tirare questi tendini ma in realtà il problema sta sotto a questi legamenti proprio nell'articolazione)
Per questa problema può fare della magnetoterapia e un ciclo infiltrativo di acido ialuronico, fisioterapia per rinforzare i muscoli della caviglia. Anche la perdita di peso aiuta. Saluti
Rimane il fatto che ci sono queste alterazioni a livello della tibio astragalica segni di sofferenza cartilaginea dovute probabilmente al sovraccarico meccanico (peso e sforzi).
La risonanza non parla di legamenti estensori (tendini della fascia plantari si trovano a livello della pianta, non sono gli estensori).
Dalla risonanza direi che il suo problema è la condropatia della tibiotarsica (i tendini estensori passano sopra a questa articolazione e per questo probabilmente Lei sente tirare questi tendini ma in realtà il problema sta sotto a questi legamenti proprio nell'articolazione)
Per questa problema può fare della magnetoterapia e un ciclo infiltrativo di acido ialuronico, fisioterapia per rinforzare i muscoli della caviglia. Anche la perdita di peso aiuta. Saluti
[#35]
Utente
Salve Dottor Akkawi
quindi il fatto che non c'è più edema nell'osso al V metatarso, elimina per certo assenza di Algodistrofia? è così?
Dunque il trauma è del giugno 2016, nell'aprile 2017 la RMN evidenzia edema osseo e la RMN di giugno 2018 la esclude. Questa è l'evidenza, ma ci sta nella normalita degli eventi? perchè aggiungo, dopo un ciclo di laser e tecar in estate 2016, ad inizi marzo 2017, feci ancora 10 laser e 10 ultrasuoni (in baccinella), quindi la RMN in aprile 2017 dopo tutte le varie fisioterapie. Ma la RMN aprile 2017 evidenzia Edema osseo al metatarso. Da aprile 2017 ad ora, mai più fisioterapie (a parte un ciclo di fanghi termali...), e quindi, cosa l'ha fatto sparire all'edema osseo...il tempo??
Sul discorso dei tendini, quindi Dottore dalla RMN si può dire che non ci sono problemi di tendini, di nessun tipo?
Ah, un'ultima cosa. Ho osservato che pure in questa RMN come nell'altra, si continua a citare che io avrei avuto una "frattura peronale, intraspongiosa". Dalle immagini si riuscirebbe a capire grosso modo se è datata, molto datata questa frattura? perchè io sinceramente non me ne sono accorto, che sia cosa molto vecchia? pochi mesi prima del trauma V metatarso, incappai in una buca per strada, ebbi una classica lieve storta alla caviglia, ma non pareva tutto questo chè da giustificare una frattura al perone, possibile che abbia avuto una frattura senza accorgermene??
Grazie per le informazioni su varie fisioterapie, ora vedremo un pò come procedere..
Cordialmente, Grazie
quindi il fatto che non c'è più edema nell'osso al V metatarso, elimina per certo assenza di Algodistrofia? è così?
Dunque il trauma è del giugno 2016, nell'aprile 2017 la RMN evidenzia edema osseo e la RMN di giugno 2018 la esclude. Questa è l'evidenza, ma ci sta nella normalita degli eventi? perchè aggiungo, dopo un ciclo di laser e tecar in estate 2016, ad inizi marzo 2017, feci ancora 10 laser e 10 ultrasuoni (in baccinella), quindi la RMN in aprile 2017 dopo tutte le varie fisioterapie. Ma la RMN aprile 2017 evidenzia Edema osseo al metatarso. Da aprile 2017 ad ora, mai più fisioterapie (a parte un ciclo di fanghi termali...), e quindi, cosa l'ha fatto sparire all'edema osseo...il tempo??
Sul discorso dei tendini, quindi Dottore dalla RMN si può dire che non ci sono problemi di tendini, di nessun tipo?
Ah, un'ultima cosa. Ho osservato che pure in questa RMN come nell'altra, si continua a citare che io avrei avuto una "frattura peronale, intraspongiosa". Dalle immagini si riuscirebbe a capire grosso modo se è datata, molto datata questa frattura? perchè io sinceramente non me ne sono accorto, che sia cosa molto vecchia? pochi mesi prima del trauma V metatarso, incappai in una buca per strada, ebbi una classica lieve storta alla caviglia, ma non pareva tutto questo chè da giustificare una frattura al perone, possibile che abbia avuto una frattura senza accorgermene??
Grazie per le informazioni su varie fisioterapie, ora vedremo un pò come procedere..
Cordialmente, Grazie
[#36]
Si proprio il tempo che ha fatto scomparire l'algodistrofia. Dalla risonanza non sembrano esserci problemi ai tendini. La frattura intraspongiosa non è una frattura vera, è una compressione delle trabecole ossee probabilmente dovuta alla distorsione. Saluti
[#37]
Utente
Buongiorno Dottor Akkawi e buongiorno a chi legge.
Ah Ok, grazie per la spiegazione, quindi la frattura intraspongiosa non è la "classica" frattura in cui uno avverte (penso) un "crack" di osso che si spezza, perchè questa così io di sicuro non l'ho avuta; quindi uno può anche averla subita senza accorgersene, se ho capito bene..
Quindi i tendini pare non evidenziano problemi, tutta attenzione va su discorso problema tibiotarsica quindi..
Un caro saluto
Ah Ok, grazie per la spiegazione, quindi la frattura intraspongiosa non è la "classica" frattura in cui uno avverte (penso) un "crack" di osso che si spezza, perchè questa così io di sicuro non l'ho avuta; quindi uno può anche averla subita senza accorgersene, se ho capito bene..
Quindi i tendini pare non evidenziano problemi, tutta attenzione va su discorso problema tibiotarsica quindi..
Un caro saluto
[#39]
Utente
Buongiorno Dottor Akkawi e buongiorno a tutti
in merito alla questione edema osseo / Algodistrofia. Ovvero l'algodistrofia, è sempre caratterizzata da presenza di edema nell'osso? con "sempre" non intendo "in genere", ma dico proprio sempre al 100%?
In poche parole: se non c'è edema osseo, siamo sicuri categoricamente che non c'è Algodistrofia? E' così?
Grazie!
in merito alla questione edema osseo / Algodistrofia. Ovvero l'algodistrofia, è sempre caratterizzata da presenza di edema nell'osso? con "sempre" non intendo "in genere", ma dico proprio sempre al 100%?
In poche parole: se non c'è edema osseo, siamo sicuri categoricamente che non c'è Algodistrofia? E' così?
Grazie!
[#40]
Si se la risonanza è negativa è improbabile che sia l'algodistrofia a causare i suoi problemi anche perché è passato molto tempo. Comunque Lei può fare la magnetoterapia e la terapia iperbarica che sono indicati sia per l'algodistrofia che per la condropatia della caviglia. Saluti
[#41]
Utente
Certo sapere che non c'è (o non c'è più) algodistrofia, già è qualcosa...
I miei problemi non possono essere dati solo da un pò di piattismo, perchè anche l'altro piede è piatto uguale, ma nel piede non traumatizzato problemi e dolenzie zero...
Capisco che sarà tutto un complesso di situazioni negative..
Saluti cordiali
I miei problemi non possono essere dati solo da un pò di piattismo, perchè anche l'altro piede è piatto uguale, ma nel piede non traumatizzato problemi e dolenzie zero...
Capisco che sarà tutto un complesso di situazioni negative..
Saluti cordiali
Questo consulto ha ricevuto 42 risposte e 6.3k visite dal 13/05/2018.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.