Dolore caviglie

Salve a tutti!
Scrivo per avere idee e suggerimenti sul da farsi per una situazione che sto provando a gestire da cinque mesi ormai. A Dicembre, venendo da un periodo di lunghe camminate e di intensa attività sportiva (nuoto e bicicletta) ho iniziato a sentire dolori piuttosto forti attorno al malleolo esterno, dietro il malleolo mediale, sotto l'arco plantare e all'inserzione del tendine d'Achille sul calcagno. Tutto questo sulla caviglia SX e senza aver subito alcun tipo di trauma. Decido di fermarmi e di fare alcuni giorni di antinfiammatori e riposo. Il dolore forte passa ma il piede rimane indolenzito e vulnerabile e infatti, non appena riprendo a camminare, tutti i sintomi si ripresentano identici. Vado da un ortopedico il quale, interessato soprattutto al dolore attorno al malleolo laterale (che è effettivamente quello più forte) sospetta un'osteocondrite alla caviglia. Faccio una risonanza magnetica la quale esclude questo tipo di lesione (l'ortopedico guardandola confermerá che non ho alcun tipo di problema) ma evidenzia segni di sovraccarico all'articolazione tibio-tarsica e a quella peroneo-astragalica. L'ortopedico decide quindi di farmi fare dei plantari, poiché nota un certo piattismo dei piedi, e mi dice di tornare a controllo. Passano circa due mesi e il dolore non va via e anzi si presenta anche all'altro piede in maniera assolutamente simmetrica (attorno al malleolo laterale, dietro quello mediale, lungo l'arco del piede ma NON all'inserzione del tendine d'achille). Contemporaneamente comincio a sentire i primi bruciori alla parte anteriore delle gambe. Consulto un secondo ortopedico il quale, testando la zona attorno al malleolo esterno, mi parla di "legamentite" e mi sottopone a 4 infiltrazioni di acido ialuronico in 3 settimane circa. Senza alcun risultato. Decido di domandare il parere anche ad un osteopata il quale conferma una certa lassità dei legamenti, che potrebbe spiegare secondo lui il dolore alla caviglia e che insieme al peso e ad una postura non perfetta renderebbe costantemente infiammata tutta l'articolazione. Vengo dunque al motivo del mio consulto:

- È possibile che il dolore abbia origine neurologica? La resistenza ai trattamenti mi sembra strana però devo dire che a parte i bruciori alle gambe, che potrebbero essere dovuti al fatto che cammino male per non sentire dolore, non sento formicolii, intorpidimenti e quando sto steso non sento alcun tipo di fastidio.

- Ha senso fare un'ecografia per verificare lo stato dei tessuti della caviglia? Ha senso fare una radiografia con carico per verificare processi artrosici?

- Ha senso provare con il cortisone? O è meglio continuare con dieta, esercizi specifici?

Ad oggi non ho una "diagnosi" precisa e non vorrei investire tempo e denaro in attività che potrebbero non portarmi ad alcun risultato
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Dr. Ibrahim Akkawi Ortopedico 1.2k 114
Secondo me questi dolori sono causati dal sovraccarico meccanico dovuto al peso e all'attività fisica in precedenza.
Non credo siano di origine neurologica. La risonanza è superiore all'ecografia e quindi non ha senso eseguirla.
Deve assolutamente dimagrire, sospendere qualsiasi attività fisica tranne che nuoto, bici e camminate leggere con scarpe da tennis e su terreni pari. Deve continuare con la ginnastica dolce meglio in acqua senza esagerazione (non deve sentire dolore durante la ginnastica), eventuale magnetoterapia e laserterapia ad alta energia. Può fare una radiografia sottocarico per escludere la presenza di calcificazioni. Saluti

Dr. Ibrahim Akkawi
Specialista in Ortopedia e Traumatologia

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Utente
Utente
Gentile Dott. Akkawi, innanzitutto grazie per la risposta.

Le faccio alcune domande. Quando parla di sovraccarico meccanico a cosa si riferisce? Leggendo qua e la apprendevo che tale sovraccarico può riguardare legamenti, tendini, muscoli, cartilagini. Quale struttura pensa possa essere interessata nel mio caso? Quando l'infiammazione è forte l'eversione diventa problematica ed in effetti io non sono in grado di "toccare" la zona dolente. Suppongo dunque che si trovi in profondità.

Quanto alle scarpe da tennis accolgo il consiglio, anche se ho notato che sono soprattutto le scarpe con i talloni alti a consentirmi di caricare meno il collo del piede.
Quando parla di ginnastica dolce in acqua a cosa si riferisce esattamente? Stretching? Esercizi più specifici?
Infine faceva riferimento a calcificazioni. Nel caso dovesse emergere un quadro simile quale sarebbe la soluzione? Chirurgica?

Grazie mille!
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Dr. Ibrahim Akkawi Ortopedico 1.2k 114
Sovraccarico meccanico è il peso e l'attività sportiva con frequenza e intensità alta. Le scarpe da tennis sono perfette come ammortizzatori (devono essere alte e morbide nella parte posteriore per proteggere il tendine d'achille e con un tacco non inferiore a 4 cm che aiuta a far funzionare bene i legamenti)
Ginnastica in acqua è meglio si va in un centro specializzato (molto importante non sentire dolore durante la rieducazione, quindi si fa progressivamente)
La radiografia serve per escludere la presenza di morbo di Haglund (sostanzialmente la presenza di protuberanza a livello del calcagno che fa conflitto con il tendine d'achille e lo sfiamma.
La laserterapia può avere un effetto positivo. Saluti
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Utente
Utente
Gentile Dott. Akkawi, le mando un ultimo messaggio in attesa di fare la radiografia. Lei crede che questi bruciori che sento possano dipendere effettivamente dai tendini e dai muscoli tesi ed affaticati? Noto che quando massaggio le gambe scompaiono per poi tornare in qualche minuto. Se le metto in alto non li sento affatto. Inizio a credere che, essendo insorti in un secondo momento, possano dipendere da una postura scorretta che ho assunto da quando mi ha iniziato a fare male la caviglia.
Inoltre crede che la lassità legamentosa di cui mi hanno parlato possa essere effettivamente una delle cause dei miei dolori? L'ortopedico mi consigliava di fare esercizi di propriocezione ma in una situazione delicata e di infiammazione non vorrei aggiungere carico non "utile".
La ringrazio per la sua opinione e attendo la radiografia per aggiornarla.
Salve!
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Dr. Ibrahim Akkawi Ortopedico 1.2k 114
Se sta bene meglio quando le mette in alto può dipendere dal fatto che si sgonfiano in scarico per cui si riduce il dolore. La lassità di per se non causa dolori ma causa instabilità e tendenza ad avere distorsioni per questo deve fare la ginnastica propriocettiva. Saluti