Tendinite?
Gentilissimi dottori,
innanzitutto vi ringrazio per il servizio professionale che offrite su questa piattaforma.
Veniamo a noi. Sono un ragazzo di 23 anni, con altezza e peso rispettivamente di 168 cm e 68 kg, informazione penso inutili per ciò che sto per scrivere ma che nel dubbio vi fornisco.
Il 5 dicembre scorso dopo una seduta di allenamento in palestra in cui allenai spalle e tricipiti, mi è comparso un lieve dolore inizialmente interessante la spalla sx, ma che poi si è distribuito fino al piccolo pettorale sx e fino alle ultime due dita della mano sx, nonché dietro al livello della scapola: ci tengo però a sottolineare che non vi è stato un trauma o un dolore acuto o comunque qualcosa che fosse riconducibile ad una contrattura, stiramento o strappo. Più che un dolore si trattava di un FASTIDIO, nulla che mi impedisse di dormire, o sollevare un piatto, portare la mano dietro la schiena, insomma tutte le azioni quotidiane: un fastidio pressoché costante, con contrazione involontaria nell’arco della giornata del piccolo pettorale sx e con affaticamento e pesantezza della spalla e braccio (ad esempio quando asciugavo i capelli non riuscivo a tenere la mano sx, con la quale raddrizzavo i capelli, sollevata per più di un certo tempo perché subentrava una sensazione di stanchezza e pesantezza tale da dover farmi abbassare il braccio per "riposarmi").
Chiedendo consiglio al mio medico curante, lui mi ha detto di prendere una tachipirina e via, ma essendo io contrario all’uso dei medicinali (o per meglio dire li uso solo quando necessario) ho optato per indagare ed andare a monte del problema, visto che per modus vivendi credo che senza conoscere la causa non si possa risolvere un problema, quindi ho eseguito di testa mia un esame ecografico, di cui riporto qui il risultato:
->ESAME ECOTOMOGRAFICO SPALLA SINISTRA (15 DICEMBRE 2017)
L’indagine US è stata eseguita con sonda lineare da 12 MHz.
Lieve incremento del fluido intra-articolare.
Ipoecogenicità del tendine del capo lungo del bicipite e del tendine del sovraspinoso.
Nella norma la morfologia del tendine sottospinoso, infrascapolare e piccolo rotondo.
C: il quadro US indicia capsulite con flogosi del capo lungo di bicipite e della cuffia dei rotatori a livello del sovraspinoso.
L’ecografo mi ha quindi consigliato di rivolgermi ad un fisioterapista per delle sedute di tecarterapia e che il problema sarebbe passato.
Aspetto quindi la risposta di qualcuno perché la piattaforma non consente di scrivere più di 3000 parole, così da potervi "raccontare il resto della storia" e fornire un quadro completo del mio problema.
Grazie
innanzitutto vi ringrazio per il servizio professionale che offrite su questa piattaforma.
Veniamo a noi. Sono un ragazzo di 23 anni, con altezza e peso rispettivamente di 168 cm e 68 kg, informazione penso inutili per ciò che sto per scrivere ma che nel dubbio vi fornisco.
Il 5 dicembre scorso dopo una seduta di allenamento in palestra in cui allenai spalle e tricipiti, mi è comparso un lieve dolore inizialmente interessante la spalla sx, ma che poi si è distribuito fino al piccolo pettorale sx e fino alle ultime due dita della mano sx, nonché dietro al livello della scapola: ci tengo però a sottolineare che non vi è stato un trauma o un dolore acuto o comunque qualcosa che fosse riconducibile ad una contrattura, stiramento o strappo. Più che un dolore si trattava di un FASTIDIO, nulla che mi impedisse di dormire, o sollevare un piatto, portare la mano dietro la schiena, insomma tutte le azioni quotidiane: un fastidio pressoché costante, con contrazione involontaria nell’arco della giornata del piccolo pettorale sx e con affaticamento e pesantezza della spalla e braccio (ad esempio quando asciugavo i capelli non riuscivo a tenere la mano sx, con la quale raddrizzavo i capelli, sollevata per più di un certo tempo perché subentrava una sensazione di stanchezza e pesantezza tale da dover farmi abbassare il braccio per "riposarmi").
Chiedendo consiglio al mio medico curante, lui mi ha detto di prendere una tachipirina e via, ma essendo io contrario all’uso dei medicinali (o per meglio dire li uso solo quando necessario) ho optato per indagare ed andare a monte del problema, visto che per modus vivendi credo che senza conoscere la causa non si possa risolvere un problema, quindi ho eseguito di testa mia un esame ecografico, di cui riporto qui il risultato:
->ESAME ECOTOMOGRAFICO SPALLA SINISTRA (15 DICEMBRE 2017)
L’indagine US è stata eseguita con sonda lineare da 12 MHz.
Lieve incremento del fluido intra-articolare.
Ipoecogenicità del tendine del capo lungo del bicipite e del tendine del sovraspinoso.
Nella norma la morfologia del tendine sottospinoso, infrascapolare e piccolo rotondo.
C: il quadro US indicia capsulite con flogosi del capo lungo di bicipite e della cuffia dei rotatori a livello del sovraspinoso.
L’ecografo mi ha quindi consigliato di rivolgermi ad un fisioterapista per delle sedute di tecarterapia e che il problema sarebbe passato.
Aspetto quindi la risposta di qualcuno perché la piattaforma non consente di scrivere più di 3000 parole, così da potervi "raccontare il resto della storia" e fornire un quadro completo del mio problema.
Grazie
[#1]
É una semplice tendinite della cuffia dei rotatori (i muscoli che muovono la spalla)
Quindi un periodo di riposo evitando di sollevare pesi e di eseguire movimenti con la mano al di sopra della testa, antiinfiammatorio al bisogno
Se non passa dopo almeno 3 settimane di riposo può fare qualche infiltrazione o delle terapie fisiche di cui il mio è il laser ad alta energia.
In futuro per far si che il problema non si ripeti deve allenare i muscoli della spalla con dei movimenti specifici
Saluti
Quindi un periodo di riposo evitando di sollevare pesi e di eseguire movimenti con la mano al di sopra della testa, antiinfiammatorio al bisogno
Se non passa dopo almeno 3 settimane di riposo può fare qualche infiltrazione o delle terapie fisiche di cui il mio è il laser ad alta energia.
In futuro per far si che il problema non si ripeti deve allenare i muscoli della spalla con dei movimenti specifici
Saluti
Dr. Ibrahim Akkawi
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
[#2]
Utente
Ecco la continuazione:
Giunto dal fisioterapista, ha confermato ciò che mi ha detto l’ecografo, quindi le sedute sono state così distribuite: 2 a settimana, nelle 3 restanti settimane di dicembre, e 1 a settimana nelle 4 settimane di gennaio, completando un ciclo da 10.
Arrivati all’ultima delle 10 tecar, il fastidio non era passato, ma ammetto che notavo dei miglioramenti, quindi il fisioterapista ha detto che l’effetto benevolo si sarebbe notato nel tempo e che non c’era da preoccuparsi.
Giunti a metà marzo, pressoché con gli stessi sintomi iniziali, magari più leggeri, ma comunque persistenti, ho deciso a questo punto di rivolgermi ad un ortopedico il quale, esclusa la possibilità di impingement o complicazioni ossee tramite dei test manuali, mi ha prescitto una risonanza magnetica, di cui riporto qui il risultato:
->ESAME R.M. TORACE E SPALLA SINISTRA (29 MARZO 2018)
L’indagine R.M. è stata eseguita con magnete superconduttivo.
Le immagini sono state riprese con tecnica T.S.E. e STIR e ricostruzioni multiplanari pesati in T1 e T2.
Lieve ipersegnale in T2 a livello dei fasci muscolari del grande pettorale sinistro.
Assenza di raccolte liquide libere o saccate.
Nella norma i segnali a livello osseo.
Ispessimento della capsula articolare scapolo-omerale con incremento del fluido intra-articolare.
I tessuti molli tra acromion e testa omerale sono intensitometricamente disomogeneo con spot di ipersegnale in STIR.
Non si rilevano lesioni della cuffia dei rotatori.
C: miosite post distrattiva del gran pettorale (vedasi raccordo anamnestico), capsulite scapolo-omerale con flogosi dei tessuti molli periarticolari.
Visionata la risonanza magnetica, l’ortopedico mi ha detto che non risultasse nulla, e che quindi a suo avviso questo fastidio potesse probabilmente derivare da un nervo, quindi mi ha prescritto l’assunzione di LIPEASE FORTE (una volta al giorno per 20 giorni), il cui ciclo è terminato precisamente una settimana fa.
Mi trovo a scrivervi quindi dopo 5 mesi ormai dalla comparsa di tale fastidio, che paradossalmente dall'assunzione dell'ultima bustina sembra essere anche peggiorato (in questi giorni ho fastidio alle ultime due dita della mano sia nell'utilizzo del pc che del telefono, sintomi mai presenti prima), che è stato altalenante (con pochi alti e tanti bassi) e che inizio a temere, dopo tutto questo tempo, nonostante più volte mi sia stato sottolineato di trattarsi di qualcosa di lieve, possa aver cronicizzato o portato a calcificazioni.
A valle di tutto questo tempo, del coinvolgimento di 3 figure professionali, di 2 esami diagnostici effettuati, e di 350 euro spesi, chiedo umilmente un vostro consulto.
Ringraziandovi per il vostro tempo, vi auguro buon lavoro e buon proseguimento di giornata.
Giunto dal fisioterapista, ha confermato ciò che mi ha detto l’ecografo, quindi le sedute sono state così distribuite: 2 a settimana, nelle 3 restanti settimane di dicembre, e 1 a settimana nelle 4 settimane di gennaio, completando un ciclo da 10.
Arrivati all’ultima delle 10 tecar, il fastidio non era passato, ma ammetto che notavo dei miglioramenti, quindi il fisioterapista ha detto che l’effetto benevolo si sarebbe notato nel tempo e che non c’era da preoccuparsi.
Giunti a metà marzo, pressoché con gli stessi sintomi iniziali, magari più leggeri, ma comunque persistenti, ho deciso a questo punto di rivolgermi ad un ortopedico il quale, esclusa la possibilità di impingement o complicazioni ossee tramite dei test manuali, mi ha prescitto una risonanza magnetica, di cui riporto qui il risultato:
->ESAME R.M. TORACE E SPALLA SINISTRA (29 MARZO 2018)
L’indagine R.M. è stata eseguita con magnete superconduttivo.
Le immagini sono state riprese con tecnica T.S.E. e STIR e ricostruzioni multiplanari pesati in T1 e T2.
Lieve ipersegnale in T2 a livello dei fasci muscolari del grande pettorale sinistro.
Assenza di raccolte liquide libere o saccate.
Nella norma i segnali a livello osseo.
Ispessimento della capsula articolare scapolo-omerale con incremento del fluido intra-articolare.
I tessuti molli tra acromion e testa omerale sono intensitometricamente disomogeneo con spot di ipersegnale in STIR.
Non si rilevano lesioni della cuffia dei rotatori.
C: miosite post distrattiva del gran pettorale (vedasi raccordo anamnestico), capsulite scapolo-omerale con flogosi dei tessuti molli periarticolari.
Visionata la risonanza magnetica, l’ortopedico mi ha detto che non risultasse nulla, e che quindi a suo avviso questo fastidio potesse probabilmente derivare da un nervo, quindi mi ha prescritto l’assunzione di LIPEASE FORTE (una volta al giorno per 20 giorni), il cui ciclo è terminato precisamente una settimana fa.
Mi trovo a scrivervi quindi dopo 5 mesi ormai dalla comparsa di tale fastidio, che paradossalmente dall'assunzione dell'ultima bustina sembra essere anche peggiorato (in questi giorni ho fastidio alle ultime due dita della mano sia nell'utilizzo del pc che del telefono, sintomi mai presenti prima), che è stato altalenante (con pochi alti e tanti bassi) e che inizio a temere, dopo tutto questo tempo, nonostante più volte mi sia stato sottolineato di trattarsi di qualcosa di lieve, possa aver cronicizzato o portato a calcificazioni.
A valle di tutto questo tempo, del coinvolgimento di 3 figure professionali, di 2 esami diagnostici effettuati, e di 350 euro spesi, chiedo umilmente un vostro consulto.
Ringraziandovi per il vostro tempo, vi auguro buon lavoro e buon proseguimento di giornata.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 05/05/2018.
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